Ariston, ecco cosa c'è dietro gli ultimi movimenti

di FTA Online News pubblicato:
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Borsa Italiana: Avio, nuove conferme per l'azione

Ariston, ecco cosa c'è dietro gli ultimi movimenti
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Ariston ha ceduto nella seduta di ieri il guadagno accumulato venerdì in scia alle indiscrezioni del Corriere della Sera secondo cui il gruppo sarebbe tra gli interessati a Riello: sei le offerte arrivate finora all'advisor Bank of America, il termine per presentarle scade a metà mese mentre il MIMIT ha fissato per il 18 un incontro per fare il punto della situazione.

Ariston, l'azione abbandona un canale ribassista

Graficamente il titolo Ariston è riuscito ad abbandonare il canale ribassista che ne stava contenendo l'andamento dai massimi di giugno, forzandone la parte alta a 4,24 euro circa.
Si tratta di un primo segnale che potrebbe favorire un rialzo di più lungo periodo, che possa dare continuità al rimbalzo visto dai bottom dello scorso mese in area 3,45, dove transitava la parte inferiore del suddetto canale.

Il superamento di area 4,55 rafforzerebbe tale ipotesi, spingendo i corsi oltre il 61,8% di ritracciamento della discesa dai top di giugno, circostanza che getterebbe le basi per il ritorno proprio sui citati massimi in area 5,20.

Obiettivo intermedio lungo tale cammino a 4,80 circa, resistenza che ad agosto ha più volte respinto i vari tentativi di rialzo da parte del titolo. Sul fronte dei supporti invece attenzione nel breve a quello a 4,25 euro, la cui violazione introdurrebbe il test a 4,10 circa, riferimento critico non solo nel breve periodo. Sotto tale livello rischio elevato di un ritorno in massa sul mercato da parte dei ribassisti.

Avio, conferma dagli analisti di Equita

Equita Sim ha confermato la propria view positiva su Avio, ribadendo la raccomandazione buy e un target price a 37 euro, ben superiore agli attuali 25,6 euro.

La notizia che ha sostenuto la fiducia degli analisti riguarda l’annuncio, arrivato venerdì, della firma di un nuovo contratto da 35 milioni di euro con MBDA per la divisione Defence Propulsion, con sviluppi distribuiti nell’arco dei prossimi cinque anni.

Si tratta di un accordo che, con ogni probabilità, era già compreso nel business plan presentato dal gruppo, ma che ha comunque un valore strategico importante.

Per Equita infatti il contratto conferma la forte crescita strutturale della divisione difesa, che nel 2025 dovrebbe registrare un book-to-bill stimato di almeno 2,7x, un livello che testimonia una domanda ben superiore alla capacità produttiva attuale. Questo nuovo tassello contribuisce a rafforzare ulteriormente la visibilità del piano industriale della società, elemento fondamentale per un gruppo che opera in un settore – quello delle tecnologie aerospaziali e della difesa – caratterizzato da cicli lunghi, investimenti pesanti e forte competizione internazionale.

In sintesi, la conferma del buy da parte di Equita non è solo un’apprezzamento del singolo contratto, ma un segnale sulla solidità e sulla prevedibilità della crescita di Avio nel comparto più dinamico del suo business.

Avio, titolo reduce da una correzione molto profonda

Il titolo Avio arriva da una fase correttiva molto profonda, partita dai massimi relativi di fine ottobre e culminata in un affondo verso l’area 23,30 euro, livello sul quale nelle ultime sedute si è formato un doppio minimo ben riconoscibile.

Questa struttura rappresenta il primo vero segnale di tenuta del ribasso e una possibile base da cui costruire un rimbalzo più ampio. Il doppio minimo è significativo perché ha attirato acquisti nelle ultime giornate, nonostante il contesto debole del comparto aerospace negli ultimi due mesi.

Un primo segnale tecnico costruttivo è stata la risalita dei prezzi verso l’EMA a 20 giorni, attualmente transitante poco sopra 27 euro, che continua però a rappresentare una resistenza dinamica importante.

La rottura dell’EMA20 sarebbe il primo segnale di forza. Più in alto a 27,88 circa transita la media esponenziale a 20 sedute, altro riferimento solido nello scenario di breve periodo, oltre la quale i prezzi avrebbero spazio per salire inizialmente verso 33,20 e poi in direzione di 39,50, dove è posizionato il 38,2% di ritracciamento della recente discesa.

Sul fronte dei supporti invece monitorare quello a 23,30 euro (base del doppio minimo), la cui perdita invaliderebbe il tentativo di inversione e riaprirebbe scenari verso area 22 euro.

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