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Finanza e Mercati: tassi ufficiali, scendono le probabilità del quarto taglio

di Simone Ferradini pubblicato:
2 min

L'onda lunga dell'inflazione americana superiore al consensus tarpa le ali alle colombe

Finanza e Mercati: tassi ufficiali, scendono le probabilità del quarto taglio

Finanza e Mercati: rendimenti sui massimi da inizio settimana scorsa

Il rendimento del BTP decennale segna ora 3,5950%, stabile sopra il minimo dal 29 dicembre a 3,5440% toccato lunedì: resta in piedi l'ipotesi di ripresa della correzione dal massimo dal 12 dicembre a 3,9960% raggiunto il 22/2 (ricordiamo il minimo da agosto 2022 a 3,4620% toccato il 27/12 e il massimo dal 2012 a 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund a 10 anni si attesta a 2,3740% dopo aver toccato a 2,3890% il massimo dal 5 marzo, ancora a distanza dal top dal 28 novembre a 2,5115% raggiunto il 29/2 (ricordiamo il minimo da dicembre 2022 del 27/12 a 1,8850% e il massimo dal 2011 il 4 ottobre a 3,02%).

Il rendimento del T-Note USA a 10 anni segna 4,2050% (massimi dal 5 marzo), estendendo il recupero dal minimo dal 2 febbraio a 4,0350% toccato venerdì scorso (ricordiamo il minimo da luglio toccato il 27/12 a 3,7820% e il massimo dal 2007 a 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond a 30 anni si attesta a 4,3550% (massimi dal 5 marzo), in ascesa rispetto al minimo dal 2/2 a 4,2010% segnato giovedì scorso (ricordiamo il minimo da fine luglio toccato il 27/12 a 3,9430% e il top dal 2007 a 5,18% il 23/10).

Finanza e Mercati: in bilico il quarto taglio

Rendimenti in rialzo (tranne quello del BTP): i dati di due giorni fa sull'inflazione CPI americana a febbraio superiori alle attese stanno riducendo l'entità prevista della riduzione dei tassi ufficiali (da quattro a tre tagli da 0,25%) entro fine anno, mentre fanno crescere le chance di primo taglio a giugno (soprattutto negli USA).

Finanza e Mercati: le stime implicite

Il CME FedWatch Tool assegna oltre il 64% di probabilità di taglio da 25 bp nella riunione del FOMC del 12 giugno, quindi in crescita dal 60% circa di ieri mattina, mentre per fine 2024 le chance di riduzione limitata a 75 bp (35% da 33% ieri) allungano rispetto a quelle di -100 (28% da 32% ieri). Inoltre salgono al 21% dal 17% di ieri le probabilità di -50 bp, mentre quelle di -125 bp scovolano al 9% da 13%.

Tendenza simile ma meno pronunciata per i future sull'Euribor a 3 mesi (riferimento per stimare le mosse della BCE): indicano ora -26/27 bp a giugno (da -28 ieri) e -90 bp a fine 2024 (da -95 ieri).

L'agenda macroeconomica della settimana prevede negli USA domani l'indice di fiducia dei consumatori (Univ. Michigan).