Fineco, azioni di nuovo in rialzo a Piazza Affari dopo i dati

di Giovanni Digiacomo pubblicato:
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La banca online registra risultati in leggero calo, ma il business resta molto solido e le prospettive sono incoraggiate anche dalla continua effervescente crescita dei clienti. Gli operatori di Borsa Italiana apprezzano

Fineco, azioni di nuovo in rialzo a Piazza Affari dopo i dati

Una nuova seduta da record per Fineco che stamane ha aggiornato i massimi storici a Piazza Affari a quota 20,75 euro. Ancora adesso il titolo segna un rialzo del 2,18% a 20,66 euro e i volumi sono relativamente sostenuti con oltre 2,34 milioni di titoli a fronte degli 1,67 milioni di titoli della media giornaliera dell’ultimo mese.

Fineco, il grafico si fa sempre più incoraggiante

L’azione della banca online invia quindi una conferma importante al mercato dopo una lunga fase laterale tra i 18,11 euro e i 19,7 euro che era anzi stata violata al ribasso a inizio agosto e a inizio settembre. Da allora il titolo ha consolidato un sostegno solido sulla parte inferiore dalla banda e ha quindi accelerato al rialzo lasciandosi indietro le medie mobili esponenziali 50, 100 e 200 sedute.

Non è quindi soltanto la novità dei conti forti di oggi a giustificare il rally dell’asset manager che non disdegna i servizi bancari evoluti e le attività più tradizionali di una banca commerciale, già il gap up del 29 ottobre, quando Barclays aveva alzato da equal weight a overweight il giudizio con prezzo obiettivo catapultato da 20,6 a 25 euro, il titolo della banca di piazza Durante aveva mostrato i muscoli: quel gap up tra 19,37 e 19,52 euro tra volumi di rango e oltre la parte alta dalla banda laterale di cui sopra rimane ancora oggi un pericolo e un eventuale pull back dei corsi, forse favorito dall’ipercomprato dell’MFI (Money Flow Index),  potrebbe quindi non solo ritornare sui 19,7 euro, ma anche fino a quota 19,37.

Con questi movimenti sarebbe comunque più un’opportunità di ingresso che un segnale ribassista. Certo l’azione ha già guadagnato il 40% circa dai minimi di aprile e non dista troppo dalla parte alta del canale rialzista sostenuto dai lontani minimi del 26 ottobre 2023 a 10,62 euro: oggi transita per 21,10 circa. Ma parliamo anche di almeno due forti segnali di acquisto in poche sedute.

Fineco, i numeri del terzo trimestre

Anche i numeri del bilancio meritano ovviamente attenzione. Anche perché sono in calo, seppur sopra le attese. I ricavi complessivi del gruppo nei tre mesi sono calati dello 0,1% a 325,3 milioni di euro, in crescita sequenziale, ma sotto il dato di un anno fa. Reuters cita un consensus di 314 milioni di euro, S&P Market Intelligence tra tre soli analisti ne calcola uno da 316,93 milioni, quindi in entrambi i casi sarebbero oltre le attese.

Il giro d’affari del gruppo è sostanzialmente e quasi equamente diviso tra il margine d’interesse (156,6 mln, -11,8%, il margine finanziario del gruppo comprende anche altre minutaglie di bilancio ma fa riferimento soprattutto ai proventi da interesse) e i proventi non finanziari (168,2 mln, +13,4%, comprendono non solo le commissioni nette, ma anche risultati di negoziazione, coperture e fair value e  dividendi e altri proventi su partecipazioni). L’equilibrio mirabile tra un calo a doppia cifra dei proventi da margine d’interesse penalizzati dal calo dei tassi della Bce e l’aumento a doppia cifra di commissioni e altre voci non da interesse è probabilmente uno dei maggiori successi del management degli ultimi mesi.
Da un altro punto di visto si potrebbe dire che i ricavi del banking sono calati dell’11,7% a 159 milioni, mentre quelli del brokerage sono cresciuti del 19,8% a 58,5 milioni e quelli dell’investing sono aumentati del 10,4% a 103,7 milioni.

