Leonardo giù con settore difesa
pubblicato:Seduta controversa per Webuild dopo l'ok del CIPESS alla realizzazione del Ponte sullo Stretto

Pesante calo giovedì per Leonardo. Il titolo ha ceduto il 6,14% a 46,62 euro. I prezzi hanno oscillato tra 46,19 e 49,38 euro.
Forti pressioni su Leonardo
Le azioni di Leonardo hanno registrato una consistente flessione alla Borsa di Milano, in scia a un clima negativo per l'intero settore difesa europeo, colpito dai deludenti conti trimestrali pubblicati da Rheinmetall.
Conti Rheinmetall sotto le attese, ma outlook confermato
La società tedesca ha riportato utili e vendite inferiori alle aspettative: ricavi pari a 2,43 miliardi di euro (contro i 2,53 miliardi stimati) e un utile operativo di 276 milioni, sotto le previsioni di 283 milioni.
Nonostante ciò, Rheinmetall ha confermato la sua guidance per l'intero 2025 e un solido backlog ordini, salito a 63,2 miliardi di euro.
A livello politico, la Germania ha approvato un’esenzione del debito per la spesa militare, liberando fino a 380 miliardi di euro tra il 2025 e il 2029 per investimenti in difesa.
Reazione dei mercati
Dopo i risultati, le azioni Rheinmetall sono crollate in apertura, seguite da un ulteriore calo fino al -7,99% in chiusura, a 1641 euro.
L’indice che raggruppa i titoli del settore difesa in Europa ha registrato un ribasso pesante, con Leonardo che perde circa il 6,14%, RENK il 5,48% e Hensoldt il 4,91%.
Contestualizzazione: perché è importante
Il calo di Leonardo non va visto in modo isolato, ma come parte di una più ampia correzione nel settore difesa, che aveva registrato forti rialzi nei mesi precedenti, spinti dalle tensioni geopolitiche e dagli aumenti dei budget militari.
Oggi, con conti meno brillanti e un sentiment che si raffredda, gli investitori stanno prendendo profitto e riconsiderando le valutazioni elevate del settore.
In sintesi
Leonardo sconta la rottura del sentiment positivo nel settore difesa europeo, innescata dal calo delle attese sui conti di Rheinmetall.
Ciononostante, la società tedesca mantiene buone prospettive grazie a ordini ingenti futuri e ad una solida pipeline.
Il ribasso attuale riflette prevalentemente una presa di profitto e una correzione della precedente sopravvalutazione del comparto.
Analisi tecnica
Leonardo si sta muovendo all'interno di una fascia laterale dal 27 giugno, all'interno di un intervallo compreso tra area 49,45 e 44,90 circa. Le oscillazioni dal massimo del 6 maggio potrebbero dimostrarsi un testa spalle ribassista in caso di violazione di area 44,90. Sotto quei livelli target a 40,50 e a 37,50 euro almeno (il target terminale del testa spalle, ottenuto proiettandone l'ampiezza dal punto di rottura, si colloca a 33 circa). Solo oltre area 48 possibile un nuovo test della resistenza critica a 49,45 euro. In caso di superamento anche di quei livelli i prezzi potrebbero puntare al ritorno sui massimi di giugno a 56,18 euro.
Webuild sull'ottovolante
Seduta movimentata per Webuild quella di ieri. Il titolo ha toccato nuovi record annuali a 4,306 prima di arretrare e chiudere la seduta in rosso a quota 4,166. Mercoledì il CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha approvato il progetto finale del Ponte sullo Stretto.
Il via libera definitivo arriverà però solo con l'ok della Ragioneria dello Stato e infine con la bollinatura della Corte dei Conti. Previsto un investimento complessivo da 13,5 miliardi di euro con Eurolink (Webuild ha il 45%) general contractor per opere del controvalore di 10,6 miliardi.
L'analisi del grafico
Tecnicamente il movimento di ieri ha lasciato sul grafico daily del titolo una candela shooting star che potrebbe preludere ad una correzione più corposa del recente rialzo. Sarebbe comunque la violazione di quota 4,06 ha rafforzare tale ipotesi, favorendo il riavvicinamento dei prezzi alla media mobile esponenziale a 40 sedute, ora a 3,80 circa. Fino a tale riferimento il calo potrà essere inquadrato come fisiologico e dunque compatibile con lo scenario rialzista di fondo.
Solo al di sotto di 4,80 infatti anche le prospettive di medio lungo periodo si farebbero più fosche e la flessione assumerebbe contorni più marcati. Se la settimana dovesse invece andare in archivio con una chiusura superiore a 4,25 ci sarebbe spazio per il proseguimento della corsa verso un primo test a 4,55 e successivo obiettivo di lungo periodo in area 5,20.