Asia Pacifico, borse miste. In rialzo Tokyo e Seul, male gli indici cinesi
pubblicato:Seduta molto contrastata per i maggiori listini asiatici dopo le dichiarazioni accomodanti del governatore della Fed Christopher J. Waller nominato da Trump nel 2020 che ha dichiaratamente sostenuto l'opportunità di un taglio dei tassi di 25 punti base al prossimo meeting del 16-17 settembre.
Ieri sera diversi osservatori hanno collegato il balzo del Nasdaq dell'1,02% alla decisione di un giudice della Corte di Washington di non imporre a Google la scissione del suo motore di ricerca Chrome dal gruppo e di applicare solo leggere sanzioni nel caso Antitrust che da tempo coinvolgeva la società.
I giornali intanto elaborano in Occidente le dichiarazioni di Xi Jinping in occasione della parata militare, il presidente della Repubblica Popolare cinese: "La Cina non teme alcun tiranno ed è salda sulle proprie gambe", viste da molti come una risposta all'approccio muscolare del presidente Usa Donald Trump o addirittura come una minaccia implicita a Taiwan.
A Tokyo il Nikkei 225 guadagna l'1,25% e il Topix l'1,03 per cento. Il positivo sentiment statunitense sulla tecnologia potrebbe avere incoraggiato i forti acquisti su SoftBank (+6,35%) e su Advantest (+4,91%). Si fanno notare però anche i crolli del gruppo di componentistica Nidec (-22,44%) dopo che la società di componentistica per le auto elettriche ha dichiarato che insedierà un comitato terzo incaricato di valutare lo stato delle cose dopo indizi interni di una "sospetta impropria contabilizzazione" presso la divisione cinese Nidec Techno Motor.
A Seul l'indice Kospi chiude in rialzo dello 0,52%. Anche in Corea del Sud l'elettronica va bene con acquisti sul produttore di chip SH Hynix (+0,95%).
A Sydney è positivo anche l'S&P/ASX 200 (+0,39%) in chiusura. Sul listino australiano si nota un ripiegamento (dopo recuperi recenti) dei titoli minerari collegati all'oro, con qualche visto eccezione come Rio Tinto (+2,27%), colosso globale del rame, del ferro e del litio. Bene a Sydney anche le banche.
Sono invece molto negative le maggiori piazze finanziarie della Repubblica Popolare: lo Shanghai Composite cede l'1,15% e lo Shanghai Shenzhen CSI 300 il 2,06% Negativo anche lo Shenzhen (-2,77%), mentre l'Hang Seng di Hong Kong segna un ribasso dell'1,06%.
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