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Bonus casa, scopri come ottenere lo sconto in fattura!

di FTA Online Newspubblicato:

I Bonus Casa e i Bonus Edilizi stabiliti dalla normativa, prevedono una percentuale di detrazione fiscale, che però può essere trasformata, dal beneficiario, in sconto in fattura o cessione del credito d'imposta. In questo articolo parleremo principalmente dell'opzione sconto in fattura.

Bonus casa, scopri come ottenere lo sconto in fattura!
Bonus casa, scopri come ottenere lo sconto in fattura!
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Grazie al decreto rilancio del 2020, le agevolazioni per la casa, i cosiddetti bonus casa, sono state introdotte le possibilità di cedere le detrazioni come cessione del credito d'imposta oppure ottenere direttamente uno sconto in fattura, se l'impresa edilizia lo accetta.

La possibilità di cedere il credito di imposta dopo essere stata illimitata per quasi due anni, per poi essere ridotta drasticamente ad una volta, ora è stata riportata a massimo tre volte, grazie alla Legge di Bilancio 2022. Ma cosa accade se si sceglie lo sconto in fattura? Succede che successivamente allo sconto in fattura, potranno esserci esclusivamente altre due ultime cessioni del credito d'imposta.

Quando può essere richiesto lo sconto in fattura?

Lo sconto in fattura può essere richiesto sia per le agevolazioni riguardanti la ristrutturazione edilizia (così detto Bonus casa), sia per l’ecobonus, il sismabonus, ma anche per il Superbonus 110%.

Dopo aver richiesto uno sconto in fattura al fornitore, l'impresa potrà cedere il credito a banche o istituti finanziari e questi ultimi potranno cedere il credito d'imposta per un'ultima volta.

Bonus Casa e sconto in fattura: la Legge di Bilancio 2022 lo ha prorogato

La legge di bilancio 2022, dunque, come abbiamo accennato prima, ha prorogato il termine entro cui poter richiedere lo sconto in fattura successivamente ad un bonus edilizio, ovvero per tutti i bonus legati alla casa. Questa possibilità è stata prorogata fino a fine 2024.

Ricordiamo che per usare lo sconto in fattura o la cessione del credito, ottenuti grazie ai bonus casa, occorre prima ottenere il visto di conformità e l'asseverazione tecnica. Inoltre, per ridurre le truffe allo Stato, tra sconto in fattura e cessione del credito, i passaggi non possono essere superiori a tre. Per gli interventi che invece producono spese non superiore a dieci mila euro, escluso il bonus facciate, questi documenti non sono richiesti, come non sono richiesti nemmeno per i lavori di “edilizia libera”.

A partire dal 1° maggio l’Agenzia delle entrate assegna un codice univoco ad ogni credito, in modo da tenere tracciati i vari passaggi ed evitare le frodi.

Bonus casa, cosa scegliere: sconto in fattura o cessione del credito?

Quando sei beneficiario di un bonus casa, la legge ti dà la possibilità di scegliere se utilizzare la detrazione fiscale, ottenere uno sconto in fattura oppure scegliere la cessione del credito d'imposta.

Se, per esempio, ristrutturi la casa con un bonus che ti dà diritto al 50% di detrazione, puoi richiedere lo sconto in fattura. Quindi se le spese equivalgono a 10 mila euro, pagherai solo 5 mila euro all'impresa che ha fatto i lavori. Il fornitore stesso potrà poi cedere il credito ad un intermediario bancario o finanziario e chi riceve il credito potrà cederlo per un'ultima volta oppure utilizzarlo come detrazione fiscale.

Sconto in fattura nel caso di lavori condominiali

Nel caso in cui si tratti di lavori di ristrutturazioni condominiali con bonus, la scelta non deve essere necessariamente uguale per tutti i condomini. Ogni condomino può decidere per sé o la cessione del credito o lo sconto in fattura. Prima di fare la tua scelta, ricorda che cessione e sconto in fattura non sono mai a costo zero, bisognerà sempre versare una commissione.

Il fatto di aver limitato le cessioni del credito a tre volte, non ha alcun effetto sui beneficiari del bonus casa, i quali potranno comunque scegliere tra detrazione fiscale, sconto in fattura e cessione del credito. Il cambiamento avviene per le imprese, le quali potranno ri-cedere il credito a istituti di crediti o finanziari, escludendo la possibilità che possano passarseli tra imprese stesse. Ecco perché le frodi, in questo modo, vengono di molto limitate. Anche grazie al codice univoco che verrà rilasciato a partire da maggio da parte dell'Agenzia delle Entrate, si potrà controllare molto più agevolmente ogni passaggio e cessione dei crediti.

Bonus casa: in che modo pratico si può usufruire dello sconto in fattura

Il beneficiario di un bonus casa/edilizio, può scegliere di utilizzare la detrazione a cui ha diritto sotto forma di sconto in fattura. L'impresa effettuerà lo sconto, dopo di che recupererà la somma scontata, cedendo il credito d'imposta a istituti di credito o intermediari finanziari.

Tramite lo sconto in fattura, l'impresa che fa i lavori, anticiperà al beneficiario la somma pari alla detrazione. L'azienda, dopo di che, potrà cedere o meno il credito a banche, o intermediari finanzari.

L'opzione dello sconto in fattura può essere richiesto anche da coloro che non presentano la dichiarazione dei redditi perché incapienti. Il beneficiario del bonus può anche decidere di richiedere uno sconto parziale all'impresa, e il resto decidere di utilizzarlo come detrazione fiscale.

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