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Stellantis in ribasso dopo stop a stabilimento in Canada

di Alessandro Chinipubblicato:

Stellantis in calo nella seduta di ieri ed anche questa mattina il titolo è sotto la parità così come il FTSE Mib. Pesa lo stop allo stabilimento di batterie per auto elettriche in Canada, ma la situazione si può sbloccare.

Stellantis in ribasso dopo stop a stabilimento in Canada

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Si è chiusa con un risultato negativo la seduta di ieri da parte di Stellantis, che ha perso poco più di un 1 punto percentuale. Ed anche questa mattina il titolo si muove in territorio negativo facendo registrare un calo dello 0,35% dopo mezzora circa di contrattazioni.

Stellantis, stop a stabilimento batterie in Canada

Sull'andamento dei corsi ha influito lo stop alla realizzazione di uno stabilimento in Canada per la produzione di batterie per auto elettriche.

Un investimento da oltre 3,4 miliardi di euro che per il momento è stato bloccato dai disaccordi con il governo canadese sugli aiuti statali per la realizzazione della fabbrica. Ciononostante il ministro dell'industria canadese, Francois Philippe-Champagne, si è dichiarato ancora fiducioso sul raggiungimento di un accordo.

Da non sottovalutare inoltre il fatto che negli Stati Uniti Stellantis abbia annunciato il richiamo per 132 mila veicoli Jeep Cherokee prodotti tra il 2014 e il 2016 per rischio di incendio: i proprietari sono stati avvertiti di parcheggiare l'auto all'esterno fino a quando non saranno effettuate le riparazioni

Equita Sim conferma "buy" sul titolo

Nel frattempo c'è da segnalare che Equita Sim ha confermato la raccomandazione "buy" sul titolo, con un prezzo obiettivo di 20,5 euro.

Questa conferma è dovuta alla firma di un accordo vincolante tra Stellantis e Symbio, società attiva nel settore della mobilità a idrogeno a zero emissioni, di cui Faurecia e Michelin detengono pariteticamente il 33,3% delle azioni, che verranno diluite al 33,3% ciascuna. La chiusura dell'accordo è prevista per il terzo trimestre.

Stellantis: perde forza il tentativo di rimbalzo

Qualche perplessità in più, invece, sorge sulle possibilità di rimbalzo nell'immediato da parte del titolo. La flessione degli ultimi due giorni ha ricondotto i prezzi a contatto con la media mobile a 200 sedute in area 14,50.

Una chiusura di seduta sotto 14,36 rappresenterebbe un pessimo segnale per il titolo, propedeutico al proseguimento del ribasso verso 13,80 in prima battuta e poi in direzione di area 13,10, riferimento critico nel medio lungo periodo.

Segnali di ripresa invece oltre 15,70, preludio alla copertura dell'ampio gap down lasciato aperto il 24 aprile a 15,71 euro. Obiettivo successivo in area 16,50.

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