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un minuto fa
Amazon.com investe altri 2,75 miliardi nell'Ai di Anthropic

Amazon.com investe altri 2,75 miliardi di dollari nell'Ai di Anthropic. Il colosso dell'e-commerce ha annunciato di avere finalizzato il finanziamento che era già stato anticipato in settembre, in occasione di una prima tranche da 1,25 miliardi. Si tratta del maggiore investimento esterno nella storia di Amazon, che punta a competere con gli altri giganti tecnologici Usa nello sviluppo dell'intelligenza artificiale generativa (generative Ai). Il gruppo di Seattle manterrà una quota di minoranza e non avrà posti nel board della start-up di San Francisco. L'investimento da complessivi 4 miliardi di dollari era stato stipulato sulla base di una valutazione di Anthropic di 18,4 miliardi.

RR - www.ftaonline.com

10 minuti fa
Istat: battuta d'arresto per la fiducia dei consumatori dopo quattro mesi di crescita

A marzo 2024 l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce da 97,0 a 96,5 mentre l'indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sale da 95,9 a 97,0.
L'evoluzione negativa del clima di opinione dei consumatori sintetizza il deterioramento sia del clima personale (da 95,2 a 94,6) sia di quello corrente (l'indice cala da 97,0 a 96,0); il clima economico rimane sostanzialmente stabile (da 102,0 a 101,9) e quello futuro registra un incremento marginale (l'indice passa da 97,1 a 97,2).
Con riferimento alle imprese, l'indice di fiducia aumenta in tutti e quattro i comparti economici indagati, seppur con intensità diverse: nelle costruzioni e, soprattutto, nel commercio al dettaglio si registrano gli aumenti più consistenti (rispettivamente da 104,3 a 105,8 e da 100,8 a 104,6); nella manifattura e nei servizi si stima una crescita più contenuta (l'indice sale, nell'ordine, da 87,5 a 88,6 e da 100,2 a 100,7).
Quanto alle componenti degli indici di fiducia dei comparti economici, nella manifattura tutte le componenti sono in miglioramento; nelle costruzioni giudizi sul livello degli ordini e/o piani di costruzione sostanzialmente stabili rispetto al mese scorso si uniscono ad attese sull'occupazione presso l'azienda in deciso aumento.
Passando al comparto dei servizi di mercato, si osserva un aumento di tutte le componenti ad eccezione delle attese sugli ordini che sono riviste in diminuzione. Con riferimento al commercio al dettaglio, tutte le variabili registrano una dinamica positiva; si segnala che l'indice di fiducia aumenta nella grande distribuzione (da 98,6 a 103,8), mentre cala nella distribuzione tradizionale (da 109,7 a 108,8).
In base ai giudizi forniti dagli imprenditori del comparto manifatturiero sui fattori negativi che condizionano l'export (variabili rilevate trimestralmente), nel primo trimestre 2024 si stima un lieve aumento della percentuale di imprese con difficoltà nell'export.

Il commento
Dopo il calo registrato lo scorso febbraio, a marzo 2024 il clima di fiducia delle imprese torna ad aumentare rimanendo comunque al di sotto della quota raggiunta a gennaio 2024. L'aumento dell'indicatore complessivo rappresenta un diffuso miglioramento della fiducia in tutti i comparti economici indagati.A marzo 2024 l'indice di fiducia dei consumatori subisce una battuta d'arresto interrompendo la crescita degli ultimi quattro mesi: l'indicatore diminuisce riportandosi sul livello dello scorso gennaio. Il calo dell'indice è influenzato principalmente dal peggioramento sia delle valutazioni sul quadro economico familiare (compresi i giudizi sul bilancio familiare) sia di quelle sull'opportunità all'acquisto di beni durevoli nella fase attuale.

RV - www.ftaonline.com

21 minuti fa
Finlandia: indice fiducia imprese calato da -11 a -13 punti

Secondo quanto reso noto da Elinkeinoelämän Keskusliitto (Ek, la Confederazione delle industrie di Helsinki), in marzo l'indice della fiducia delle imprese manifatturiere è calato in Finlandia a -13 punti da -11 punti di febbraio (-12 punti in gennaio). Nel settore delle costruzioni l'indice è invece migliorato da -42 punti a -40 punti, mentre quello nei servizi è rimasto invariato a -4 punti. L'indice relativo alla fiducia delle imprese del settore retail è parimenti rimasto stabile su quota -12 punti di febbraio.

RR - www.ftaonline.com

31 minuti fa
Azimut sale con spin off rete Italia e creazione fintech bank quotata

Azimut Holding +2,6% guadagna terreno in scia all'annuncio della separazione di parte della rete italiana dei consulenti finanziari. L'asset confluirà in una nuova banca digitale che sarà quotata entro 6-9 mesi. Il capitale della nuova società sarà aperto a partner bancari/finanziari e sarà assegnato per il 10% in 5 anni ai consulenti, analogamente al modello che ha caratterizzato Azimut nella sua storia.

Simone Ferradini - www.ftaonline.com

42 minuti fa
Thailandia: a febbraio produzione industriale cala del 2,84%

Secondo quanto comunicato dall'Office of Industrial Economics (Oie, dipartimento del ministero l'industria di Bangkok), in febbraio la produzione industriale cala in Thailandia del 2,84% annuo, in marginale miglioramento comunque rispetto al 2,93% della lettura finale di gennaio (4,66% in dicembre) e contro il declino del 3,90% del consensus.

