Directa SIM ancora in forte calo con la proroga delle indagini
pubblicato:Seduta difficile per Directa Sim che segna un calo del 2,23% a 3,51 euro dopo un affondo intraday a 3,40 euro e soprattutto il passaggio di mano di 65.500 azioni contro una media giornaliera dell'ultimo mese che non raggiungeva i 13 mila pezzi.
Il socio di controllo del gruppo con oltre il 50% del capitale e presidente Massimo Segre è indagato per falso in bilancio, già un anno fa la procura di Torino lo accusava di abusivismo finanziario. Con la proroga delle indagini però adesso emergerebbero anche fatti addebitabili alla società.
Il possibile addebito di fatti alla società e non solo a Segre è stato evidenziato dall'amministratore delegato Aldo Busi che ha comunque ribadito la legittimità dell'operato del gruppo e la fiducia nella magistratura.
La vicenda, partita da una segnalazione della Banca d'Italia alla quale la Società di Investimento Immobiliare non avrebbe risposto adeguatamente nonostante una sanzione da 30 mila euro è sfociata nelle segnalazioni a Consob e Procura. In particolare il sospetto degli inquirenti è che la SIM abbia agito come una banca senza averne i titoli, raccogliendo da istituti di credito in salute liquidità che poi veniva fornita a banche in difficoltà sul fronte dell'approvvigionamento. Tutto passava da conti trading. I sospetti ruotano quindi intorno ai reati di abusivismo bancario e finanziario e falso in bilancio.
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