Borsa Italiana in rialzo, brillano banche e utility dopo la Bce

di FTA Online News pubblicato:
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Seduta in netto recupero per l'azionario italiano ed europeo dopo la decisione della Bce di alzare di un quarto di punto percentuale, al 4,25% il tasso delle operazioni di rifinanziamento principali (e dello stesso ammontare gli altri due tassi). I mercati hanno probabilmente accolto con favore le indicazioni sulla possibilità che questo sia il tasso terminale.

Il Ftse Mib segna +1,37%, il Ftse Italia All Share +1,26%, il Ftse Italia Mid Cap 0,12%, il Ftse Italia Star +0,7%.

In parallelo il recupero dei maggiori listini europei nel pomeriggio: Euro Stoxx 50 +1,36%, Dax +0,97%, Cac 40 +1,19%, Ibex 35 +1,39%

Positivi anche i listini statunitensi in queste ore: S&P 500 +0,62%, Nasdaq +0,71% e Dow Jones +0,63%

Accelera al ribasso l'euro: EUR/USD quota a circa 1,0669 (-0,57%) e la moneta unica perde anche lo 0,78% sullo yen.

Forti vendite sul sovereign UE: il rendimento del BTP decennale cede ben 8 punti base al 4,34% e lo spread flette a 175 punti base in quanto il rendimento del Bund tedesco segna un ribasso di 5 punti base al 2,59 per cento.

Nel pomeriggio segnali misti dagli Usa: richieste di sussidi in crescita settimanale, ma sotto le attese. Le vendite al dettaglio statunitense crescono più delle attese ad agosto (+0,6% m/m), ma flettono sul dato di un anno prima (+2,47% contro il +2,64% precedente peraltro fortemente rivisto al ribasso).

A Piazza Affari gli acquisti sono diffusi: il Ftse Italia Banche segna un +1,32% Mps (+2,9%), Unicredit (+2,38%).

Regina della seduta è però Enel, che guadagna il 3,2% Tutto il comparto utility sembra avvantaggiarsi del calo dei rendimenti, probabilmente dettato dalla prospettiva di una stabilizzazione dei tassi per i prossimi mesi. Il Ftse Italia Utenze guadagna il 2,75% Brillano anche A2A (+3,04%) ed Hera (+2,37%).

Sui mercati internazionali si nota un balzo delle quotazioni del greggio con un +1,78% del Brent a 93,52 dollari al barile. A influire sulle quotazioni contribuirebbero ancora restrizioni prospettiche sul fronte dell'offerta con un impatto delle strette produttive di Arabia Saudita e Russia previsto per il quarto trimestre.
A Milano ne approfittano Eni (+1,64%) e Tenaris (+2,56%).

In controtendenza e pesante calo invece Telecom Italia (-1,02%). Secondo la Repubblica la scadenza del 30 settembre entro la quale KKR dovrà presentare l'offerta vincolante per la rete cui partecipa anche CDP con circa 2,5 miliardi di euro difficilmente sarà rispettata. Si cerca già un nuovo ad per la Netco e il socio di TIM Vivendi (23,75%) resta contrario, anche se sarà l'assemblea complessivamente a decidere. Il Sole 24 Ore rende conto di un via libera del cda di Open Fiber (il business della rete di CDP) a un'intesa con TIM sulle aree grigie (condivisione delle infrastrutture), si tratta delle aree semiconcorrenziali da un punto di vista del ripagamento degli investimenti nella cablatura. Il Sole 24 Ore ricorda che a luglio Infratel (che contrasta con appalti pubblici il digital divide) ha sanzionato con 47 milioni di euro Open Fiber e con 34,6 milioni di euro Tim proprio per i ritardi nel Piano Italia 1 Giga con fondi PNRR.

In calo anche Stellantis (-1,09%): crescono le probabilità di uno storico sciopero generale dell'auto USA indetto dalla sigla UAW: coinvolgerebbe Chrysler, GM e Ford e potrebbe durare anche due mesi. Stanotte la scadenza per il raggiungimento di un accordo posta dai sindacati USA.

GD - www.ftaonline.com