Difesa: Paesi UE pronti ad aumentare gli investimenti

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

Nel prossimo vertice NATO si parlerà dell'incremento delle spese militari, focus sulla minaccia Russia

Difesa: Paesi UE pronti ad aumentare gli investimenti

Nuova spinta rialzista ieri per i titoli europei del settore difesa: a Milano Leonardo ha guadagnato il 2,18% mentre Fincantieri ha fatto segnare +5,36%. Leonardo ha beneficiato anche di quanto riferito dal Sole 24 Ore in merito alla firma la prossima settimana di un contratto da 240 milioni di dollari con il ministero della Difesa dell'Indonesia per sei elicotteri AW189.

Fincantieri negli ultimi giorni ha consegnato tre nuove navi e a fine maggio ha siglato un Memorandum d’Intesa strategico con Qatar Navigation Milaha per una possibile cooperazione in settori come i servizi marittimi, la gestione di progetti e l’integrazione tecnologica.

Lo scatto di ieri è arrivato in scia a quanto riferito dai giornali su vertice NATO in programma tra due settimane: sul tavolo ci sarà l'incremento delle spese militari dei Paesi europei al 3,5% del PIL nell'arco di 7 anni, pari a ben 160 miliardi all'anno in più rispetto ai livelli 2024. Ricordiamo che Trump aveva chiesto di arrivare molto oltre, al 5%. Il Messaggero scrive che l'Italia punta a una dilazione della tempistica a 10 anni e l'inclusione di altre voci come protezione civile e politiche migratorie.

Il tema della difesa è salito in primo piano dopo l'invasione russa in Ucraina e soprattutto a seguito dell'ascesa al potere di Trump. Il presidente repubblicano è molto meno disposto rispetto ai suoi predecessori a sostenere dal punto di vista militare gli alleati: di qui l'appello a investire di più nella difesa.

Ma quanto rischia davvero l'Europa con Putin? Pochi giorni fa Carsten Breuer, generale a capo dell'esercito della Germania, ha dichiarato alla BBC che Mosca ha incrementato la produzione di carri armati a circa 1500 all'anno e potrebbe utilizzarli per un attacco ai Paesi NATO del Baltico entro il 2029 o anche prima.