RR - www.ftaonline.com

un'ora fa
Saipem: Barclays incrementa target

Saipem, +1,6% a 2,23 euro, si conferma in ottima forma. Stamattina il titolo approfitta della decisione di Barclays di confermare la raccomandazione overweight con prezzo obiettivo incrementato da 2,50 a 2,90 euro.

SF - www.ftaonline.com

un'ora fa
Relatech: utile netto più che raddoppiato nel 2023

Relatech S.p.A., Digital Enabler Solution Knowledge (DESK) Company quotata su Euronext Growth Milan (Ticker: RLT) ("Relatech" o la "Società"), comunica che in data odierna il Consiglio di amministrazione della Società ha esaminato e approvato il progetto di bilancio ed il consolidato al 31 dicembre 2023.

- Valore della Produzione: Euro 98,5 milioni, +41% (FY22, Euro 70 milioni)
- Ricavi delle vendite pari a Euro 91,0 milioni, +50% (FY22 Euro 61 milioni)
- Ricavi verso clienti esteri pari a Euro 25,6 milioni, +45% (FY22 Euro 18 milioni)
- Canoni Ricorrenti: 39% dei ricavi, +68% (FY22 35%)
- EBITDA adjusted : Euro 16,1 milioni, +22% (FY22, Euro 13,2 milioni)
- EBITDA margin adj su ricavi 18%
- UTILE NETTO: Euro 3,6 milioni, +114% (FY22, Euro 1,7 milioni)
- Posizione Finanziaria Netta pari a Euro 21,9 milioni circa (FY22, Euro 9,5 milioni)

Pasquale Lambardi, Presidente e Amministratore Delegato di Relatech, ha così dichiarato: "La vision di Relatech supera la semplice dimensione tecnologica per abbracciare un progresso guidato dall'umanesimo digitale e da un'innovazione sostenibile, che valorizzi le persone e l'ambiente. Nonostante le sfide del 2023 legate alle instabilità geopolitiche, Relatech ha continuato a rafforzare la sua offerta modulare end-to-end, supportando l'evoluzione tecnologica a tutti i livelli. Il consolidamento delle competenze, l'efficientamento delle risorse e un'efficace strategia di cross-selling tra le società del Gruppo, unitamente alla nostra piattaforma RePlatform, consentono a tutto il Gruppo di potersi adattare ad un mercato in continua evoluzione, pur mantenendo un approccio umano centrico. L'investimento in tecnologie emergenti come l'AI generativa, la cybersecurity e l'IoT sottolinea il costante impegno di Relatech nell'anticipare e guidare l'innovazione, sostenendo un futuro in cui la tecnologia è al servizio dell'uomo e del suo benessere."

RV - www.ftaonline.com

un'ora fa
Turchia: Economic Confidence Index in crescita a 100,0 punti

Secondo quanto comunicato dal Türkiye ?statistik Kurumu (l'Ufficio nazionale di statistica di Ankara), in marzo l'Economic Confidence Index ha registrato in Turchia una crescita a 100,0 punti da 99,0 punti di febbraio (99,4 punti in gennaio), contro i 98,8 punti del marzo 2023. L'indice ritorna sulla quota 100 punti per la prima volta dopo otto mesi.

RR - www.ftaonline.com

un'ora fa
MPS positiva: Giorgetti, Italia in linea con impegni UE

Banca MPS +2,6% in progresso: il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti ha affermato che con il collocamento del 12,5% del capitale realizzato due giorni fa l'Italia si è sostanzialmente allineata agli impegni presi con la UE riguardo la privatizzazione dell'istituto senese. Nel collocamento, secondo MF, si sono distinti i fondi britannici (50% della domanda) e americani (35%).

Simone Ferradini - www.ftaonline.com

un'ora fa
Russia: in gennaio espansione del 4,6% annuo per l'economia

Secondo quanto comunicato dal ministero per lo Sviluppo economico di Mosca, in gennaio il Pil della Russia è cresciuto del 4,6% annuo, come in dicembre (4,4% in novembre). Si tratta della decima espansione consecutiva per l'economia di Mosca dopo una striscia di contrazione durata 12 mesi.

RR - www.ftaonline.com

un'ora fa
Brunello Cucinelli: Goldman Sachs conferma buy e incrementa target

Acquisti su Brunello Cucinelli +3,1% a 106,60 euro: Goldman Sachs ha confermato la raccomandazione buy e incrementato il prezzo obiettivo del titolo da 112 a 135 euro. Gli analisti della banca americana hanno alzato le stime 2024 sui ricavi a +13% (+10% la guidance fornita dal gruppo) e del 4-5 per cento annuo quelle sull'EBIT 2024-2027. Il 16 aprile Brunello Cucinelli comunicherà i dati sui ricavi del primo trimestre.

Simone Ferradini - www.ftaonline.com

2 ore fa
G RENT perdita da € 1,09 mln nel 2023

Il Consiglio di Amministrazione di G Rent, riunitosi il 27 marzo 2024 sotto la presidenza di Marco Speretta, ha approvato i dati al 31 dicembre 2023 (soggetti a revisione legale da parte di BDO Italia S.p.A.) che evidenziano un volume d'affari pari a 1.160 mila euro, in riduzione rispetto a 2.029 mila euro del 31 dicembre 2022.

