Generali, gli spunti più importanti per l'azione nell'ultima settimana

di FTA Online News pubblicato:
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Credem, due novità in concomitanza con l'ultimo rialzo

Generali, gli spunti più importanti per l'azione nell'ultima settimana
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Venerdì il titolo Generali si è messo in evidenza (+2,48% a €33,41) dopo l’annuncio dell’estensione delle trattative con BPCE sulla possibile partnership con Natixis, che proseguiranno fino al 31 dicembre 2025.

Contestualmente è stata cancellata la break-up fee da 50 milioni di euro, un segnale della volontà delle parti di mantenere aperto il dialogo. Tuttavia, gli analisti restano cauti: le probabilità di un esito positivo appaiono oggi più basse, complice il mutato quadro azionario di Generali e il rischio di contrapposizioni con il governo italiano sul tema della gestione del risparmio, con possibile ricorso al Golden Power.

Sul fronte finanziario, il gruppo ha completato con successo il collocamento di un prestito obbligazionario perpetuo Restricted Tier 1 da 500 milioni di euro, con cedola al 4,75%. L’operazione rafforza la solidità patrimoniale e dovrebbe avere un effetto positivo di circa due punti percentuali sul coefficiente di Solvency II (dal 212% del primo semestre 2025).

Le case di brokeraggio confermano una visione neutrale: Banca Akros mantiene il giudizio Hold con target a 33 euro, mentre il consensus sul mercato resta intorno a 35 euro.

In sintesi, Generali sta lavorando per rafforzare la struttura finanziaria e tenere aperte opzioni di crescita, ma il percorso sulle partnership strategiche resta incerto.

Generali, disegnato un potenziale doppio minimo

Generali venerdì ha terminato la seduta a 33,41 euro dopo avere oscillato tra 32,85 e 33,47 euro. I prezzi hanno disegnato un potenziale doppio minimo, figura rialzista, con base in area 32,40 euro (primo minimo quello del 3 settembre a 32,46 euro, secondo minimo quello del 22 settembre a 32,41 euro).

Il lato alto della figura si colloca a 33,75 euro circa. Il superamento di quei livelli completerebbe la figura e potrebbe anticipare il ritorno sul massimo di agosto a 34,81 euro. Resistenza successiva a 35,25 euro, massimo del 16 maggio, riferimento rilevante anche in ottica di medio termine.

Sotto area 32,40 le oscillazioni delle ultime settimane si dimostrerebbero un "rettangolo" di continuazione, il cui completamento potrebbe anticipare discese verso i 31 euro almeno. Supporto successivo a 30,18, base del gap del 7 luglio.

Credem, Fitch promuove il titolo

Segno positivo per Credem nella seduta di venerdì. Il titolo ha chiuso gli scambi a 13,60 euro dopo che Fitch Ratings ha migliorato i rating Long-Term Issuer Default Ratings (IDR) dell'istituto di credito emiliano a "BBB+" da "BBB" e Viability Ratings (VRs) a "bbb+" da "bbb". L'outlook sul Long-Term IDR è Stabile. L'azione di rating fa seguito al miglioramento del rating sovrano dell'Italia da "BBB" a "BBB+" con Outlook Stabile dello scorso 19 settembre 2025.

A metà mese circa Credem ha comunicato di aver terminato il programma di acquisto di azioni proprie comunicato lo scorso 8 maggio, operazione che ha portato all'acquisto di 1,5 milioni di azioni al prezzo medio ponderato di 12,74 euro, per un totale di 19.115.798 euro, pari allo 0,44% circa del capitale.

Credem detiene attualmente 1.698.631 azioni proprie pari allo 0,4977% del capitale.

Credem, pausa di consolidamento dopo i record di agosto

Graficamente il titolo Credem ha toccato nuovi record assoluti ad agosto a quota 14,10, prima di dare vita ad una pausa di consolidamento che si sta sviluppando attorno a 13,55 euro. Il quadro tecnico resta orientato positivamente ma la correzione potrebbe non essere ancora terminata ed estendersi verso i sostegni in area 12,95, dove transita la media mobile esponenziale a 100 sedute.

Solo la violazione di tale riferimento aprirebbe una crepa più preoccupante nello scenario grafico di medio lungo periodo, esponendo il titolo al rischio di ulteriori cali. Sul fronte opposto invece sarebbe il superamento del recente picco in area 13,90 a rivitalizzare il titolo, prospettandone il raggiungimento di nuovi massimi, ipotizzabili nei dintorni di 15,00 euro.

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