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Axa e BNP fanno faville a Parigi

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Seduta in forte rialzo giovedì per BNP Paribas e per Axa alla borsa di Parigi grazie ai risultati di bilancio. Promettenti i target per l’analisi tecnica.

Axa e BNP fanno faville a Parigi

Seduta in forte rialzo giovedì per BNP Paribas e per Axa alla borsa di Parigi grazie ai risultati di bilancio. Promettenti i target per l’analisi tecnica.

Giovedì è stato archiviato con un +3,11% da parte di Axa a 25,86 euro (valore coincidente con il massimo di seduta) e con un +3,14% da parte di BNP Paribas a 49,38 (massimo intraday a 49,44 euro).

BNP, utile netto in aumento del 10,3%

BNP ha archiviato il terzo trimestre con un utile netto di 2,76 miliardi di euro, valore che evidenzia una crescita su base annua del 10,3%. Le attese erano per 2,36 miliardi di utile.

In aumento dell'8% i ricavi, a 12,3 miliardi (attesi 11,99 miliardi).

L'indice Cet 1 al 30 settembre risulta del 12,1%, in diminuzione di 10 punti base rispetto al 30 giugno (atteso stabile).

Unicredit, per fare un confronto, ha archiviato lo stesso trimestre con 1,7 miliardi di utile (1,3 miliardi escludendo la Russia) e con ricavi totali per 4,5 miliardi (+4,5% su base annua).

Nel trimestre il margine di intermediazione di BNP è aumentato del 4,9% a 12,31 miliardi di euro, quello di interesse è risultato in crescita del 9,6% su base annua, il trading sul reddito fisso è cresciuto del 25%. I costi operativi sono aumentati del 6% sull'anno precedente.

BNP, bene anche i risultati dei primi 9 mesi

Nei primi 9 mesi dell'anno BNP ha raggiunto un profitto di 8,04 miliardi, +12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e questo nonostante l'aumento degli accantonamenti per le perdite su crediti.

Il CEO, Jean-Laurent Bonnafé, ha definito "solidi" i risultati del trimestre.

Guidance sfidante per BNP

Gli obiettivi della banca al 2025 sono di una crescita media annuale dell'utile netto di competenza del 7% almeno e di un Cet 1 del 12%. La banca prevede circa 2 miliardi di euro in più di margine di interesse rispetto alle attese.

Ubs dopo la trimestrale ha confermato il giudizio "buy" sul titolo con target price a 63,60 euro. Anche per gli esperti di Rbc il giudizio resta "buy", il target price viene fissato a 65 euro.

BNP, resistenza critica 51 euro

BNP si muove all'interno di una fascia laterale ormai dai minimi di luglio a 40,66 euro. Il lato alto di questo intervallo, posto in area 51 euro, coincide con il 38,2% di ritracciamento del ribasso dal massimo di febbraio.

Se i prezzi riuscissero a scavalcare questo riferimento ricavato dalla successione di Fibonacci potrebbe partire un movimento di rialzo molto interessante, volto a ricoprire il gap ribassista del 24 febbraio con lato alto a 59 euro circa.

Resistenza intermedia, significativa, a 54,50, 50% di ritracciamento del ribasso da febbraio.

Solo discese al di sotto di 47,30, dove passa la media mobile esponenziale a 100 giorni, metterebbero in discussione lo scenario rialzista facendo invece temere un nuovo test della parte bassa della fascia laterale.

Axa, aumentano i ricavi nei primi 9 mesi

Per quello che riguarda Axa i ricavi nei primi 9 mesi sono stati di 78,4 miliardi di euro, in crescita del 2% su base annua. Il ramo danni è cresciuto del 6% a 24,4 miliardi, quello salute del 14% a 13,1 miliardi. In negativo invece il comparto vita e risparmio (-6%) per via del mancato rinnovo di un importante contratto messo a bilancio nel primo semestre dell'anno. In lieve flessione l'indice di solvibilità, al 225%, -2% rispetto al primo semestre.

Soddisfatto il cfo Alban de Mailly Nesle "Seppur in uno scenario sfidante, Axa ha realizzato un'altra performance solida nei primi nove mesi del 2022".

Axa supera un ostacolo importante

Axa ha superato, anche se per adesso solo marginalmente, la forte resistenza a 25,70 circa, dove si collocano il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di febbraio e il picco del 13 settembre a 25,845 euro.

Possibile adesso il proseguimento del rialzo verso il lato alto del canale rialzista disegnato dai minimi di luglio, passante a 26,75 circa. Resistenze successive a 27,08, lato alto del gap del 22 aprile, e a 28 euro.

Ripiegamenti fino in area 25 euro non danneggerebbero le possibilità di rialzo, sotto quei livelli rischio invece di discese verso 23,39, dove si colloca la base del gap rialzista del 14 ottobre.