Il volume d'affari dell'attività di Rent (Luxury houses e Corporate houses) al 31 dicembre 2023 è stato pari ad Euro 1.006 mila leggermente inferiore rispetto all'anno precedente principalmente a seguito della sospensione per la stagione 2023 (a causa di problemi di impiantistica emersi) della commercializzazione del principale asset relativo alle nr 14 ville del complesso "Borgo delle stelle" situato in Sardegna a Porto Cervo nell'esclusiva Costa Smeralda.

Complessivamente nel 2023 sono state vendute nr. 127 settimane con un ticket medio settimanale pari ad Euro 4,3 mila (Euro 5,4 mila al 31 dicembre 2022); la riduzione del ticket medio deriva da un diverso mix di "prodotto venduto".

Il volume d'affari dell'attività di Rent inerente al business luxury houses è stato pari ad Euro 591 mila, inferiore del 37% rispetto ad Euro 939 mila dello scorso anno.

Il numero di ville in gestione esclusiva al 31 dicembre 2023, seppur in leggera diminuzione rispetto al 31 dicembre 2022, presenta un valore totale di giacenza di portafoglio in crescita del 7% e pari ad euro 181 milioni sintomo di una maggior qualità degli asset in gestione.

Il nuovo progetto intrapreso dal Gruppo Gabetti partito nei primi mesi del 2023 con la creazione di una divisione specializzata nel settore delle Top Properties, a cui G Rent si affianca nella gestione in short rent degli immobili attraverso il nuovo marchio Santandrea Top Rent, ha cominciato a produrre i primi effetti con la sottoscrizione nel corso del 2023 del mandato di nr. 7 ville, di cui nr. 4 ancora in portafoglio al 31 dicembre 2023 del valore complessivo di Euro 33 milioni, con ricavi pari ad Euro 37 mila.Al 31 dicembre 2023 il numero di immobili in gestione esclusiva è pari a nr. 80 con un valore totale del portafoglio in gestione di circa Euro 181 milioni in crescita del 7% rispetto ad Euro 169 milioni del 31 dicembre 2022.

Nel corso del 2023 sono stati acquisiti nr.8 incarichi del valore di Euro 53 milioni.La riduzione del volume d'affari del business luxury houses è stata più che compensata dall'incremento del volume d'affari inerente al business corporate houses, attività partita a maggio 2022, con ricavi pari ad Euro 415 mila, prevalentemente relativi alla prima building corporate di Milano in via Stilicone 15 dove in questo 2023 sono stati locati i 15 appartamenti (ai 14 appartamenti di inizio anno si è aggiunto un ulteriore appartamento nel corso del 2023) generando ricavi per Euro 380 mila con un tasso di occupazione di circa il 68%. La restante parte dei ricavi presenti in questa linea di business, è relativa all'appartamento affittato a Milano in via Abbondio Sangiorgio 13 con la logica del "medium term" per complessivi Euro 35 mila.

Per quanto riguarda l'attività di interior design, al 31 dicembre 2023 sono stati realizzati proventi per Euro 153 mila, inferiori rispetto al 31 dicembre 2022 (erano pari ad Euro 893 mila).

Quest'attività è strategica e strettamente sinergica rispetto al business delle locazioni.

In particolare nel 2023 l'interior design ha interessato una building di 4 appartamenti a Gallarate con ricavi per Euro 11 mila, di cui è stato già firmato il mandato di gestione e una building a Roma con ricavi per Euro 141 mila, relativa a 2 grandi appartamenti, oltre ad Euro mille relativi ad integrazioni effettuate su un appartamento dell'immobile in Milano via Stilicone.

Gli altri proventi pari ad Euro 325 mila sono leggermente inferiori rispetto ad Euro 331 mila del 2022, relativi prevalentemente a sopravvenienze attive (al netto di riclassifiche gestionali) per Euro 315 mila, di cui Euro 157 mila relative alla registrazione dell'eccedenza del fondo svalutazione crediti (grazie anche all'incasso a fine 2023 di una parte del credito inerente i lavori di interior design su Poggio Cennina datato 2020); nel 2022 era presente l'effetto economico del credito d'imposta relativo agli oneri di quotazione pari ad Euro 317 mila, ufficialmente riconosciuto in data 9 maggio 2022.

Pertanto, alla luce dell'andamento dei business della società, il valore della produzione al 31 dicembre 2023 (al netto delle sharing fees verso i proprietari delle ville) è stato pari ad Euro 1.090 mila, in diminuzione rispetto ad Euro 1.678 mila di dicembre 2022 (-35%) soprattutto a causa degli andamenti del business interior design e della mancata commercializzazione (a causa di problemi impiantistici emersi) delle ville del complesso "Borgo delle stelle". Inoltre nel 2022 nella voce "altri proventi" era presente il ricavo "una tantum" inerente al credito d'imposta relativo agli oneri di quotazione per Euro 317 mila.

L'incidenza della sharing fee verso i proprietari al 31 dicembre 2023 è stata pari al 67%, in miglioramento rispetto al periodo comparativo (pari al 73%) per una migliore redditività dei mandati.

