Tim brillante dopo i dati del primo semestre
pubblicato:Massiccio rialzo per Tesmec che chiude la prima metà del 2025 con risultati in miglioramento

Tim sta vivendo una fase strategica intensa, con Pietro Labriola che conferma i progressi verso gli obiettivi 2025 e lascia intendere margini per risultati ancora migliori del previsto.
Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, ha dichiarato: "Siamo esattamente dove avevamo pianificato di essere. I risultati sono pienamente in linea con il nostro budget e rimarranno saldamente sulla giusta strada per raggiungere gli obiettivi annuali in Italia."
Il gruppo è vicino a chiudere un accordo commerciale con Poste Italiane, volto allo sviluppo della piattaforma clienti e della strategia correlata. Pur non legato direttamente alla partecipazione azionaria di Poste (circa 25%), l’intesa potrebbe generare forti sinergie già dall’autunno, con l’Antitrust che avrebbe espresso parere positivo. Successivamente, si valuteranno ulteriori collaborazioni.
Dati sem1 in linea con la guidance
Sul fronte contabile, il primo semestre è in linea con le guidance, con la divisione consumer stabile, l’enterprise in crescita e il Brasile in buona forma. Labriola sottolinea come il contesto competitivo sia rimasto favorevole e vede spazi di miglioramento dell’equity free cash flow, pur mantenendo cautela su eventuali revisioni al rialzo degli obiettivi per preservare la credibilità sul mercato.
Sul piano legale e finanziario, la controversia con lo Stato sul canone concessorio del 1998 (circa 1 miliardo di euro) dovrebbe risolversi entro fine anno. In attesa della sentenza, Tim ha già monetizzato gran parte dell’importo tramite un accordo di anticipo con due banche, rafforzando il profilo creditizio.
Per la rete, l’azienda resta “alla finestra” osservando le discussioni tra Open Fiber e FiberCop, convinta che possano sfociare in sviluppi concreti. Nessun impatto invece dall’indagine UE su KKR legata all’acquisizione dell’ex rete Tim.
Per Equita e Akros Tim è ancora buy
Equita Sim ha ribadito la raccomandazione buy su Tim, con target price di 0,42 euro per azione.
Secondo gli analisti, i risultati sono stati “leggermente migliori” sul fronte delle service revenues domestiche, sostenute dalla crescita dell’ARPU fisso e mobile.
Gli esperti sottolineano di apprezzare in particolare la dinamica delle entrate domestiche da servizi e i KPI legati all’ARPU, che, insieme al controllo dei costi e alla gestione del free cash flow, supportano sia la guidance annuale sia le proiezioni per il biennio 2026-27.
Anche Banca Akros ha confermato la raccomandazione buy su Tim, con prezzo obiettivo a 0,48 euro per azione.
Gli analisti giudicano i risultati trimestrali in linea con le attese e con il consenso, sia a livello di ricavi sia di Ebitda.
Inoltre, la generazione di cassa è risultata più forte del previsto, superando le loro stime di circa 25 milioni di euro e battendo il consenso di 5 milioni.
Cosa dice l'analisi tecnica
Il titolo ha chiuso ieri a 0,4224, sugli stessi livelli del massimo del 26 giugno, a 0,4220, resistenza chiave in questa fase. La rottura di area 0,4220, se confermata in chiusura di seduta, segnalerebbe la fine della fase laterale disegnata dai prezzi dal massimo di giugno prospettando il proseguimento del rialzo con obiettivi a 0,4470 e a 0,4630. Discese al di sotto di area 0,4120 farebbero temere che la recente fase laterale sia una distribuzione, quindi introduttiva a ribassi. Primo supporto a 0,39, successivo a 0,37 euro circa.
Tesmec accelera con dati sem1
Perentorio rialzo ieri per Tesmec che ha guadagnato oltre 10 punti percentuali dopo i risultati del primo semestre 2025. I Ricavi si sono attestati a 128,6 milioni di euro, in crescita del +9,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l'EBITDA è stato di 21,2 milioni (+9,4%) con EBITDA margin al 16,5% (16,4%) e l'EBIT a 10,8 milioni in crescita del 17,7%. Il Risultato netto delle attività continuative è invece stato negativo per 0,1 milioni rispetto agli 0,6 milioni del precedente anno, mentre il portafoglio ordini si è attestato a 396,1 milioni (350,7 milioni a fine 2024). Per il 2025 il management prevede risultati economici in crescita e un minor indebitamento finanziario netto rispetto al 2024.
L'analisi del grafico
Il grafico del titolo ha ovviamente beneficiato della seduta particolarmente frizzante, con i prezzi che sono tornati a ridosso dei massimi dello scorso mese in area 0,069. Si sta rafforzando l'ipotesi che il movimento laterale visto tra aprile e inizio luglio in prossimità del supporto a quota 0,052 possa aver rappresentato la fine, almeno temporanea, del trend negativo degli ultimi due anni e che ora il titolo disponga dei mezzi necessari per mettere a segno una reazione importante per i prossimi mesi. Oltre quota 0,070 via libera verso il target a 0,075, poi i margini di crescita si amplierebbero ulteriormente e ci sarebbe spazio per assistere ad un allungo con target a 0,09 e 0,1 circa. Lo scenario rialzista verrebbe invece negato sotto 0,058, preludio ad un nuovo test a 0,052 euro.