Acea, titolo in rimonta dopo l'operazione con Eni

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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L'azione deve ancora recuperare lo stacco del dividendo, ma la cessione di Acea Energia coinvolge più del 40% del fatturato, anche se la società ha deciso di non cambiare la guidance

Acea, titolo in rimonta dopo l'operazione con Eni

Guadagna terreno il titolo di Acea a Piazza Affari dopo il via libera del consiglio di amministrazione all’offerta di Eni Plenitude da 588,5 milioni di euro per Acea Energia, in pratica un perimetro di attività che ha generato ricavi per 1,7 miliardi di euro e utili per 64 milioni nel 2024 e che potrebbe guadagnare ulteriori earn-out alla venditrice per 100 milioni di euro.

Acea, azione in recupero parziale dopo lo stacco della cedola di ieri

L’azione di Acea, la multiutility di Roma e del Lazio che è anche il maggior gestore nazionale di risorse idriche, segna in queste ore un rialzo del 2,36% a 20,86 euro e recupera su questi livelli la media mobile esponenziale a 50 sedute, ma non ancora i minimi di venerdì scorso a 21,3 euro.

Quel giorno l’azione ha chiuso a 21,38 euro e la seduta successiva, il lunedì l’azione ha staccato un dividendo da 0,95 euro.

In altre parole i prezzi, nonostante i recuperi decisi di oggi hanno recuperato soltanto la metà circa del gap down apertosi sul grafico con lo stacco del dividendo in pagamento domani.

Acea, la cessione dovrebbe migliorare redditività e patrimonializzazione, ma il gruppo conferma la guidance

Nel 2024 la società guidata dall’amministratore delegato Fabrizio Palermo ha registrato ricavi da 4 miliardi di euro circa in calo per quasi 360 milioni di euro (-8,2%) rispetto al 2023.

La società attribuiva la maggior parte di questa flessione proprio al calo dei prezzi unitari dell’energia elettrica nel confronto con l’esercizio precedente e calcolava le minori vendite di energia elettrica in circa 338 milioni di euro.

Detto questo comunque un rapido calcolo indica che gli 1,7 miliardi di euro di vendite di Acea Energia rappresentavano quasi il 42% del giro d’affari della società, ma anche che l’utile da 64 milioni rappresentava una quota soltanto del 17% circa degli utili annuali.

La cessione insomma dovrebbe modificare redditività e patrimonializzazione del gruppo anche nel rapporto attuale tra circa 5 miliardi di debito finanziario netto e meno di 2,9 miliardi di euro di patrimonio ne dovrebbe uscire notevolmente rafforzato.

Acea però non ha modificato la guidance per il 2025 che prevede un ebitda in crescita del 3%/4% a circa 1,48 miliardi di euro (calcolo fatto sul valore 'restated' di un ebitda 2024 di 1,428 miliardi al netto delle partite non ricorrenti come da indicazione della società), investimenti per circa 1,6 miliardi di euro e un rapporto net debt/ebitda di 3,4-3,5x (leva finanziaria).

In ogni caso l'ultima operazione porta al 95% il peso del business regolato sull'ebitda consolidato e questo va incontro alle direttive strategiche del gruppo.

Acea, un primo trimestre in crescita

Lo scenario appare comunque molto dinamico, basti pensare che nel primo trimestre di quest'anno i ricavi consolidati di Acea erano cresciuti dell'8,8% a oltre 1 miliardo di euro grazie alla crescita dei prezzi del mercato energetico.
Già a fine marzo il balzo del 12,3% dell'ebit consolidato e del 18,7% dell'utile netto consolidato a 98 milioni non era bastato a modificare le previsioni del gruppo.