Nei costi variabili (complessivamente pari ad Euro 780 mila, in diminuzione del 36% rispetto ad Euro 1.228 mila del 2022) sono presenti i costi per attività di interior design per Euro 145 mila (euro 834 mila nel 2022) ed i costi collegati al business del corporate building per Euro 486 mila (Euro 243 mila nel 2022).

Il margine di contribuzione risulta quindi pari ad Euro 311 mila, in riduzione del 31% rispetto all'esercizio precedente.

I costi fissi sono stati pari ad Euro 1.218 mila in leggero aumento rispetto ad Euro 1.173 mila del 2022.

In crescita il costo del personale legato all'inserimento da metà 2023 del direttore generale in condivisione con la divisione Santandrea Top Properties del Gruppo Gabetti, in crescita anche la voce "Servizi e Utenze/Altri costi di struttura" per la presenza di sopravvenienze passive; in riduzione invece i costi pubblicitari che, oltre al contenimento delle spese, hanno anche beneficiato del progetto Top Properties intrapreso dal Gruppo Gabetti che ha portato, tra l'altro, alla condivisione, oltre alla figura del direttore generale, dei costi pubblicitari.

L'EBITDA al 31 dicembre 2023 è stato pari ad Euro -908 mila in peggioramento di circa il 26% rispetto ad Euro -723 mila del 31 dicembre 2022.

Lo scorso anno era presente nella voce altri ricavi il credito d'imposta per gli oneri di quotazione, al netto di questa voce non ricorrente, l'EBITDA del 2023 sarebbe stato, seppur negativo, in miglioramento del 13% rispetto all'anno precedente per circa Euro 132 mila.

In aumento gli ammortamenti pari ad Euro 186 mila (a dicembre 2022 erano stati pari ad Euro 148 mila).

Al 31 dicembre 2023 non sono stati effettuati accantonamenti al fondo svalutazione crediti (Euro 141 mila al 31 dicembre 2022).

Nella gestione finanziaria, negativa per Euro duemila e in miglioramento rispetto all'anno precedente, sono presenti gli interessi passivi sul finanziamento bancario rimborsato in data 30 giugno 2023 e gli oneri relativi all'attualizzazione del finanziamento infruttifero dei soci.

Il Risultato Netto al 31 dicembre 2023 è stato pertanto pari ad Euro -1.096 mila, inferiore rispetto ad Euro -1.016 mila (-8%) dello stesso periodo dello scorso anno che comprendeva però, come già citato, ricavi relativi al credito d'imposta per gli oneri di quotazione per Euro 317 mila.
Al netto di questa voce il Risultato Netto 2023 sarebbe stato in miglioramento di Euro 237 mila circa rispetto al periodo comparativo.

STRUTTURA PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Immobilizzazioni Immateriali

Le immobilizzazioni immateriali, al 31 dicembre 2023 pari ad euro 425 mila, si riferiscono prevalentemente agli oneri riferiti alla quotazione di durata pluriennale per complessivi euro 347 mila, già considerato un ammortamento nell'esercizio per euro 144 mila e alla piattaforma web per la gestione delle prenotazioni pari a 77 mila euro (con ammortamento pari a 40 mila euro).

Patrimonio Netto e destinazione del risultato d'esercizio

L'esercizio si è chiuso con una perdita di euro 1.096 migliaia che si propone di coprire tramite parziale utilizzo della riserva da sovrapprezzo azioni.

Al 31 dicembre 2023 il patrimonio netto, comprensivo del risultato netto del periodo, risulta pari ad euro 572 mila (euro 1.668 mila al 31 dicembre 2022).

Indebitamento Finanziario

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 è positivo (liquidità maggiore dei debiti) per euro 317 mila, composto per euro 120 mila da debiti finanziari non correnti al netto di euro 437 mila di liquidità.

Rispetto al 30 giugno 2023 (positiva per euro 361 mila) la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 è in riduzione di soli euro 44 mila a seguito dell'assorbimento della gestione operativa, parzialmente compensata dall'incasso non ricorrente di euro 200 mila di fine 2023 sopra riportato e da una crescita degli incassi rispetto al 1° semestre 2023.

Nei debiti finanziari non correnti è presente il finanziamento infruttifero erogato dai soci, mentre in data 30 giugno 2023 è stata pagata l'ultima rata del finanziamento concesso dal Banco BPM in data 5/6/2020 per un importo di Euro 100.000 e finalizzato al sostegno dell'attività aziendale.L'indebitamento finanziario non include debiti verso fornitori scaduti ammontanti complessivamente a 714 mila euro (di cui 348 mila euro verso parti correlate), dei quali 57 mila euro scaduti oltre i 360 giorni (di cui 45 mila verso parti correlate).

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

In data 25 gennaio 2024 è stato conferito l'incarico di operatore specialista a CFO SIM S.p.A. che subentra a MIT SIM con decorrenza dal 27 gennaio 2024.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel settore di business Luxury Houses il valore del portafoglio in gestione esclusiva è in crescita; si prevede che la crescita possa proseguire nel prossimo esercizio grazie anche alle sinergie con il Gruppo Gabetti che ha previsto importanti investimenti nel settore Top Properties. Il raggiungimento dei volumi rispetto alle attese dipenderà anche, tra l'altro, dalle tempistiche con cui saranno resi disponibili alla commercializzazione alcuni asset importanti.

