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UBS, commento sui risultati delle elezioni politiche italiane

di FTA Online News pubblicato:
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Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS WM Italy, e Thomas Wacker, CFA, Head CIO Credit, UBS Switzerland AG, hanno così commentato stanotte i primi risultati sulle elezioni politiche italiane con considerazioni valide sostanzialmente anche alla luce dei dati acquisiti successivamente sull'esito degli scrutini.

"Coalizione di centrodestra avanti come previsto. Secondo le proiezioni notturne, la coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni politiche ma non ha raggiunto la maggioranza qualificata, necessaria per riformare la costituzione. La quota della coalizione di centrodestra è in realtà una maggioranza semplice, ma grazie al sistema elettorale riceverà abbastanza posti per controllare entrambe le camere. Il nuovo parlamento si riunirà per la prima volta il 13 ottobre, la formazione del governo potrebbe richiedere diverse settimane, ma dovrebbe essere possibile redigere il bilancio entro fine anno.

Fratelli d'Italia ha segnalato una politica fiscale disciplinata durante la campagna. All'interno della coalizione, Fratelli d'Italia (FdI) è diventata la forza trainante. Questo potrebbe incidere sulle politiche economiche perché, a differenza della Lega, FdI ha più volte affermato durante la campagna di essere contraria a una politica fiscale espansiva. Le aree chiave di controllo nei prossimi mesi saranno la disciplina fiscale, la capacità di utilizzare appieno il Recovery Fund e di evitare il protezionismo.

Potenziali implicazioni di mercato. I premi per il rischio dei titoli di Stato italiani sono più che raddoppiati rispetto ai minimi della pandemia e vengono scambiati a circa 230 pb rispetto ai Bund tedeschi a 10 anni. Riteniamo che gli investitori in obbligazioni italiane a breve e medio termine siano ben compensati dai rischi derivanti dall'elevato onere del debito pubblico italiano e dai ricorrenti episodi di incertezza politica. Sebbene sia improbabile che la BCE intervenga direttamente in reazione a spread moderatamente più ampi, riteniamo che alla fine agirà per frenare sostanziali distorsioni fintanto che l'Italia rimarrà d'accordo con l'UE sulle politiche di bilancio di bilancio".

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