Banco BPM su nuovi massimi, rumors su altolà europeo sul golden power
pubblicato:Stellantis in verde, Equita riduce il prezzo obiettivo, ma è molto superiore ai corsi

Bel rialzo nella seduta di ieri per Banco BPM che ha toccato nuovi massimi da inizio anno a 10,635 euro.
Tiene banco l'ipotesi del prossimo arrivo, forse già oggi 9 luglio 2025, di una lettera dalla Commissione Europea che potrebbe criticare l'impiego del golden power da parte del governo nel caso dell'offerta di Unicredit sul Banco BPM.
I regolatori Ue si accingerebbero a criticare l'uso stringente della norma a tutela degli interessi nazionali in un progetto di fusione tra due banche italiane. Secondo un breve calcolo, però, il parere del governo, dovuto entro due mesi da eventuali contestazioni, rischierebbe di arrivare sul tavolo di Bruxelles dopo il termine dell'offerta recentemente riavviata dopo una sospensione.
Unicredit offre 0,166 azioni proprie per ogni titolo del Banco BPM apportato all'offerta: si tratta di una proposta che ai corsi attuali mantiene comunque uno sconto del 7,5% circa sui corsi di Borsa e non risulta dunque conveniente.
In un recente supplemento al documento di offerta di Unicredit, la banca ha dichiarato di non avere ancora preso una decisione sulla prosecuzione del progetto alla luce dei vincoli del golden power. Andrea Orcel, ad di Unicredit, nelle scorse settimane aveva ridotto al 20% la probabilità di esito positivo dell'offerta sul Banco BPM.
Banco BPM, una chiusura di ottava sopra € 10,6 invierebbe un segnale rialzista
Graficamente il titolo Banco BPM viene da una prolungata fase laterale compressa tra 9,60 e 10,50 euro circa. Se i prezzi riuscissero a chiudere l'ottava al di sopra di quota 10,60 invierebbero un segnale di cambiamento rispetto al recente passato, preludio al probabile ritorno sui picchi del 2014 e del 2015 praticamente allineati in area 12,20.
Target intermedio lungo tale cammino a 11,50 euro. Il mancato superamento di quota 10,60 invece farebbe scattare un primo campanello di allarme sul titolo che potrebbe preludere al ritorno sulla base del citato range a 9,60 euro. Sotto tale livello segnali di cedimento più vistosi con target successivo a 9,00 e più in basso a 8,65 circa.
Stellantis, Equita abbassa il target a € 10,5, ma il titolo è fermo a 8,64
Ottima seduta ieri per Stellantis. Il titolo ha guadagnato il 2,99% a 8,645 euro. I prezzi hanno oscillato tra 8,355 e 8,704 euro.
Equita Sim ha confermato la raccomandazione “Hold” su Stellantis, ma ha ridotto il target price di circa il 5%, portandolo a €10,50 dai precedenti €11 (–5%).
La revisione al ribasso riflette alcune criticità emerse: le previsioni su vendite e volumi in Nord America appaiono meno favorevoli, penalizzate da effetti combinati di dazi di importazione, pressione sui prezzi e debolezza del dollaro americano.
La call con gli analisti ha evidenziato elementi di rischio sulla capacità di generare flussi di cassa (EBIT adj e Free Cash Flow), in parte già parzialmente anticipati nelle guidance ufficiali.
Stellantis, serve un ulteriore allungo oltre gli € 8,85
Il titolo Stellantis con il rialzo di ieri si è allontanato dal supporto critico di area 8,25 euro ma non è riuscito per adesso a mettere alla prova la resistenza altrettanto significativa di area 8,85 euro, dove transita la media mobile esponenziale a 50 giorni.
In caso di rottura di area 8,85 le possibilità di rialzo aumenterebbero in modo deciso, con target fino a 9,84 euro (massimo di metà maggio) e resistenza intermedia a 9,20 euro.
Sotto 8,25 rischio di discese a testare il minimo della candela "hammer" (particolarmente significativa come supporto) del 23 giugno a 7,71 euro. Supporto successivo il minimo di un'altra candela "hammer", quella del 22 aprile a 7,27 euro.