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Fibonacci Day, i mercati sembrano saperlo

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
4 min

La data del 23/11 è stata scelta per essere il Fibonacci Day e per una strana coincidenza molti indici, ma anche il dollaro, si stanno confrontando proprio con livelli ricavati dalla successione di Fibonacci.

Fibonacci Day, i mercati sembrano saperlo

L'11/23 è il Fibonacci day

La data del 23/11 è stata scelta per essere il Fibonacci Day: scritta all'anglosassone infatti l'11/23, i primi quattro numeri della successione di Fibonacci.

Questa successione si costruisce infatti sommando i due numeri precedenti per ottenere il successivo, e si scrive come 1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144,233...

I mercati finanziari "respirano" seguendo i rapporti di Fibonacci, sia nelle fasi di "ritracciamento", quelle che correggono cioè un movimento precedente, sia nelle fasi di espansione, quando estendono cioè la tendenza in atto dopo il termine di una correzione.

Quello che è possibile osservare empiricamente è che i punti sul grafico coincidenti con i ritracciamenti di Fibonacci e con le proiezioni di Fibonacci si dimostrano molto spesso essere delle aree cruciali, dove la battaglia tra compratori e venditori si intensifica.

E non si pensi che questo particolare comportamento, questo adeguarsi ai numeri di Fibonacci, sia legato all'utilizzo diffuso della tecnologia e quindi dei programmi di analisi: lo studio di un grafico degli indici Usa di 50 anni fa mostra comportamenti del tutto analoghi agli attuali. Ma vediamo perchè in questa particolare fase di mercato Fibonacci è alla ribalta.

Eurostoxx 50 sul 61,8% di ritracciamento

Iniziamo con lo studio del grafico dell'Eurostoxx 50: i massimi di oggi, allineati con quelli di ieri in area 3950, si collocano sul 61,8% di ritracciamento del ribasso dal massimo di metà novembre 2021.

In altre parole i prezzi sono scesi da novembre 2021 fino al minimo del 3 ottobre per poi rimbalzare e questa reazione ha percorso a ritroso, per adesso, il 61,8% della discesa precedente.

La rottura di area 3950 permetterebbe di considerare il rialzo delle ultime settimane un vero e proprio tentativo di inversione al rialzo, fino a che area 3950 non sarà alle spalle invece il rischio che l'attuale rimbalzo alla fine si dimostri solo una pausa temporanea della discesa precedente, destinata quindi a riprendere, resterà alto.

Il Ftse Mib si confronta con un ventaglio

Nel caso del Ftse Mib invece i prezzi sono a contatto in area 24700/750 con la linea del 61,8% del ventaglio di Fibonacci tracciato dal massimo di gennaio al minimo del 13 ottobre.

Il ventaglio è costituito da linee che incrociano i ritracciamenti di Fibonacci sulla verticale del secondo punto per il quale viene disegnato, in questo caso il minimo di ottobre.

L'interpretazione che si dà al "Fibonacci fan" è la stessa dei ritracciamenti orizzontali: la rottura della linea del 61,8% è un segnale di forza (in questo caso parliamo di un uptrend) rilevante che ipoteca il ritorno sull'origine del movimento precedente.

Oltre area 24700/750 il Ftse Mib potrebbe quindi iniziare a puntare verso i massimi di gennaio a 28000 circa. Senza il superamento della linea di resistenza si rischia invece di vedere sgonfiarsi il rimbalzo in favore della ripresa della tendenza (ribassista in questo caso) precedente.

Euro dollaro, resistenza a 1,0420 circa

Sul grafico dell'euro dollaro la linea del ventaglio interessata dai prezzi è invece attualmente quella del 38,2%, il ventaglio è stato tracciato tra il massimo di gennaio 2021 e il minimo di settembre 2022.

La linea passa a 1,042 circa, solo al di sopra di quella il cambio potrebbe procedere al test della linea successiva del ventaglio, quella del 50%, a 1,0750 circa.

Senza il superamento di 1,0420 atteso invece il ritorno a 0,975 almeno.

Lo SP500 sta testando una resistenza chiave

Passando alla borsa Usa è invece possibile notare che i prezzi dello SP500 stanno insistendo da due settimane circa contro il 38,2% di ritracciamento orizzontale del ribasso dal picco di gennaio, collocato a 4010 punti circa, quindi marginalmente superato dai prezzi attuali.

Una chiusura di seduta oltre quei livelli permetterebbe di ipotizzare il test prima della linea del 50% del Fibonacci fan disegnato dal top di gennaio passante a 4065 punti, poi eventualmente la ricopertura del gap del 13 settembre a 4084, infine il test a 4150 del 50% retracement.

La mancanta rottura di 4010 in chiusura di seduta potrebbe invece anticipare il test a 3818 della base del gap del 10 novembre.

Nasdaq attardato nell'azione di rimbalzo

Il Nasdaq Composite infine per adesso ha ritracciato solo con il massimo del 15 novembre a 11493 il 23,6% (altra percentuale di Fibonacci) del ribasso dal top di novembre 2021, dimostrandosi molto in ritardo rispetto agli altri indici menzionati sopra nell'azione di recupero.

Oltre area 11500 possibile l'approdo sul livello di ritracciamento successivo, quello del 38,2%, a 12400 circa. Resistenza intermedia a 12169, lato alto del gap del 13 settembre.

Senza la rottura di 11500 e con la violazione di area 11000 rischio di test a 10565 della base del gap del 10 novembre.