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Certificates: gli Express Certificates

di FTA Online News pubblicato:
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Gli Express Certificates, come funzionano e cosa sono, il payoff. Ecco un esempio per chiarirne le caratteristiche.

Certificates: gli Express Certificates

Gli Express Certificates, come funzionano

Il payoff tipico di un Express Certificate consente di comprendere rapidamente le maggiori caratteristiche di questi strumenti di investimento.

Come tutti i payoff, questo grafico ha alle ordinate i profitti (in positivo) o le perdite (in negativo) che l’investitore registra al variare dell’andamento del sottostante (in verde).

Alle ascisse i valori possibili del sottostante.

Il riferimento è lo strike price (indicato nel grafico con un punto nero che costituisce anche l’intersezione del prezzo del sottostante con l’asse delle ascisse).

A destra dello strike si hanno dunque valori del sottostante superiori a quello di rilevazione iniziale. A sinistra dello strike si hanno invece valori del sottostante in calo dalla prima rilevazione.

Il valore che l’investitore ottiene dal certificato è indicato in arancione.

Il livello barriera

Si può notare in particolare il livello barriera: significa che finché il sottostante si mantiene al di sopra di un certo valore, l’investitore ottiene almeno la restituzione del valore nominale del certificato.

Questo accade anche per piccole flessioni del sottostante, entro certi limiti (il livello barriera solitamente). Al di sotto di questo limite però il certificato replica l’andamento negativo del sottostante con le relative perdite.

La caratteristica tipica e principale degli express certificate è però la presenza di successive date di rilevazione. Se il sottostante raggiunge a una certa data di rilevazione un determinato livello denominato trigger level (nel grafico l’incrocio tra la linea verde diagonale e una delle linee arancioni orizzontali), il certificato viene rimborsato anticipatamente (autocallability) con tutto il valore nominale più un premio (il livello della linea arancione toccata).

Esempio:

Supponiamo di avere un certificato express sul titolo ABC che ha valore iniziale pari a 100 euro (strike), la barriera è posta al 70%, quindi il titolo alla scadenza non deve scivolare sotto i 70 euro. Supponiamo anche che il certificato sia stato emesso il 6 giugno 2022, abbia la durata di due anni e livelli trigger crescenti del 10% posti ogni sei mesi con una cedola iniziale del 7% e in seguito pari ai successivi multipli.

Se il titolo ABC a scadenza non è sceso sotto la barriera dei 70 euro, viene riconosciuto all’investitore almeno un importo di 100 euro (il valore nominale). Se invece il sottostante a scadenza si trova sotto il 70% dello strike, quindi sotto i 70 euro, l’investitore assorbe le perdite corrispondenti.

Se invece dopo sei mesi il sottostante si trova a 110 euro o oltre, il certificato va al rimborso e l’investitore ottiene i 100 euro investiti più una cedola del 7% , quindi 107 euro.

Se questo evento non si verifica e passa un anno dall’emissione, ma dopo un anno il sottostante ha raggiunto i 120 euro, allora l’investitore ottiene un rimborso di 114 euro.

L’obiettivo è dunque quello di ottenere dal sottostante una performance che raggiunga i livelli trigger prefissati e garantisca un rimborso anticipato e un profitto prevedibile.