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Richiesta Naspi: come richiedere indennità di disoccupazione

di Amanda Sarni pubblicato:
3 min

L’indennità di disoccupazione Naspi rappresenta sicuramente uno dei benefici più richiesti all’Istituto INPS da parte di tutti quei lavoratori che hanno terminato il proprio periodo di lavoro e che attualmente si trovano nello stato di disoccupazione, in attesa di un nuovo impiego. Presentare la richiesta all’INPS per accedere alla Naspi non è affatto difficile, tuttavia è importante rispettare alcuni step fondamentali al fine di ottenere i pagamenti dell’intero importo effettivamente lavorato spettante verso i cittadini disoccupati. Ecco come presentare domanda per la Naspi.

Richiesta Naspi: come richiedere indennità di disoccupazione

L’indennità di disoccupazione Naspi rappresenta sicuramente uno dei benefici più richiesti all’Istituto INPS da parte di tutti quei lavoratori che hanno terminato il proprio periodo di lavoro e che attualmente si trovano nello stato di disoccupazione, in attesa di un nuovo impiego.

Presentare la richiesta all’INPS per accedere alla Naspi non è affatto difficile, tuttavia è importante rispettare alcuni step fondamentali al fine di ottenere i pagamenti dell’intero importo effettivamente lavorato spettante verso i cittadini disoccupati.

Proprio per questo motivo, all’interno del seguente articolo, andremo ad approfondire nel dettaglio quali sono i passaggi che ti permetteranno di capire a tutti gli effetti come presentare domanda per la Naspi in maniera corretta, senza il rischio di perdere neanche un giorno di disoccupazione che ti spetta.

Inoltre, nei prossimi paragrafi, saranno anche messi in evidenza i vari strumenti e le diverse modalità di comunicazione e di invio della domanda che ciascun cittadino attualmente disoccupato potrà decidere di utilizzare in maniera alterativa, oltre che anche quali sono le date di scadenza da tenere sempre presente quando si invia la domanda per la Naspi.

Come funziona la domanda all’INPS per la Naspi

Prima di ripercorrere tutti gli approfondimenti in riferimento a quando è necessario fare la domanda per ottenere l’erogazione dell’indennità di disoccupazione della Naspi e quali sono le modalità da rispettare per fare la domanda, vale la pena di precisare un aspetto di fondamentale importanza.

Infatti, anche quando si rispetta correttamente tutta la procedura prevista per fare richiesta all’INPS per ricevere la Naspi, alcuni cittadini rischiano comunque di non poter ricevere l’erogazione della disoccupazione: questo accade quando non si presta attenzione a tutti i requisiti richiesti per accedere alla Naspi.

A titolo esemplificativo, quindi, vale la pena sottolineare che gli importi della Naspi spettano esclusivamente verso quei soggetti che si trovano in stato di disoccupazione e che rientrano in casi come i seguenti: dimissioni da lavoro per giusta causa, dimissioni per il periodo di maternità, risoluzione consensuale del rapporto lavorativo, licenziamento disciplinare.

Le modalità di invio della richiesta Naspi all’INPS: le varie opzioni

La domanda per accedere ai pagamenti della Naspi dovrà essere necessariamente presentata in modalità telematica, attraverso il riferimento al servizio online dedicato.

A questo proposito, è importante collegarsi sul portale ufficiale dell’INPS, accessibile al seguente link: www.inps.it, eseguendo l’autenticazione personale mediante una tra le seguenti credenziali: SPID, CIE o CNS.

In alternativa, sarà possibile presentare la richiesta per la Naspi anche facendo riferimento al servizio di contact center oppure agli enti di patronato e altri intermediari dell’INPS.

Quali sono le scadenze da rispettare per la richiesta Naspi? Le date

I cittadini che si trovano attualmente in stato di disoccupazione e hanno intenzione di fare domanda per la Naspi devono assolutamente tenere presente che la richiesta potrà essere presentata e trasmessa all’Istituto INPS in maniera telematica entro i 68 giorni.

Tale decadenza decorre a partire dalla data in cui risulta essere cessato il rapporto di lavoro in questione. Tuttavia, sono previste alcune eccezioni come nei casi del licenziamento per giusta causa, in cui la decorrenza parte dal trentottesimo giorno a partire dalla data in cui è cessato il rapporto di lavoro.