Ferrari promossa da Citigroup, ma il titolo arretra. Ed anche in pista....

di Alessandro Chini pubblicato:
2 min

Ferrari ha chiuso in calo l'ultima settimana. Venerdì Citigroup ha alzato il target price sul titolo ma non ci sono state reazioni degne di nota in borsa. Ieri ancora una delusione dalla pista con il quarto posto di Leclerc ottenuto a Suzuka.

Ferrari promossa da Citigroup, ma il titolo arretra. Ed anche in pista....

Ferrari promossa da Citigroup, ma il titolo arretra

Settimana difficile per il titolo Ferrari quella che si è appena conclusa, caratterizzata da un corposo ribasso che ne ha ricondotto i prezzi fino a 271,90 euro, prima volta negli ultimi tre mesi. Eppure venerdì Citigroup ha alzato il target price sul titolo a 300,00 euro dai precedenti 250,00, ovvero il 10% circa più in alto rispetto alla chiusura settimanale.

Ferrari, dalla pista poche soddisfazioni

Sul fronte dei risultati sportivi in Formula1 dopo la vittoria conseguita nel Gran Premio di Singapore la scorsa settimana, grazie a Sainz, il team non è riuscito a ripetersi a Suzuka, in Giappone.

Ieri infatti la Red Bull è tornata alla vittoria e la Ferrari si è piazzata fuori dal podio (quarto e sesto posto) recuperando comunque qualche punto (4) nei confronti della Mercedes nella classifica costruttori.

L'unico obiettivo della stagione, a questo punto, resta il secondo posto in questa graduatoria, attualmente occupato proprio da Mercedes, con un vantaggio di 20 punti sulla Ferrari.

Il fatto che siano ormai molti anni che il team di Maranello non riesce a vincere il mondiale di F1, sembra rappresentare un problema anche per l'immagine vincente che Ferrari ha avuto nel tempo, tanto che iniziano a trapelare indiscrezioni secondo cui a breve termine potrebbero anche esserci cambiamenti sostanziali nel management che si occupa del team di formula 1, per cercare di tornare quanto prima alla vittoria.

Ferrari: quadro grafico debole ma ancora interessante

Graficamente Ferrari è sceso venerdì a testare la base del canale moderatamente decrescente disegnato dai massimi di luglio, ora a 272 euro. Si tratta di una configurazione apparentemente di consolidamento e dunque di potenziale continuazione rispetto al precedente rally dell'ultimo anno, che ha permesso al titolo di risalire da 165 euro circa fino sui livelli attuali.

Detta tendenza gode ancora di buona salute, tanto che solo in caso di violazione di area 268,00 inizierebbero a crearsi i presupposti per un ribasso più corposo nel medio periodo. Probabile in tal caso la rivisitazione dei minimi visti nel corso del mese di aprile a 248,00 euro circa, base dalla quale si è poi sviluppato il rialzo che ha condotto sui record assoluti a quota 300,00.

Sopra 268,00 dunque prevarrà ancora l'ipotesi rialzista, per quanto i prezzi dovranno riuscire quanto prima ad inviare segnale di ripresa anche nel breve termine, risalendo oltre i 280,00/282,00 euro per tornare ad ambire rapidamente ad un nuovo test dei citati massimi in area 300,00. Resistenza intermedia sulla parte alta del suddetto canale, attualmente a quota 294,00.