Buzzi, il declassamento di Kepler pesa
pubblicato:Sesa, crollo dopo i conti: utile netto -9,9%

Negativa Buzzi a fine seduta giovedì: il titolo ha ceduto il 3,67% a 46,24 euro dopo avere oscillato tra 45,84 e 47,72 euro.
Mediobanca Research mantiene il rating neutral, evidenziando un calo dei volumi in Brasile (-1,7% a/a a giugno rispetto al +6,5% di maggio). In attesa dei conti semestrali (5 agosto), prevede una crescita dell’EBITDA a cifra singola, sostenuta dal perimetro consolidato. Tuttavia, il business “legacy” risente in modo negativo del mercato USA.
Kepler Cheuvreux declassa il titolo da “buy” a ”hold”, segnalando una compressione del margine di 220 punti base nel primo semestre, soprattutto negli Stati Uniti e in Germania. Barclays conferma il rating overweight con target a €57, sottolineando la valutazione molto scontata e l’esposizione alla ripresa dell’Europa centrale.
Equita Sim prospetta un Q2 con fatturato intorno a €1.187 milioni (+2% YoY, +5% nel 1H) e un EBITDA ricorrente di circa €530 milioni, in contrazione del 3% YoY (-20 bp di margine). Si prevede un utile netto di €389 milioni (-8%), mentre il debito aumenta a €825 milioni. Equita ha tagliato l’EBITDA 2025E del 3% (Nuovo stima: €1.240 milioni, -2,5% su base annuale), pur confermando piste 2026-27E. Nonostante la debolezza a breve termine—attraverso una guidance conservativa flat o -5%—restano convinzioni positive sull'equity story di Buzzi legata a infrastrutture, con una ripresa del mercato USA attesa per il 2026 e un forte posizionamento in Germania.
Azioni fortemente a sconto rispetto ai peer europei (~30%) e solida posizione di cassa (> €1 mld netti nel 2025), con potenziale buyback da €400 milioni (4% del capitale). I principali broker mantengono posizioni neutrali / cautious, riconoscendo la necessità di consolidare i numeri del secondo trimestre.
Permangono preoccupazioni sui mercati USA e Germania, ma la posizione strategica di Buzzi in paesi europei in ripresa, il potenziale operativo e una solida posizione finanziaria mantengono viva la fiducia nel medio-lungo termine. Le valutazioni scontate rispetto alla concorrenza rappresentano un’interessante area di interesse per investitori pazienti.
Buzzi, media esponenziale a 100 sedute sotto attacco
Il titolo ha testato ieri la media mobile esponenziale a 100 giorni e la trend line rialzista disegnata dal minimo di aprile, entrambi in transito in area 45,80/85. Fino a che questa coppia di supporti, rilevante anche per lo scenario di medio periodo, tiene, le attese sono in favore della ripresa del rialzo. Conferme in questo senso oltre area 48 euro con target a 50 e successivamente sul massimo del 15 luglio a 51,95. Solo oltre questa soglia sarebbe possibile affidare una valutazione positiva alle prospettive di medio periodo con obiettivi a 55 euro almeno. Sotto 45,80 rischio di cali anche estesi. Alla violazione di area 43,50 probabile la ricopertura del gap del 10 aprile con base a 41,54 euro.
Sesa, crollo del titolo dopo i conti: utile netto adj. -9,9%
Seduta shock ieri per Sesa: le azioni del gruppo empolese lasciano sul terreno quasi il 15% a 69,75 euro crollando sui minimi da fine aprile. Le vendite sono scattate dopo la pubblicazione dei risultati dell'esercizio 2024-2025 chiuso al 30 aprile scorso. I ricavi salgono del 4,6% a 3,36 miliardi di euro, EBITDA margin a 7,2%, utile netto adjusted a 95,8 milioni -9,9%. Approvato il piano 2026-2027: obiettivo ricavi 2026 e 2027 +5,0/7,5%, EBITDA margin 7,2% nel 2026 e 7,5% nel 2027.
Nella conferenza stampa di presentazione del bilancio e del piano l'a.d. Fabbroni ha detto che l'attività M&A proseguirà ma probabilmente a ritmo inferiore che in passato. Il manager ha specificato che la divisione Software & System Integration ha evidenziato risultati inferiori alle attese.
Buone performance invece nel Green e nel Business Services, andamemto misto per la divisione IT.
Sesa, permane un trend ribassista dal 2021
L'analisi del grafico di Sesa mette in evidenza la tendenza ribassista in essere dai record del 2021 e il rimbalzo originato dal minimo dall'estate 2020 a 55,20 euro toccato a inizio aprile. Il recupero sembrava poter avere un grande potenziale, alla luce del doppio minimo formatosi tra gennaio e apriule e completato a fine maggio.
La debolezza delle ultime sedute e soprattutto l'affondo di ieri hanno probabilmente compromesso le possibilità di estensione del rally. Le quotazioni sono infatti scese ben al di sotto dei supporti di area 77 e sono esposti al rischio di ritorno sui 55,20: conferme in tal senso con la violazione di 66,40. Una stabilizzazione sopra 77 creerebbe invece le premesse per un riavvicinamento al picco di inizio mese a 88,75, ostacolo oltre il quale assistere alla riattivazione della tendenza ascendente verso 93,50-94,00 in prima battuta, con obiettivo successivo sui massimi di giugno-luglio 2024 a 120 circa.