Il business delle Corporate Houses, partito nel corso del 2022, si prevede avrà un ulteriore sviluppo nel corso del 2024. Vi sono numerose iniziative in corso per implementare il portafoglio delle "building" da porre in locazione con la formula dello "short/medium rent".

Prosegue in modo strutturato la linea di business Interior Design per la quale sono in corso di definizione diverse commesse che si ritiene possano portare effetti positivi già nel 2024.Tali elementi dovrebbero consentire il proseguimento dello sviluppo delle attività e la continuazione del percorso di crescita della società.

Il risultato nel 2024 è previsto in miglioramento e il Management sta lavorando per definire ed implementare tutte le attività di sviluppo nuove e in corso anche intervenendo sul conseguente aggiornamento della struttura dei costi al fine di ridurre la perdita del prossimo esercizio.

GD - www.ftaonline.com

2 ore fa
Svizzera: Kof Economic Barometer in flessione su 101,5 punti

Svizzera in moderato rallentamento. Secondo quanto comunicato dal Kof Swiss Economic Institute, il Kof Economic Barometer, previsione dell'andamento dell'economia elvetica nei prossimi sei mesi, ha infatti segnato per il mese di marzo una flessione su 101,5 punti dai 102,0 punti della lettura finale di febbraio (101,5 punti in gennaio), contro i 102,1 punti del consensus. L'indice si conferma comunque per il terzo mese sopra quota 100 punti dopo una striscia negativa durata nove mesi.

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2 ore fa
Borsa italiana sopra la parità a metà mattinata, FTSE MIB +0,1%

Borsa italiana sopra la parità a metà mattinata, FTSE MIB +0,1%. Più avanti le altre piazze europee: EURO STOXX 50 +0,4%; Londra (FTSE 100) +0,5%; Francoforte (DAX) +0,2%; Parigi (CAC 40) +0,5%; Madrid (IBEX 35) -0,3%.

SF - www.ftaonline.com

2 ore fa
Exprivia: ok del cda all'incorporazione in Abaco3, all'assemblea il voto sul delisting

Exprivia, società quotata al mercato Euronext di Borsa Italiana, comunica che in data 27 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Exprivia in Abaco3 S.p.A.

Il Consiglio di amministrazione di Exprivia ha altresì deliberato la convocazione per il 30 Aprile 2024 dell'Assemblea straordinaria dei soci di Exprivia per l'approvazione del Progetto di Fusione.

Il Progetto di Fusione è stato approvato, altresì, in data odierna dall'Amministratore Unico di Abaco3. Si prevede che la Fusione, se approvata dalle rispettive assemblee dei soci, sia perfezionata nel corso del terzo trimestre del 2024.

Descrizione dell'operazione

La Fusione rientra nella strategia imprenditoriale avviata con la promozione, da parte di Abaco Innovazione, per il tramite di Abaco3, dell'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria, avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Exprivia (l'"Offerta"), volta a conseguire la revoca dalla quotazione su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana, delle azioni di Exprivia (il "Delisting").

Coerentemente con detta finalità, la Fusione era stata inclusa tra i programmi futuri di Abaco3 indicati nel documento di offerta pubblicato in data 15 giugno 2023, nonché tra le strutture alternative per addivenire al Delisting, ove le azioni ordinarie di Exprivia non fossero state revocate dalla quotazione ad esito dell'Offerta.

Il Delisting, infatti, consentirà ad Exprivia di: (i) eliminare i costi derivanti dalla quotazione; (ii) ottenere una maggiore flessibilità gestionale e di governance; e (iii) liberare risorse economiche e finanziarie da dedicare alla valorizzazione delle partecipazioni detenute, nonché ad eventuali ulteriori operazioni straordinarie e/o di riorganizzazione societaria e di business che si ritenessero opportune e/o in linea con gli obiettivi di crescita e sviluppo di Exprivia e Abaco3.

La Fusione verrà deliberata sulla base delle situazioni patrimoniali di riferimento e, in particolare, (i) per Abaco3, del progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 approvato dall'Amministratore Unico di Abaco3 in data 11 marzo 2024, e (ii) per Exprivia, in conformità all'art. 2501-quater, comma 2 del codice civile, del progetto di bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2024.

Detti bilanci saranno messi a disposizione del pubblico nei termini e con le modalità previste ai sensi di legge e di regolamento e sono altresì pubblicate sul sito internet di Exprivia (www.exprivia.it) e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato (www.emarketstorage.it).

Il Consiglio di Amministrazione e l'Amministratore Unico, rispettivamente, di Exprivia e di Abaco3,sono giunti alla determinazione del rapporto di cambio (il "Rapporto di Cambio") a seguito di una ponderata valutazione delle Società Partecipanti alla Fusione e del loro capitale economico, tenendo altresì conto della natura dell'operazione.

Il Rapporto di Cambio è stato determinato nella seguente misura: n. 0,0273060882078 azioni ordinarie di Abaco3 S.p.A., del valore nominale di Euro 1,00 cadauna, per n. 1 azione ordinaria di Exprivia S.p.A. del valore nominale di Euro 0,52 cadauna.

Per mera esigenza di chiarezza,si rappresenta che tale rapporto corrisponde a n. 36,62 azioni ordinarie di Exprivia S.p.A. del valore nominale di Euro 0,52 per ogni n. 1 azione ordinaria di Abaco3 S.p.A. del valore nominale di Euro 1,00.

