VanEck quota su Borsa Italiana il primo ETF europeo sul quantum computing

di FTA Online News pubblicato:
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I computer quantistici sono stati a lungo considerati pura teoria, ma a piccoli passi questa tecnologia sta diventando una realtà. Con il VanEck Quantum Computing UCITS ETF, VanEck quota oggi anche su Borsa Italiana il primo ETF in Europa che consente agli investitori di effettuare investimenti diversificati in aziende che ricercano e sviluppano tecnologie di calcolo quantistico o che sono già titolari di brevetti rilevanti in questo campo.

"Stiamo vivendo l'inizio dell'era dei computer quantistici", afferma Martijn Rozemuller, CEO di VanEck Europe. "Le basi teoriche dei computer quantistici sono note dalla fine del XX secolo, ma è solo negli ultimi anni che l'idea è diventata un'ondata di innovazione globale. I giganti della tecnologia e i governi stanno investendo miliardi, e solo negli ultimi cinque anni sono stati concessi oltre 10 mila brevetti rilevanti in tutto il mondo, una prova impressionante che l'era quantistica è iniziata da tempo"(Fonte: EconSight AG).

Secondo McKinsey, il mercato dei computer quantistici potrebbe crescere fino a 130 miliardi di dollari USA entro il 2040 (Fonte: McKinsey, Quantum Technology Monitor 202).

Gli investitori devono tenere presente che gli investimenti in tecnologie innovative possono essere associati a una maggiore volatilità e a rischi specifici – in particolare perché i computer quantistici sono ancora soggetti a incertezze, ad esempio per quanto riguarda l'utilizzabilità commerciale e il successo economico a lungo termine, nonostante le prime applicazioni concrete.

Un computer quantistico è un nuovo tipo di computer che può risolvere alcuni problemi in modo particolarmente rapido perché, a differenza dei computer convenzionali, considera molti percorsi di calcolo simultaneamente. I computer classici utilizzano i bit come unità aritmetiche, che hanno il valore 1 o 0. I computer quantistici, invece, utilizzano i cosiddetti qubit, che possono assumere entrambi i valori contemporaneamente, quindi la capacità di calcolo aumenta esponenzialmente con il numero di qubit utilizzati.

"Grazie alla loro altissima velocità di calcolo, i computer quantistici possono risolvere in breve tempo compiti selezionati che richiederebbero un tempo sproporzionatamente lungo per i computer normali", spiega Moritz Henkel, Product Manager di VanEck. L'anno scorso, ad esempio, Google ha utilizzato un processore quantistico per risolvere in meno di cinque minuti un compito di calcolo che avrebbe richiesto a uno dei supercomputer più veloci del mondo circa 10 septilioni di anni, un periodo di tempo che supera di gran lunga l'età dell'universo.

"Le potenziali implicazioni economiche di questa enorme potenza di calcolo sono immense", afferma Rozemuller. "Per esempio, i computer quantistici potrebbero aiutare a simulare strutture molecolari chimiche complesse e quindi consentire importanti progressi nella ricerca farmacologica. Possono anche analizzare milioni di scenari diversi in brevissimo tempo, il che può creare opportunità completamente nuove in settori come la logistica, la finanza, se associati all'intelligenza artificiale o all'apprendimento automatico, ad esempio per le auto autonome. Come per molte altre tecnologie dirompenti, non è ancora possibile prevedere quali aziende saranno le maggiori beneficiarie di questo sviluppo. Adottando un approccio di investimento diversificato con il nostro ETF, gli investitori possono quindi posizionarsi oggi in modo ampio in questo settore futuro".

Il VanEck Quantum Computing UCITS ETF investe in 30 aziende a livello globale, alcune delle quali sono cosiddette pure play, cioè aziende che generano già la maggior parte del proprio fatturato con tecnologie o servizi di calcolo quantistico. L'ETF investe, inoltre, in aziende leader nella ricerca e nello sviluppo di computer quantistici o che utilizzano già questa tecnologia. Le aziende sono selezionate in base al numero di brevetti da esse già ottenuti nel settore della tecnologia dei computer quantistici.

"Attualmente esiste solo un numero limitato di aziende quotate in borsa con una chiara specializzazione nei computer quantistici, le principali includono IONQ, Rigetti e D-Wave. Per poter offrire un portafoglio ampio e investibile, l'ETF include anche aziende consolidate dei settori tecnologico, industriale e finanziario, che promuovono attivamente il calcolo quantistico, tra cui IBM, Alphabet, Honeywell e Bank of America", spiega Moritz Henkel.

Gli investitori devono tenere presente che l'elevata volatilità dei titoli tecnologici può portare a notevoli fluttuazioni del valore dell'ETF. Inoltre, in virtù dell'approccio adottato, l'ETF si estende anche ad aziende il cui sviluppo economico è solo parzialmente legato al calcolo quantistico. Le incertezze associate possono limitare la rilevanza a lungo termine dei singoli titoli.

GD - www.ftaonline.com