Azioni Azimut a fondo, tempistica incerta per l'operazione TNB
pubblicato:La Consob chiede di precisare su tempi e modi degli effetti dell'ispezione condotta dalla Banca d'Italia sul progetto annunciato a maggio

Mattinata durissima per Azimut Holding: le azioni precipitano sui minimi da oltre due mesi perdendo circa il 15% dopo la pubblicazione, su richiesta della Consob, di informazioni relative all'ispezione condotta dalla Banca d'Italia a agli effetti sull'operazione TNB, a integrazione dei comunicati del gruppo del 6 e 10 novembre.
Operazione TNB: cos'è
L'operazione TNB annunciata il 22 maggio (ma prefigurata a marzo 2024) prevede un accordo con FSI Fondo Strategico Italiano per la creazione di "una banca di nuova generazione, digitally native e dedicata alla consulenza patrimoniale".
L'operazione prevede l'acquisto di una banca da parte di Azimut, il successivo rebranding della stessa in TNB e il conferimento ad essa (attraverso scissione parziale) di un "perimetro selezionato delle attività distributive italiane unitamente ad altri asset di Azimut", e infine la "vendita da parte di Azimut dell’80,01% del capitale sociale di TNB a FSI, affiancata da un pool di coinvestitori, tra cui i manager e consulenti finanziari coinvolti nel progetto".
Il tutto ovviamente soggetto all'ok delle autorità coinvolte e all'avveramento di condizioni sospensive individuate dalle parti. Il valore complessivo dell'operazione per Azimut era stimato in 1,2 miliardi di euro. Il closing era previsto entro la fine del quarto trimestre del 2025,
I comunicati del 6 e 10 novembre
Il 6 novembre il gruppo ha reso noto di aver ricevuto in data 24 ottobre il verbale conclusivo dell’ispezione ordinaria condotta da Banca d’Italia tra 10 marzo e il 13 giugno 2025, e di aver già "avviato la definizione di un piano di azione volto a recepire le misure correttive e di rafforzamento richieste", piano che sarà inviato a Bankitalia e Consob entro il 30 novembre e messo in pratica "entro il termine massimo del 30 aprile 2026".
Azimut era convinta che "a seguito della piena implementazione delle misure previste dal piano di azione" l'autorizzazione all'operazione TNB sarebbe stata rilasciata, offrendo un quadro temporale che "definisce un percorso chiaro e ordinato".
Il 10 novembre Azimut ha precisato che "la formale presentazione delle istanze relative all’operazione TNB – inclusa la scissione parziale prodromica e funzionale all’operazione di Azimut Capital Management SGR S.p.A. – seguirà la finalizzazione delle attività previste dal rapporto ispettivo", dopodiché "le Autorità interessate (Banca d’Italia, Consob e Banca Centrale Europea, per i rispettivi profili di competenza) procederanno con le successive valutazioni finalizzate all’esame delle relative istanze di autorizzazione".
La sensazione è che il comunicato del 6 novembre avesse dato per scontato che l'attuazione del piano di azione avrebbe determinato in automatico l'arrivo delle autorizzazioni.
Il brusco stop del comunicato odierno
Il comunicato odierno non solo rafforza la sensazione ma aggiunge altri elementi e cioè che la realizzazione del piano sarà valutata da parte della Banca d'Italia, quindi non è detto che venga considerato sufficiente, e soprattutto che, per quanto riguarda l'operazione TNB, una eventuale valutazione positiva "non é un presupposto sufficiente per determinare un esito positivo degli eventuali procedimenti connessi al citato progetto, che saranno valutati nei tempi e nei modi previsti dalla vigente normativa".
Quindi nell'ordine: 1) il piano di rimedi dovrà essere vagliato; 2) anche se approvato non porterà automaticamente all'ok a TNB; 3) la tempistica sarà quella dettata dalla legge.
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