Per effetto ed in esecuzione della Fusione, Abaco3 procederà ad effettuare, al servizio del concambio, un aumento di capitale sociale per un importo massimo di Euro 814.771,00 mediante emissione di massime n. 814.771 azioni, a servizio del concambio.

In dettaglio, la Fusione sarà attuata mediante:

(i) annullamento senza concambio delle n. 5.719.207 azioni ordinarie Exprivia detenute dalla Exprivia stessa al 31 dicembre 2023 (ovvero del diverso numero di azioni che sarà posseduto alla data di efficacia della Fusione) e delle n. 16.326.329 azioni ordinarie Exprivia detenute dalla Abaco3 (ovvero deldiverso numero di azioni che sarà posseduto alla data di efficacia della Fusione) alla data del progetto di fusione;

(ii) annullamento con concambio (in misura pari al Rapporto di Cambio) delle azioni ordinarie Exprivia in circolazione alla data di efficacia della Fusione, diverse da quelle indicate sub (i).

Tenuto conto del ricorso all'indebitamento finanziario (mediante la sottoscrizione del contratto di finanziamento sottoscritto con primari istituti di credito per finanziare l'Offerta) da parte di Abaco3 per far fronte alle spese ed ai costi connessi all'Offerta, alla Fusionesi applica il disposto dell'art. 2501-bis del codice civile ("Fusione a seguito di acquisizione con indebitamento").

Pertanto: a. ex art. 2501-bis, comma 2 del codice civile, il Progetto di Fusione indica le risorse finanziare previste per il soddisfacimento delle obbligazioni della società risultante dalla Fusione; b. Deloitte & Touche S.p.A., nominato dal Tribunale di Bari quale esperto comune con provvedimento del 7 dicembre 2023, notificato in data 11 dicembre 2023, avrà il compito di attestare, nella propria relazione, la congruità dal Rapporto di Cambio e, ex art. 2501-bis, comma 4, del codice civile, nonché la ragionevolezza delle indicazioni contenute nel Progetto di Fusione circa le risorse finanziarie previste per il soddisfacimento delle obbligazioni della società risultante dallaFusione; c. al progetto di Fusione sarà allegata la relazione di BDOItalia S.p.A.,società direvisione incaricata della revisione legale dei conti di Exprivia e Abaco3.

Exprivia, anche per conto di Abaco3, metterà a disposizione del pubblico, nei modi e nei termini di legge e regolamentari, le rispettive relazioni illustrative alle assemblee straordinarie degli azionisti, le quali, inter alia, illustrano le ragioni alla base della Fusione, gli obiettivi che si intendono raggiungere, le modalità di assegnazione delle azioni della società risultante dalla Fusione e contengono una previsione sulla composizione dell'azionariato rilevante della società risultante dalla Fusione, nonché un piano economico e finanziario indicante la provenienza delle risorse finanziarie previste per il soddisfacimento delle obbligazioni della società risultante dalla Fusione.

Ad esito della Fusione, tenuto conto delle modalità con le quali si intende procedere all'assegnazione delle azioni di Abaco3 agli azionisti di Exprivia sulla base del Rapporto di Cambio, fatti salvi gli effetti derivanti dall'eventuale esercizio del Diritto di Recesso (come infra definito) da parte degli azionisti di Exprivia che non abbiano concorso all'approvazione della Fusione, l'assetto azionario della società risultante dalla Fusione si prevede che sia il seguente:

* Abaco Innovazione S.p.A. deterrà direttamente 685.221 azioni della società risultante dalla Fusione,corrispondenti al 78,33% del capitale sociale; e

* i restanti azionisti deterranno direttamente 189.550 azioni della società risultante dalla Fusione,corrispondenti al restante 21,67% del capitale sociale.

Di conseguenza, la società risultante dalla Fusione continuerà ad essere controllata da Abaco Innovazione S.p.A. Alla luce del fatto che (i) la Fusione fra Exprivia e Abaco3, in ragione del rapporto di controllo, costituisce un'operazione tra parti correlate di maggiore rilevanza ai sensi e per gli effetti del Regolamento OPC e della procedura in materia di operazioni con parti correlate, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Exprivia ai sensi dell'art. 2391-bis del codice civile e del Regolamento OPC, come da ultimo modificata, e che (ii) Exprivia, in quanto società di minori dimensioni, si avvale della facoltà di applicare alle operazioni di maggiore rilevanza la procedura per le operazioni di minore rilevanza, la suddetta Fusione ha coinvolto il Comitato Interno Integrato di Exprivia (facente funzioni del comitato per operazioni con parti correlate) che ha espresso all'unanimità parere favorevole non vincolante sulla sussistenza di un interesse per Exprivia all'esecuzione della Fusione, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale dei termini e delle condizioni del progetto di Fusione.

Detto parere verrà allegato al documento informativo per le operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza, il quale sarà pubblicato nei termini di legge. Si segnala, infine, che la Fusione è da considerarsi significativa ai sensi dell'art. 70 del Regolamento CONSOB 11971/99 ("Regolamento Emittenti"), e dei parametri di significatività previsti per le operazioni di fusione di cui all'Allegato 3B del Regolamento Emittenti, Emittenti in quanto comporta la fusione di un emittente azioni, i.e., Exprivia, in una società non avente azioni ammesse in un mercato regolamentato, i.e., Abaco3.

