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Exor, Nexi e Stellantis accelerano al rialzo

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

Mattinata di forti rialzi per Exor, Nexi e Stellantis. Sul fronte grafico tutti e tre i titoli sembrano promettenti, ecco i prossimi target.

Exor, Nexi e Stellantis accelerano al rialzo

Indice Ftse Mib sopra resistenza rilevante

In generale l'indice Ftse Mib si sta comportando bene, i prezzi hanno superato il lato alto del canale ribassista disegnato dal top del 29 marzo e la media mobile esponenziale a 50 giorni, passante a 24370 punti circa. Il citato canale ha le caratteristiche di un "flag", ovvero di una figura di continuazione del trend rialzista precedente, quello partito dai minimi di marzo, che potrebbe quindi adesso riprendere.

Sopra 24550, 50% di ritracciamento del ribasso dal massimo di gennaio, atteso un nuovo test, come già avvenuto il 29 marzo, del livello successivo nella scala dei ritracciamenti di Fibonacci, quello del 61,8%, a 25500 punti circa, una resistenza critica anche in ottica di medio periodo.

Ad avvantaggiarsi della ritrovata positività del mercato sono tra gli altri Exor, in guadagno del 3,75% a 68 euro, Nexi, che sale del 6% circa a 9,20 euro, e Stellantis, che fa segnare un +4% circa a 14 euro.

Equita Sim positiva su Exor

Su Exor oggi Equita Sim ha dato una sforbiciata al target price portandolo a 92 euro (-1% dal precedente) pur confermando la raccomandazione "buy". Secondo gli esperti "Il Nav di Exor aggiornato mantenendo la valutazione di PartnerRe concordata nel deal è pari a circa 115 euro per azione. Confermando l'applicazione di uno sconto del 20% sul Nav, target -1% a 92 euro per l'aggiornamento degli asset quotati".

Il rimbalzo messo a segno da Exor dal minimo del 9 maggio a 61,68 euro parte da un forte supporto, il 61,8% di ritracciamento (percentuale di Fibonacci) del rialzo dal minimo di marzo. Fino a che i prezzi rimarranno al di sopra di quel sostegno la flessione vista dal top di fine marzo potrà essere considerata una correzione, quindi un fenomeno temporaneo.

Oltre 66,60 i prezzi hanno completato il testa spalle rialzista disegnato dal minimo del 2 maggio, la figura prospetta ora il ritorno sul massimo di fine marzo a 72,76 euro. Oltre quei livelli il target si sposterebbe in area 80 euro. Solo sotto i 64 euro il testa spalle rialzista verrebbe negato.

Buoni i dati trimestrali di Nexi

Nexi recentemente ha presentato dati trimestrali sopra le attese. I ricavi sono risultati a 713 milioni, in crescita del 7% e allineati con il consensus, l'Ebitda è stato di 308 milioni, in crescita del 17% e superiore ai 302 milioni del consensus. La società ha confermato la guidance per l'anno fiscale 2022, con una crescita delle vendite proforma tra il 7% e il 9% e una crescita dell'Ebitda tra il 13% e il 16%.

Barclays ha un target a 12,5 euro sul titolo (era 13,90) e una raccomandazione "overweight".

Kepler Cheuvreux ha una raccomandazione "buy", il target price è a 17 euro (precedentemente 18 euro).

Anche Equita Sim ha confermato recentemente la raccomandazione "buy" con un prezzo obiettivo a 16 euro (-11% dal precedente a causa dell'incremento del costo medio ponderato del capitale).

Nexi giovedì ha disegnato una candela rialzista "hammer" con minimo a 8,31 euro, coincidente con il forte supporto offerto a 8,50 dal minimo di marzo 2020. La reazione delle ultime ore prende quindi spunto da un supporto rilevante. In caso di rottura a 9,13 della media mobile esponenziale a 20 giorni (il superamento della media deve essere confermato in chiusura di seduta per essere effettivo) i prezzi potrebbero puntare ad un nuovo test di area 9,65, minimo di marzo già testato a inizio maggio.

Oltre quei livelli il target salirebbe a 11 euro. Sotto area 8,50 emergerebbe invece il rischio di cali per un altro euro almeno.

Giudizi positivi su Stellantis

Su Stellantis recentemente i broker hanno confermato i loro giudizi positivi. Banca Akros ha ribadito la raccomandazione "buy" con prezzo obiettivo a 19 euro. Analoga raccomandazione e prezzo obiettivo anche da parte di Equita Sim.

Il titolo ha inviato già una coppia di segnali grafici di forza nelle ultime sedute, il primo il 13 maggio con la rottura della trend line ribassista disegnata dal top del 19 gennaio, poi testata dall'alto con il minimo del 19 maggio, il secondo oggi con il superamento a 13,95 euro della media mobile esponenziale a 50 giorni.

Grazie alla rottura della linea e della media i prezzi potrebbero ambire adesso a riportarsi sul massimo di marzo a 15,52 euro circa. Sopra quei livelli poi le oscillazioni disegnate dal 7 marzo si dimostrerebbero un "doppio minimo", figura rialzista con target sui massimi di gennaio a 19,35 euro.