Wall Street recupera slancio: il rally della sanità bilancia i dati deboli sul lavoro

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Borsa New York, non solo AI. Pfizer apre la strada a Big Pharma: accordo con Trump rilancia l’intero comparto sanitario

Wall Street recupera slancio: il rally della sanità bilancia i dati deboli sul lavoro
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Rally del settore sanitario compensa dati deboli sull’occupazione e timori shutdown

Wall Street si avvicina alla chiusura di mercoledì in territorio positivo, con i listini che sono riusciti a recuperare terreno nonostante la debolezza dei dati sull’occupazione e le incertezze legate allo shutdown del governo federale.

A fare la differenza è stato il settore sanitario, protagonista di un rally che non si vedeva da oltre due anni e mezzo, capace di ridare slancio all’S&P 500 dopo un avvio sottotono.

Dati macro: lavoro debole, manifattura in lieve ripresa

Il dato ADP ha sorpreso negativamente gli operatori: il settore privato ha infatti registrato la perdita di 32.000 posti di lavoro a settembre, mentre gli analisti si attendevano un incremento di circa 50.000 unità. Anche agosto è stato rivisto al ribasso, da +54.000 a –3.000.

Numeri che rafforzano l’idea di un mercato del lavoro in fase di raffreddamento e che spingono gli investitori a prezzare con maggiore convinzione nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve entro la fine dell’anno.

L’ISM, al contrario, ha segnalato che l’industria manifatturiera USA si è avvicinata alla ripresa, dopo mesi di contrazione, pur rimanendo sotto la soglia critica dei 50 punti.

L’attività manifatturiera statunitense si conferma debole anche a settembre, con l’ISM Manufacturing PMI a 49,1 punti, in lieve rialzo da 48,7 di agosto ma ancora sotto la soglia di 50 che segna l’espansione.

Si tratta del settimo mese consecutivo di contrazione per il settore, nonostante la produzione mostri un’accelerazione (51 punti da 47,8) e l’occupazione segnali un recupero (45,3 da 43,8).

Il quadro della domanda rimane però fragile: i nuovi ordini tornano a calare (48,9 da 51,4), così come gli ordini dall’estero (43 da 47,6), mentre le scorte scendono ulteriormente a 47,7 punti. La componente prezzi resta elevata, pur rallentando leggermente (61,9 da 63,7).

Per gli investitori, il report suggerisce un settore manifatturiero ancora sotto pressione, con segnali di miglioramento più sul lato dell’offerta che della domanda. La sostenibilità della ripresa appare quindi incerta e dipenderà dall’evoluzione degli ordinativi nei prossimi mesi.

Tuttavia, la chiusura del governo rischia di ritardare la pubblicazione di dati chiave come i non-farm payrolls e il CPI, alimentando un quadro di incertezza.

Catalizzatore: accordo Trump–Pfizer

Se i dati macro hanno pesato in apertura, è stato poi l’accordo tra Pfizer e l’amministrazione Trump a cambiare il sentiment sul comparto farmaceutico: l’azienda ha accettato di ridurre i prezzi dei farmaci da prescrizione per Medicaid in cambio di sgravi tariffari.

Trump ha dichiarato di attendersi mosse simili da altre società del settore, aprendo la strada a un potenziale riassetto dei rapporti tra Big Pharma e regolatore.

Per il mercato, è stato un segnale sufficiente a scatenare un forte flusso di acquisti su un comparto che aveva finora sottoperformato rispetto a tecnologia e intelligenza artificiale.

Resilienza storica agli shutdown

In questo contesto, gli investitori hanno mostrato una certa capacità di “scrollarsi di dosso” i rischi dello shutdown, richiamando anche la storia recente: in ognuna delle ultime sei chiusure governative, l’S&P 500 ha archiviato un bilancio positivo, compresa quella più lunga tra fine 2018 e inizio 2019.

Altri asset

Intanto sugli altri asset prosegue la ricerca di protezione: l’oro ha aggiornato i suoi massimi storici arrivando a 3.900 dollari l’oncia, mentre i rendimenti dei Treasury sono scesi insieme al dollaro, indebolito dalle prospettive di allentamento monetario.

Bad news is good news

In sintesi, la narrativa che sembra prevalere è quella del “bad news is good news”: dati deboli rafforzano l’idea di una Fed più accomodante, e i mercati azionari scelgono di concentrarsi sugli aspetti positivi, in particolare sulla rotazione settoriale che sta riportando interesse verso la sanità.

📌 Messaggio chiave per investitori: nonostante i segnali di debolezza dal mercato del lavoro e l’incertezza politica, prevale la narrativa favorevole al rischio (“bad news is good news”) legata alle attese di ulteriori tagli Fed.

Rotazione settoriale in corso, con focus sul comparto sanitario, mentre oro e Treasury beneficiano della ricerca di protezione.

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