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Miriam Ferrari
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Assegno unico, importo più basso per chi ha presentato l’ISEE in anticipo: ecco perché

di Miriam Ferrari pubblicato:
3 min

Hai già presentato l'ISEE per l'assegno unico ma hai ottenuto un importo più basso a febbraio 2023? Ecco cosa sta succedendo.

Assegno unico, importo più basso per chi ha presentato l’ISEE in anticipo: ecco perché

Scoppia il caos sulla rivalutazione dell'assegno unico 2023: alcune famiglie che hanno già presentato l'ISEE con diverse settimane di anticipo hanno segnalato un ricalcolo da parte di INPS a partire dalla mensilità corrente (febbraio 2023).

La normativa, invece, prevedrebbe il calcolo dell'importo di febbraio 2023 sulla base dell'ISEE 2022. Cosa sta accadendo?

Ecco perché alcune famiglie hanno ricevuto un importo di assegno unico più basso a febbraio 2023: beffa per chi ha anticipato la presentazione dell'ISEE. Cosa fare ora?

Assegno unico importo più basso a febbraio 2023: perché?

A lanciare l'allarme è stato un articolo pubblicato sul quotidiano economico Money.it.

Alcune famiglie italiane che hanno presentato l'ISEE per l'assegno unico con anticipo per ottenere la rivalutazione, hanno subito una beffa: a febbraio 2023 l'importo del contributo risulta più basso rispetto alle mensilità precedenti.

Che cosa sta accadendo? Stando a quanto previsto dalle circolari pubblicate dall'INPS, nonostante la corsa all'ISEE 2023 per ottenere gli aumenti, il ricalcolo dell'assegno sarebbe stato effettuato a partire dalla mensilità di marzo 2023, mentre fino a febbraio 2023 il calcolo sarebbe stato effettuato in base all'ISEE 2022.

Questo cambio delle regole in corso d'opera avrebbe avvantaggiato quelle famiglie che hanno registrato un peggioramento economico nel 2023 (per il quale scatterebbe un assegno unico di importo più elevato), mentre avrebbe penalizzato tutti gli altri nuclei.

Le famiglie che hanno presentato un ISEE 2023 più basso, infatti, hanno ottenuto un importo dell'assegno più alto; viceversa, a fronte di un indicatore economico più alto, scatta il taglio sull'assegno.

Quando bisogna ISEE per l'assegno unico? Cosa dice la normativa

La norma di riferimento per comprendere da quando scatta il ricalcolo dell'assegno unico è l'articolo 6, comma 7 del provvedimento numero 230 del 29 dicembre 2021.

Con riguardo all’assegno relativo ai mesi di gennaio e febbraio di ogni anno, si fa riferimento all’Isee in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.

La norma non lascia adito a interpretazioni: le prime mensilità di assegno unico, relative a gennaio e febbraio, vengono calcolate in base all'indicatore economico relativo all'anno precedente.

A sottolineare quanto descritto sono state anche altre due circolari INPS, la numero 23 del 09 febbraio 2022 e la numero 132 del 15 dicembre 2022.

Non ci sono altre interpretazioni, al punto che le famiglie hanno effettuato il rinnovo dell'ISEE con anticipo per non perdere gli aumento, ma purtroppo hanno subito una beffa.

Assegno unico più basso per colpa dell'ISEE: cosa sta succedendo?

A questo punto il quotidiano economico si è rivolto direttamente all'Istituto per cercare di ottenere una spiegazione a questo caos: perché alcune famiglie che hanno già presentato l'ISEE 2023 hanno ottenuto il ricalcolo dal mese di febbraio, contro la normativa indicata nelle circolari?

L'operatore contattato da Money.it ha fatto riferimento a un messaggio interno che sarà oggetto di una successiva circolare in pubblicazione nelle prossime settimane, spiegando che

laddove l’Isee 2023 risulti già inviato la mensilità di febbraio viene calcolata sulla base della nuova attestazione.

Che cosa succede adesso? La situazione è piuttosto complicata, soprattutto per le famiglie che sono state penalizzate da questa normativa che non era stata precedentemente comunicata. Tali nuclei familiari potrebbero arrivare a fare ricorso contro l'Istituto, che non ha comunicato entro il 31 dicembre 2022 la normativa corretta in merito alla rivalutazione dell'assegno unico.

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