Cnh Industrial e Brembo, nuova ondata di vendite, ecco il perchè

di Alessandro Chini pubblicato:
3 min

Forte ribasso ieri per Cnh Industrial dopo la presentazione della trimestrale e la decisione del management di abbassare la guidance 2023 sui ricavi. Pesano anche le decisioni sul delisting da Piazza Affari ed il buyback per sostenere l'andamento del titolo. Vendite anche su Brembo dopo analoga decisione di abbassare la guidance 2023.

Cnh Industrial e Brembo, nuova ondata di vendite, ecco il perchè

Cnh Industrial in calo dopo i dati del terzo trimestre

Tonfo per Cnh Industrial che ieri ha fatto segnare a Milano un ribasso del 7,46% dopo aver pubblicato i dati relativi al terzo trimestre 2023. I ricavi e l'utile sono cresciuti del 2%, ma l'Ebit Adjusted delle attività industriali del gruppo ha subito una flessione del 13% ed il free cash flow è risultato negativo per 127 milioni di dollari.

Dati che hanno indotto la governance ad abbassare la guidance sui ricavi 2023 al range compreso tra +3 e +6%.

Cnh Industrial: via libera a delisting e buyback

Il cda di Cnh Industrial ha inoltre deciso il delisting dal mercato Euronext Milan, ovvero dalla borsa italiana, operazione che dovrebbe essere portata a termine ad inizio 2024. Le azioni resteranno quotate solo al NYSE statunitense.

Da segnalare infine l'approvazione, sempre da parte del cda, di una operazione di buyback fino ad un massimo di 1 miliardo di dollari a partire da oggi 8 novembre. Obiettivo di tale operazione è quello di stabilizzare il mercato dalla possibile volatilità che potrebbe essere prodotta dal delisting.

Cnh Industrial e Brembo, nuova ondata di vendite, ecco il perchè

Con il ribasso di ieri il titolo è sceso a ritracciare in area 9,00 il 61,8% del rialzo partito dai minimi del 2020. La reazione che nel finale di seduta ha ricondotto i prezzi fino a 9,80 euro ha contribuito a smorzare le tensioni, ma i corsi dovranno riportarsi fin sopra 11,00 euro per poter ambire ad un rimbalzo più duraturo verso area 11,90/12,00 euro. Diversamente resterà alto il rischio di nuovi cali che sotto quota 9,00 accelerino in direzione degli obiettivi a 7,70 e 6,80 euro circa.

Brembo peggiora la guidance sui ricavi 2023

Seduta in netto calo ieri anche per Brembo che ha chiuso il terzo trimestre con ricavi a 969,1 milioni di euro da 981,8 nello stesso periodo del 2022, EBITDA a 156,1 milioni da 177,0 milioni, utile netto a 63,3 milioni da 85,9. Il gruppo ha peggiorato la guidance sui ricavi 2023 da una crescita del 10% circa indicata a fine luglio in occasione della diffusione dei risultati semestrali a "mid-high single digit", ovvero tra +5 a +9 per cento.

L'analisi del grafico di Brembo mette in evidenza il movimento ribassista partito a metà giugno culminato, almeno per il momento, con il minimo del 30 ottobre a 9,96 euro, valore più basso da ottobre 2022. L'affondo di ieri si è spinto fin sui 9,97, a un passo dal supporto, ma il titolo è riuscito a rimbalzare.

Nondimeno la situazione di brevissimo resta precaria: una chiusura di seduta inferiore a 9,96 decreterebbe la riattivazione della flessione verso 9,48 almeno, ma con la prospettiva di assistere al ritorno sugli 8,01 del settembre '22. Le quotazioni non sono però molto distanti dal recente massimo a 10,80 euro: sopra questo ostacolo Brembo potrebbe allungare verso 11,06 e 11,50 e gettare le basi per un recupero duraturo (obiettivi successivi a 12,00 e 12,50).

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