Goldman Sachs, buone nuove in arrivo da Wall Street

di Simone Ferradini pubblicato:
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La prestigiosa investment bank rivede al rialzo le stime sull'S&P 500

Goldman Sachs, buone nuove in arrivo da Wall Street

L'incognita dazi incombe sugli USA e sull'economia globale ma Goldman Sachs vede ora l'orizzonte meno grigio. In una nota pubblicata ieri sera gli analisti della banca americana hanno rivisto al rialzo le stime sui rendimenti dell'S&P 500, l'indice più rappresentativo di Wall Street.

Ora l'attesa è per un +3% a tre mesi, +6% da qui a fine dicembre e +11% nei prossimi 12 mesi, con livello dell'indice pronosticato rispettivamente a 6400, 6600 (contro i 6100 della previsione precedente) e 6900 punti. Ieri l'S&P 500 ha chiuso a 6229,98 punti, poco sotto il record storico a 6284,65 toccato giovedì scorso alla vigilia dello stop per l'Independence Day.

Effetto dazi per ora sotto controllo

Gli analisti sottolineano che fin qui gli effetti delle tariffe sui prezzi al consumo sono stati digeriti con maggiore disinvoltura di quanto atteso. L'evoluzione di questa variabile è difficilmente prevedibile: probabilmente ci sarà un allineamento graduale ai costi di produzione ma nel breve le imprese dovrebbero riuscire a gestire la situazione sfruttando il magazzino. L'inflazione sembra sotto controllo - gli ultimi dati lo dimostrano - e l'occupazione è solida. La tavola è quindi apparecchiata per la ripresa dell'allentamento monetario da parte della Fed.

La Fed si arrenderà a Trump e abbasserà i tassi

Ed è proprio questo l'ultimo elemento su cui si basa la revisione al rialzo delle previsioni sull'S&P 500 di Goldman Sachs: tagli dei tassi prima di quanto atteso è più consistenti, uniti a rendimenti a lungo termine su livelli più bassi delle stime precedenti. Tutto ciò dovrebbe mettere gli investitori in condizione di guardare oltre le incertezze attuali e spingere le quotazioni delle società dell'indice verso l'alto: il rapporto P/E (prezzo utili attesi) è ora stimato a 22 contro i 20,4 precedenti, con crescita prevista per l'utile per azione stabile a +7% sia per quest'anno che per il prossimo.