Asia-Pacific è contrastata e il Nikkei 225 guadagna lo 0,32%
pubblicato:Dopo una partenza d'ottava complessivamente in positivo per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq Composite, apprezzatosi dello 0,31% lunedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza si è fatta più contrastata. Gli investitori guardano ai nuovi sviluppi della guerra commerciale di Donald Trump, dopo che lunedì Scott Bessent e Howard Lutnick, rispettivamente U.S. Secretary of the Treasury e U.S. Secretary of Commerce (ministri del Tesoro e del Commercio Usa), e lo U.S. Trade Representative Jamieson Greer si sono incontrati a Londra con una delegazione di Pechino guidata dal vice premier He Lifeng. I negoziati dovrebbero proseguire per una seconda giornata mentre Trump, riporta Reuters, si è limitato a dichiarare che gli arrivano "solo buoni report". Il clima alla fine positivo per la regione si concretizza intanto nel progresso intorno allo 0,30% dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.
Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete del mondo, è in progresso di circa lo 0,10% a fronte di uno yen poco mosso sul biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 guadagna lo 0,32% (fa peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi ma di appena lo 0,03%). Sul fronte macroeconomico, in maggio gli ordinativi di macchine utensili sono saliti in Giappone del 3,4% annuo, in ulteriore rallentamento rispetto al 7,7% di aprile (e al rimbalzo dell'11,4% di marzo) ma comunque nell'ottava espansione consecutiva. Lo scorso mese la massa monetaria M2 è invece aumentata in Sol Levante dello 0,6% annuo, in marginale accelerazione rispetto allo 0,5% di aprile (0,8% in marzo) e in linea con il consensus.
In maggio le vendite di vetture passeggeri sono balzate in Cina del 13,3% annuo, a 1,93 milioni di unità, in rallentamento comunque rispetto al 14,5% di aprile (14,4% il progresso di marzo). Da inizio 2025 le vendite sono cresciute del 9,1% annuo a 8,81 milioni di vetture. Tutte in negativo le piazze cinesi. A meno di un'ora dallo stop alle contrattazioni Shanghai Composite e Shenzhen Csi 300 perdono circa lo 0,40% e lo 0,50% rispettivamente, contro un declino intorno allo 0,80% per lo Shenzhen Composite. Frenata anche per Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in calo di circa lo 0,20% (fa anche peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, con un ribasso intorno allo 0,40%). Mentre a Seoul è di circa lo 0,30% il guadagno del Kospi, a Sydney è stato dello 0,84% il progresso dell'S&P/ASX 200 in chiusura della sessione.
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