Asia Pacifico, borse in calo. Nikkei 225 -0,982%
pubblicato:Prevalgono le vendite stamane nelle maggiori borse asiatiche dopo le vendite diffuse ieri nei listini occidentali. Dopo la conclusione della due giorni della Shanghai Cooperation Organization (SCO), che ha rafforzato il dialogo tra Cina, India e Russia, Xi Jinping, Vladimir Putin e il leader della Corea del Nord Kim Jong-un assistono in piazza Tienanmen alla più grande parata militare della storia cinese. Una foto ritrae la stretta di mano di Xi e Putin dopo la sigla di un nuovo accordo energetico sul Power of Siberia 2, un gasdotto capace di trasportare fino a 50 miliardi di metri cubi di gas russo l'anno nella Repubblica Popolare, attraversando anche la Mongolia.
L'intesa sarebbe giunta dopo dure trattative sulle condizioni, già oggi Mosca trasporta in Cina il proprio gars con due condotte da 38 e 56 miliardi di metri cubi l'anno.
A Tokyo il Nikkei 225 ha perso lo 0,82% e il Topix l'1,07% per cento. Nel Sol Levante si torna a parlare di instabilità politica dopo il cattivo risultato elettorale registrato dal partito del premier Shigeru Ishiba, il Partito Liberal Democratico (LDP) nella Camera alta a luglio. Il leader del partito di governo Hiroshi Moriyama martedì ha annunciato le proprie dimissioni aumentando nelle ultime ore la pressione per un passo indietro di Ishiba. Il premier ha comunque incontrato oggi il governatore della Banca centrale del Giappone Kazuo Ueda,che ha espresso la volontà di un cambio valutario stabile in linea con i fondamentali del Paese.
A Seul l'indice Kospi ha segnato un rialzo invece dello 0,38%. Sottotono il titolo di LG Energy Solutions (-0,57%), nonostante secondo un documento finanziario citato da Reuters la società abbia ottenuto da Mercedes un ordine per la fornitura di batterie elettriche da 32 GWh entro il 2035: secondo The Korea Herald il contratto potrebbe valere 15 trilioni di won coreani, ossia circa 10,8 miliardi di dollari.
A Sydney l'indice S&P/ASX 200 perde in chiusura l'1,82%. Diffusi oggi i dati del Pil australiano del secondo trimestre che ha segnato una crescita dell'1,8% in miglioramento dall'1,4% precedente e oltre l'1,6% delle attese degli analisti.
Sono negative le maggiori piazze finanziarie della Repubblica Popolare cinese: lo Shanghai Composite cede l'1,6% e lo Shanghai Shenzhen CSI 300 l'1,27% Negativo anche lo Shenzhen (-1,04%), mentre l'Hang Seng di Hong Kong segna un ribasso dello 0,81%.
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