Le spese operative purtroppo crescono di più dei proventi, un +10,2% a 86,8 milioni che piega del 3,4% sul dato di un anno fa il risultato di gestione a 238,5 milioni di euro. Anche l’utile ante imposte cede il 3,8% e l’utile netto segna un calo del 4,1% a 162,7 milioni di euro, un dato appunto in flessione, ma oltre i 154 milioni di euro del consensus raccolto da Visible Alpha. 

Nei nove mesi Fineco ha registrato un calo del 14,7% del margine d’interesse a 471,7 milioni, commissioni, dividendi e trading sono cresciuti dell’11,1% a 498,6 milioni, quindi i ricavi si sono attestati a 969,9 milioni (-1,5%). Al contempo, sempre nella somma dei tre quarti, il risultato di gestione è calato del 5% a 709,7 milioni e l’utile netto del 2% a 480,5 milioni.

A fine periodo Fineco conta un patrimonio netto contabile di 2,394 miliardi di euro con un solido CET1 ratio del 23,93%. Il gruppo ha ben 71,2 miliardi di euro in gestione (AUM, raccolta gestita a 49,7 mld di fondi e Sicav, 12,5 insurance…), 52,52 miliardi di asset in custodia (AUC, raccolta amministrata) e 30,85 miliardi di depositi diretti (raccolta diretta): in totale fanno TFA (total financial asset) per oltre 154 miliardi di euro, circa 12,3 volte la capitalizzazione del gruppo che in queste ore  vale circa 12,55 miliardi a Piazza Affari.

Fineco, l'outlook 2025 migliora e sono attesi record dal brokerage

Un livello che promette di crescere visto che il gruppo ha migliorato l’outlook 2025: adesso si attende un margine finanziario tornato in crescita grazie alla raccolta positiva dei depositi, una sola accelerazione annuale della raccolta gestita (in coerenza con i tassi più bassi), ricavi brokerage da record con una base di ricavi decisamente più elevata grazie al balzo della base investitori attivi e allo stock di raccolta amministrata e infine commissioni banking in leggero ribasso nell’anno per via della regolamentazione sui pagamenti istantanei.

Nel 2026 tutte le aree di business dovrebbero contribuire positivamente alla crescita dei ricavi.
Sul fronte dei costi Fineco si aspetta nel 2025 una crescita di circa il 6% anno su anno, al netto di qualche milione di costi addizionali per la crescita (tre 5 e 10 mln per marketing, FAM e AI).
Il Cost/Income dovrebbe risultare ben inferiore al 30%; il cost of risk è atteso tra 5 e 10 punti base nel 2025 grazie alla qualità del portafoglio clienti.

Ovviamente importante la politica di distribuzione di valore ai soci e di bilancio: il payout ratio è nel range tra il 70 e l’80% nel 2025, con un leverage ratio sopra il 4,5%. Quest’anno il gruppo guidato dall'amministratore delegato Alessandro Foti ha distribuito agli azionisti dividendi per 452,6 milioni di euro e ha pagato coupon per l’Additional Tier 1 per 24,1 milioni. In particolare i dividendi da 0,74 euro staccati il 19 maggio scorso valevano allora un dividend yield del 3,84%

Fineco, i clienti sono ancora una motore scoppiettante della crescita

Prevista ancora una raccolta robusta e di alta qualità con un forte trend di crescita dei clienti. A ottobre il gruppo ha registro un balzo annuale dei nuovi clienti del 30% a 19.300 nuovi customer. Nei nove mesi i clienti di Fineco sono cresciuti di oltre 144 mila unità e a fine settembre erano più di 1,76 milioni.

Proprio la robusta e costante crescita dei clienti del gruppo è guardata con molta attenzione da analisti e investitori nell’ultimo anno. Nuove risorse gestite con 1.451 dipendenti, 3.002 consulenti finanziari e 438 negozi operativi.

I numeri di Fineco sono insomma tutti in forte crescita e anche contesti avversi come quello del calo del costo del denaro nell’ultimo anno almeno sono stati gestiti con una solida crescita della base clienti, dell’offerta, dei servizi, dei risultati.

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