doValue: già superato il target annuale di nuovi mandati, rivisto al rialzo l'obiettivo per il 2025
pubblicato:doValue o la "Società", Euronext Milan DOV.MI, principale provider in Sud Europa di servizi finanziari strategici, ha annunciato solidi risultati per il primo semestre 2025. L'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2025 evidenzia la solida performance finanziaria di doValue e i significativi progressi compiuti verso il raggiungimento dei propri obiettivi strategici.
Gross Book Value (GBV) e Collection
• Il Gross Book Value (GBV) ha raggiunto il livello record di €141 miliardi al 30 giugno 2025, in aumento rispetto ai €136 miliardi di fine 2024, riflettendo una crescita solida grazie ai nuovi mandati e ai forti flussi da parte dei clienti esistenti.
• Il nuovo business è salito a €11 miliardi di GBV, avvicinandosi già all'obiettivo annuale rivisto di oltre €12 miliardi, con largo anticipo rispetto alle previsioni. Questo risultato, che include €8,9 miliardi da nuovi mandati e €2,1 miliardi da flussi sostenuti provenienti dai clienti esistenti, conferma con forza la solidità commerciale del Gruppo.
• Le Collection sono salite a €2,6 miliardi, con un incremento del 22% su base annua e in linea con la stagionalità storica, con un miglioramento della collection rate al 4,4% (rispetto al 4,2% dello stesso periodo dell'anno precedente).
Conto Economico
• Il Gruppo ha registrato risultati finanziari molto solidi, caratterizzati da una crescita a doppia cifra sia dei Ricavi Lordi (+32% su base annua) sia dell'EBITDA escluso l'effetto degli elementi non ricorrenti (+47% su base annua), a dimostrazione di una performance operativa straordinaria.
• I Ricavi Lordi sono cresciuti a €281 milioni, con i ricavi non-NPL che rappresentano il 37% dei ricavi totali.
• I Ricavi Netti si attestano a €255 milioni (+33% rispetto al primo semestre 2024).
• I Costi del Personale sono pari a €119 milioni (+29% rispetto al primo semestre 2024), con una crescita inferiore a quella dei ricavi grazie all'attuazione delle sinergie.
• I Costi Operativi sono aumentati di soli €4 milioni su base annua, nonostante il consolidamento del Gruppo Gardant, riflettendo le misure di contenimento dei costi e l'attuazione delle sinergie.
• L'EBITDA esclusi gli effetti delle voci non ricorrenti è cresciuto del 47% su base annua, raggiungendo €99 milioni, a conferma dell'eccellenza operativa e dell'espansione dei margini.
• L'Utile Netto, esclusi gli effetti degli elementi non ricorrenti, ha registrato una notevole crescita a doppia cifra (+72% su base annua) attestandosi a €12 milioni.
Flussi di Cassa e Stato Patrimoniale
• Forte aumento del Cash Flow operativo, salito di €61 milioni a €81 milioni rispetto a €20 milioni nel primo semestre 2024, portando a un significativo miglioramento della cash conversion, che ha raggiunto un notevole 84% (in crescita rispetto al 30% nel primo semestre 2024). Il free cash flow è pienamente in linea con la guidance annuale di €60-70 milioni.
• Leva finanziaria ulteriormente ridotta a 2,3x (rispetto a 2,4x di dicembre 2024 e 2,9x di giugno 2024), nonostante il pagamento di €23 milioni di oneri finanziari e di €11 milioni di earn-out a Eurobank, rafforzando il percorso di riduzione dell'indebitamento e mantenendo il pieno allineamento con la guidance di fine anno di 2,0x.
• L'Indebitamento Netto è pari a €484 milioni al 30 giugno 2025, in diminuzione di €30 milioni rispetto a €514 milioni del 31 dicembre 2024, includendo il rimborso di €26 milioni relativo alla prima tranche del term loan.
• Ampia liquidità con €132 milioni di cassa e circa €130 milioni di linee di credito non utilizzate, a garanzia della solida stabilità finanziaria e flessibilità strategica.