Di conseguenza, Exprivia è tenuta a redigere un documento informativo, in conformità all'Allegato 3B, schema 1, del Regolamento Emittenti al fine di fornire agli azionisti di Exprivia e al mercato esauriente informativa in merito alla Fusione. Allo stesso modo, poiché la Fusione si qualifica come operazione di maggiore rilevanza secondo i criteri di cui all'Allegato 3 del Regolamento OPC, la Società è tenuta anche alla predisposizione di un documento informativo in materia di operazioni di maggiore rilevanza con Parti Correlate ai sensi dell'art. 5 del Regolamento OPC.

La Società, pertanto, avvalendosi della facoltà prevista dall'art. 7.2.4 della propria Procedura OPC, ha proceduto a redigere un solo documento informativo, sia ai fini dell'all'art. 70 del Regolamento Emittenti che dell'art. 5 del Regolamento OPC e dell'art. 7.2 della Procedura OPC di Exprivia (il "Documento Informativo") che sarà messo a disposizione degli azionisti e del pubblico nei termini e con le modalità previste dalla normativa applicabile.

Qualora le assemblee straordinarie degli azionisti di Exprivia e Abaco3 approvino il Progetto di Fusione, agli azionisti della Società che non abbiano concorso alla deliberazione di approvazione della Fusione spetterebbe il diritto di recesso ai sensi degli artt. 2437, comma 1, lett. g) e 2437-quinquies del codice civile (il "Diritto di Recesso"), derivando dalla delibera di Fusione, inter alia, l'eliminazione del meccanismo del voto di lista di cui all'art. 147-ter TUF, nonché l'esclusione dalla quotazione delle azioni di Exprivia.

Il valore di liquidazione delle azioni ordinarie della Società Incorporanda per le quali sarà esercitato il Diritto di Recesso sarà determinato – ai sensi dell'art. 2437-ter del codice civile –facendo esclusivo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni nei sei mesi che hanno preceduto la pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea di Exprivia chiamata ad approvare la Fusione. Il valore di liquidazione sarà reso noto nei modi e nei termini di legge, al pari dei successivi elementi del procedimento di recesso.

Il Diritto di Recesso, legittimamente esercitato, sarà efficace subordinatamente all'efficacia dell'atto di Fusione. La titolarità delle azioni oggetto del Diritto di Recesso dovrà risultare senza soluzione di continuità dalla data dell'assemblea straordinaria che dovesse approvare la Fusione e sino alla data in cui il Diritto di Recesso venga esercitato.

Ulteriori informazioni rilevanti ai fini dell'esercizio del Diritto di Recesso – la cui efficacia sarà in ogni caso subordinata alla stipula dell'atto di Fusione – saranno pubblicate da Exprivia con le modalità e nei termini previsti dalla legge.

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2 ore fa
Azimut: spin off parziale della Rete di Consulenti Finanziari in Italia

