Unicredit punta decisa su Commerzbank

di Simone Ferradini pubblicato:
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Orcel esercita i derivati e si appresta a diventare primo azionista ma per l'assalto finale dovrà attendere

Unicredit punta decisa su Commerzbank

La campagna di espansione mediante acquisizioni lanciata dall'a.d. di Unicredit, Andrea Orcel, riprende quota dopo un periodo in cui le forze che si oppongono alle mire del manager romano sembravano aver preso il sopravvento, aprendo le porte all'ipotesi di abbandono dei dossier Banco BPM e Commerzbank.

Nelle ultime ore però si sono diffuse indiscrezioni secondo cui la Commissione Europea potrebbe inviare una missiva al governo italiano contenente critiche alle modalità di utilizzo del golden power in merito all'offerta di Unicredit su BPM. Ricordiamo che Palazzo Chigi a posto paletti molto stringenti all'OPS di Orcel.

Le ambizioni di Unicredit su Commerzbank avevano invece trovato il muro opposto da Berlino: la politica tedesca ha da subito considerato ostile la mossa dello scorso settembre con cui la banca italiana aveva acquisito il 9% di quella tedesca, operazione cui era seguita la sottoscrizione di derivati su un ulteriore 20% circa.

Unicredit sarà primo azionista di Commerzbank

Ma nella serata di ieri a sorpresa Unicredit ha comunicato "di aver convertito in azioni circa il 10% della sua posizione sintetica in Commerzbank, portando la propria quota in azioni e i relativi diritti di voto effettivi a circa il 20%". Orcel sembra intenzionato a tirare dritto dato che il comunicato prosegue affermando che l'intenzione è quella di "convertire in azioni la restante posizione sintetica di circa il 9% a tempo debito, raggiungendo circa il 29% dei diritti di voto", diventando il maggiore azionista di Commerzbank. Unicredit ricorda che ha incassato tutte le autorizzazioni (BCE, Fed, e antitrust tedesco), "a riprova dell'adeguatezza delle proprie azioni e dell'approccio adottato".

Secondo gli analisti per l'offerta totale c'è tempo

JP Morgan, che ha incrementa il prezzo obiettivo di Unicredit da 68 a 70 euro in scia al miglioramento del 6% delle stime di utile per azione 2026-2027, non ritiene che Orcel lancerà un'offerta totale nel breve-medio termine alla luce per prezzo elevato raggiunto da Commerzbank e dall'impegno richiesto dal dossier BPM. Anche per Equita una rottura definitiva degli indugi non è prevedibile a breve: intanto però Unicredit si sta creando una posizione negoziale di forza alla luce dei segnali favorevoli al consolidamento del settore bancario in Europa provenienti da Bruxelles.