Outlook
Alla luce delle solide performance registrate nei primi mesi dell'anno, il Gruppo ha già superato il target annuale di nuovi mandati pari a €8 miliardi e ha quindi deciso di rivedere con fiducia al rialzo l'obiettivo per il 2025, portandolo a oltre €12 miliardi. Dall'inizio dell'anno, il Gruppo ha già chiuso €11 miliardi di GBV da nuovo business, avvicinandosi al target annuale rivisto già nel primo semestre. Il forte slancio del business evidenzia la continua presenza di flussi NPE, nonostante i tassi di NPE storicamente bassi nei bilanci bancari. Il mercato europeo degli NPL sta attraversando un'evoluzione significativa nel 2025, con un volume complessivo nell'esercizio previsto intorno a circa €300 miliardi. Questa espansione è sostenuta dall'intensificarsi dell'attività transazionale, spinta dalle rinnovate pressioni sulle banche a ripulire i propri bilanci. Sebbene negli ultimi anni si è registrato un calo dei flussi di NPL, l'Europa meridionale – con Italia, Grecia e Spagna in prima linea – si conferma un'area strategica per il mercato dei crediti deteriorati. Il mercato si caratterizza per una crescente specializzazione, con gli investitori che si allontanano dai portafogli NPL generalisti per concentrarsi su specifiche asset class. Sebbene i mutui residenziali e i prestiti immobiliari commerciali continuino a essere preponderanti, gli NPL corporate stanno guadagnando terreno, in quanto le difficoltà economiche influenzano la performance delle imprese. Si registra inoltre un cambiamento nei profili degli acquirenti, con una maggiore partecipazione degli investitori istituzionali alla ricerca di rendimento, portando a dinamiche di prezzo più competitive per gli NPL di alta qualità. Gli attori del mercato, venditori da una parte e acquirenti dall'altra, sono ora più allineati sulle aspettative di prezzo, con una conseguente riduzione delle operazioni annullate. La pipeline complessiva per le cessioni resta solida, con un volume superiore rispetto all'anno precedente, e pari a €49 miliardi per doValue. Il mercato mostra anche un interesse crescente per segmenti correlati come i prestiti sub-performing e gli NPL re-performing, così come per le vendite secondarie di portafogli NPL. Una parte sostanziale della pipeline deriverà dalle nuove capacità acquisite per servire crediti non finanziari. Nel mese di luglio, doValue ha annunciato la firma di un accordo vincolante per l'acquisizione di coeo, leader nel recupero crediti digitali basato su intelligenza artificiale, con sede in Germania. L'acquisizione radicalmente il profilo di crescita del Gruppo nel lungo periodo: essa consentirà di ampliare significativamente il portafoglio clienti del Gruppo, grazie alle consolidate relazioni di coeo con clienti blue-chip in diversi settori come l'e-commerce, il Buy Now Pay Later, pagamenti, telecomunicazioni, gestione dei parcheggi ed energia. Con una presenza già consolidata in otto mercati, tra cui Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Svezia, Norvegia, Belgio e Paesi Bassi, il Gruppo sarà inoltre ben posizionato per entrare in nuove aree geografiche ad alto potenziale anche per lo sviluppo del proprio business tradizionale. In aggiunta, sarà possibile accelerare l'espansione di coeo nei mercati del Sud Europa, dove il Gruppo doValue possiede una forte posizione strategica e considerato l'interesse dei principali clienti di coeo a espandersi in questi mercati Grazie a questa acquisizione, il Gruppo doValue accelererà l'attuazione della propria strategia di diversificazione delineata nel Piano Industriale 2024–2026, superando significativamente gli obiettivi prefissati in termini di diversificazione dei ricavi. In particolare, la piattaforma digitale di coeo – riconosciuta per l'eccellenza nella gestione digitale di crediti di origine non finanziaria e per la sua esposizione verso clienti multinazionali ad alto potenziale di crescita – fornirebbe al Gruppo la scala e il know-how necessari per competere in modo efficace ed efficiente in uno dei segmenti più dinamici del mercato del credito europeo, soprattutto nelle geografie più redditizie e mature. A seguito dell'accordo per l'operazione coeo, il Gruppo ha aggiornato i target del 2026 – primo anno in cui coeo sarà completamente consolidata - prevedendo di generare ricavi consolidati nel 2026 di circa €800 milioni e un EBITDA (esclusi elementi non ricorrenti) stimato nel 2026 a circa €300 milioni, con una leva finanziaria aggregata attesa di ~2,2x nel 2026. Entro il 2026, si prevede che i ricavi complessivi non-NPL rappresenteranno circa il 55% dei ricavi aggregati del Gruppo, segnando un'evoluzione significativa nel percorso di crescita di doValue - oltre il ciclo tradizionale degli NPL - verso un posizionamento più ampio lungo l'intero ciclo di vita del credito e su tutte le forme di origine del credito, inclusi i crediti nativamente digitali e i nuovi clienti. Il closing dell'acquisizione è atteso entro gennaio 2026; pertanto, i target per il 2025 restano confermati.