In occasione dell'odierna riunione annuale che vede coinvolti i circa 2000 aderenti al patto di sindacato di Azimut Holding verranno tratteggiate le macro linee guida di un nuovo progetto per la creazione di una nuova fintech bank che andrà sottoposto alle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza una volta completato il disegno dell'operazione. Il progetto deliberato dal CDA di Azimut Holding prevede lo spin off di una parte della Rete italiana di Consulenti Finanziari che confluirà in una nuova banca digitale con l'obiettivo di quotarla entro 6-9 mesi. La nuova realtà, indipendente dal Gruppo Azimut, potrà includere nell'azionariato anche partner bancari/finanziari e avrà all'avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione a cui fanno riferimento circa 1000 Consulenti Finanziari e sarà caratterizzata da un forte orientamento alla crescita. In 5 anni verrà assegnato il 10% del capitale sociale (2% all'anno) della nuova banca ai Consulenti Finanziari già in struttura e a quelli che entreranno nella nuova realtà dal mercato, andando a ricostruire il modello fondato sulla partnership e sulla partecipazione dei Consulenti Finanziari all'azionariato che ha caratterizzato Azimut nei suoi 34 anni di storia. Attraverso la nuova banca digitale si amplia la value proposition per tutti i clienti del Gruppo Azimut in Italia sia lato retail/affluent che lato private. Azimut Holding avrà dalla nuova entità la garanzia per 20 anni dei ricavi prodotti dalle masse esistenti all'atto del conferimento e si avvarrà dei servizi bancari della nuova società. La nuova realtà avrà un imprinting fortemente tecnologico al servizio dei Consulenti Finanziari mettendo a disposizione dei propri clienti una delle più moderne piattaforme digitali, valorizzerà le expertise del management nella gestione di reti di Consulenti Finanziari, della piattaforma di prodotti di public e private market gestiti dal Global Team di Azimut e del modello di Multi Family Office dedicato alla clientela di fascia alta. La nuova società, una volta ottenute le autorizzazioni e avviata l'attività, si pone l'obiettivo di raddoppiare in 5 anni gli utili e le masse gestite/amministrate, in condizioni di mercato normali, in linea con quanto sempre realizzato dal Gruppo Azimut nei precedenti piani industriali. Nei primi 5 anni, la raccolta di risparmio gestito, assicurativo, advisory e amministrata è prevista tra i 16 e i 19 miliardi di euro, la crescita della liquidità e dei conti correnti tra i 7,5 e i 10 miliardi di euro. Entro il 2029, il piano prevede l'inserimento di 500 nuovi professionisti dal mercato, tra Wealth Manager, Private Banker e Consulenti Finanziari anche grazie alla possibilità di poter partecipare al capitale della società. Al fine di supportare e valorizzare l'attività dei Consulenti Finanziari e diversificare le fonti di crescita e di ricavi, la nuova fintech bank avrà una partecipazione nel capitale di Azimut Marketplace, la piattaforma digitale di servizi alle PMI che in poco più di 2 anni ha già raggiunto 11.500 clienti aziende supportandole nella loro crescita. Inoltre, sono in fase di studio due nuove iniziative relative al lancio di una rete distributiva di Consulenti Finanziari in Spagna e una partnership con un importante family office in Italia focalizzato sulla clientela Ultra High Net Worth. Si prevede che il progetto porterà un valore significativo per gli attuali azionisti di Azimut Holding attraverso lo spin-off e la quotazione della nuova banca digitale e ulteriori opportunità di crescita futura. Ulteriori dettagli finanziari saranno condivisi in una fase successiva. Azimut Holding rimane indipendente e quotata in borsa, con Timone Fiduciaria che mantiene il ruolo di azionista di riferimento. Azimut Holding, che continuerà ad operare senza una licenza bancaria, proseguirà la sua strategia di crescita secondo l'attuale modello di business del Gruppo. Ciò include le attività di distribuzione in Italia (con circa 850 Consulenti Finanziari), l'intera piattaforma globale di asset management (mercati pubblici e privati), la partnership con UniCredit, tutto il perimetro internazionale e tutte le altre attività di Fintech e Corporate Investment Banking. Azimut Holding presenterà nei prossimi mesi il nuovo piano strategico 2025-2029 che rimarrà ispirato alla crescita dei ricavi, efficienza operativa ed ulteriore creazione di valore per gli azionisti. Il Gruppo evolverà il suo modello di business tradizionale in una piattaforma di investment solutions di nuova generazione – centrata su competenze globali di asset management e servizi di consulenza finanziaria evoluta. Sarà caratterizzata da una attivazione ed accelerazione tecnologica con una offerta costruita per i segmenti Personal Solutions, Global Wealth, Corporate e Institutional & Wholesale con una nuova organizzazione commerciale in Italia e nel mondo. Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo Azimut, dichiara "In occasione dei 20 anni dalla quotazione di Azimut Holding siamo onorati di occupare il terzo posto come creazione di valore tra tutti i titoli dell'indice FTSE MIB. Un azionista che avesse investito all'atto della quotazione nella nostra società avrebbe visto il suo investimento moltiplicarsi per circa 15 volte. I Consulenti Finanziari che avevano oltre 100.000 euro investiti in azioni alla quotazione, oggi hanno circa 1,5 milioni di euro. La cessione al mercato di una parte della rete di CF in Italia tramite spin off in una Fintech Bank, consentirà agli azionisti di Azimut Holding di accrescere il valore delle proprie azioni grazie alla generazione di utili legati al margine di interesse ad oggi non ricompresi nel perimetro della società. Auguro alla nuova Banca di cui oggi abbiamo tratteggiato la nascita e a tutti i suoi azionisti almeno un analogo successo. Continuerò insieme ai colleghi di Azimut Holding a lavorare per migliorare i pur lusinghieri risultati ottenuti fino ad oggi per i clienti (circa 1% annuo in più della media di mercato da circa 30 anni) e per gli azionisti (100 euro investiti alla quotazione hanno generato circa 70 euro all'anno per 20 anni - totale 1500 euro - tra dividendi pagati e crescita del valore dell'azione)." Paolo Martini, Amministratore Delegato di Azimut Holding, commenta "Negli ultimi 10 anni le reti di Consulenti Finanziari hanno visto triplicare la quota di mercato oggi vicina al 18%. Come industria abbiamo ancora un grande spazio di crescita e con la nuova banca digitale al servizio di clienti e consulenti vogliamo cogliere appieno questo trend con l'obiettivo di diventare tra i leader di mercato in Italia. Una volta completato il disegno strategico con la scelta dei partner finanziari/bancari e successivamente all'ottenimento delle autorizzazioni dalle competenti autorità di vigilanza, uniremo l'esperienza di 34 anni di successi di Azimut con i servizi e i prodotti per la clientela retail e private di una Fintech Bank. La nuova iniziativa sarà fortemente orientata alla crescita con l'obiettivo di raddoppiare in 5 anni, in condizioni di mercato normali, masse e utili e inserire 500 tra consulenti e private banker. I Consulenti Finanziari del Gruppo che parteciperanno alla nuova iniziativa e quelli che ci raggiungeranno dal mercato avranno la possibilità di partecipare al capitale grazie all'assegnazione del 2% all'anno di azioni (10% in 5 anni). Questa iniziativa, unica nel suo genere sul mercato, valorizza il principio di partnership e promuove un allineamento degli obiettivi a lungo termine tra azienda, consulenti e i clienti, rafforzando così le fondamenta per una crescita condivisa e sostenibile."

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