Cnh Industrial in affanno. MFE alla riscossa
pubblicato:Cnh Industrial cerca di frenare la forte ondata di vendite delle ultime settimane tra le cui cause annoveriamo anche la decisione del management di abbandonare la borsa di Milano, mentre MFE rimbalza e prepara il terreno per un uleriore recupero nel breve.

Cnh Industrial tra delisting e scenari di mercato incerti
Seduta complicata quella di ieri per Cnh Industrial, scesa nell'intraday fino a 8,75 euro prima di reagire e risalire in chiusura a 9,202 euro, praticamente sui livelli del giorno precedente.
Il titolo ha sofferto per le indicazioni negative di Deere & Co, competitor statunitense che ieri ha chiuso in calo del 4,7% dopo che nel premarket aveva fatto segnare perdite attorno ai 7 punti percentuali. Deere ha comunicato che per il 2024 l'utile netto del gruppo è previsto tra 7,75 e 8,25 miliardi di dollari, inferiore ai 9,33 miliardi del consensus LSEG.
Ricordiamo inoltre come solo qualche settimana fa il management di Cnh Industrial abbia deciso di abbassare la guidance sui ricavi del 2023 e il delisting dalla borsa di Milano (previsto ad inizio 2024), deliberando anche un buyback per una cifra massima di 1 miliardo di dollari, decisioni che avevano contribuito al forte ribasso del titolo nella seduta del 7 novembre, quando i prezzi si sono mossi in un ampio range compreso tra 11,00 e 9,022 euro.
CNH Industrial, quotazioni su supporto critico
La parte inferiore di tale intervallo, ovvero area 9,00, ha acquisito una particolare valenza grafica, poichè crocevia di molteplici supporti, a partire dal 61,8% di ritracciamento del rialzo dai minimi del 2020, per proseguire con la base del canale che scende dai top di febbraio nonchè ai citati bottom del 7 novembre. E non è dunque un caso che ieri i prezzi siano sconfinati sotto quota 9,00 per poi risalire velocemente oltre tale riferimento, la cui violazione potrebbe sancire una sorta di resa, nel breve, da parte del titolo, che rischierebbe seriamente di scivolare in direzione di area 7,30/7,50.
Reazioni dai livelli attuali dovrebbero invece spingersi fin sopra 9,70 almeno per acquisire spessore tecnico e prospettare un rimbalzo più esteso in direzione di area 10,50, prima resistenza rilevante nello scenario di medio lungo periodo.
MFE-B in bella evidenza, trimestrale positiva
Ottima performance per i titoli MFE-MEDIAFOREUROPE (la ex Mediaset) dopo la pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2023. I ricavi netti scendono a 1.862,2 milioni di euro dai 1.900,1 milioni dello stesso periodo del 2022, in linea con le attese. I ricavi pubblicitari lordi sono in leggero calo a 1.824,8 milioni da 1.846,2 milioni.
Il risultato operativo (EBIT) sale a 98,3 milioni da 97,6 milioni, mentre il risultato netto è positivo per 71,0 milioni contro i 78,5 milioni di un anno fa: entrambi sono superiori al consensus. L’indebitamento finanziario netto consolidato sale leggermente a 877,5 milioni di euro dagli 873,3 a fine 2022. Guidance 2023 confermata.
MFE-B, testa e spalle rialzista in formazione
Il titolo MFE-B fa registrare oggi un progresso superiore ai 6 punti percentuali, rialzo che va a rafforzare il rimbalzo partito dal minimo del 27 ottobre a 2,3915 euro e sembra confermare il testa e spalle rialzista in formazione dal 23 ottobre, figura che verrebbe completata con una chiusura di seduta superiore a 2,96 (attualmente il titolo quota 3,055 circa). In tal caso le quotazioni potrebbero estendere il recupero in direzione di 3,25-3,30 almeno e quindi verso il target ideale del testa e spalle poco sopra i 3,50 euro.
A quel punto il titolo si troverebbe non molto distante dai massimi allineati di giugno e luglio a 3,80 circa, resistenze determinanti nel medio termine: oltre le stesse spazi di ascesa fin sui 4,40 almeno. Discese sotto 2,73 creerebbero invece le premesse per il ritorno sui 2,3915: conferme in tal senso alla violazione di area 2,62.