Generali, gli analisti di Morgan Stanley la vedono a 37,5 euro
pubblicato:Banca MPS sale al 40,4% di Mediobanca

Generali si è messa in luce a Piazza Affari dopo il riavvio della copertura da parte di Morgan Stanley, che ha espresso un giudizio overweight e fissato un target price a 37,5 euro. Il titolo ha guadagnato il 2,08% a 33,34 euro. I prezzi hanno oscillato tra 32,92 e 33,41.
Gli analisti della banca d’affari sottolineano come il gruppo assicurativo possa beneficiare di diversi fattori positivi: il focus sul business retail europeo, una maggiore opzionalità strategica rispetto ai competitor e la possibilità di emergere tra i principali vincitori della prossima Solvency Review.
Questi elementi, secondo Morgan Stanley, risultano più rilevanti dei potenziali aspetti negativi, come le questioni legate alla governance e i rischi connessi al contesto politico. Il mercato ha accolto favorevolmente la nuova valutazione.
Generali, l'azione sulla media esponenziale a 20 sedute
Generali ha testato dal basso la media mobile esponenziale a 20 giorni, passante a 33,40 circa. Il rimbalzo delle ultime ore si è attivato dopo che i prezzi mercoledì avevano messo sotto pressione area 32,50. La rottura di 33,40 dovrebbe confermare l'intonazione positiva e permettere almeno la ricopertura del gap del 26 agosto con lato alto a 34,27 euro. Resistenza successiva a 35 euro circa. La mancata rottura di 33,40 e la violazione di area 32,50 potrebbero invece anticipare nuovi cali verso i 31,50 euro almeno.
Banca MPS in calo, ma l'opas intanto arriva al 40,4% di Mediobanca
Ancora un ribasso ieri per Banca MPS (-2,29%) che ha chiuso gli scambi a 7,312 euro. Le adesioni all'OPAS su Mediobanca hanno raggiunto il 40,4% circa, superando la soglia minima del 35%. Nei giorni scorsi la banca senese aveva deciso di aggiungere all'offerta di scambio una componente in denaro per 0,9 euro che integrava la proposta di 2,533 azioni di MPS per ogni titolo di MPS consegnato agli offerenti. L'OPAS terminerà lunedì 8 settembre ed il reale obiettivo sarà quello di raggiungere il 50% più una azione di Mediobanca. Oltre tale soglia si accelererà sulle DTA (Deferred Tax Assets), crediti fiscali che contano per ben 2,9 miliardi di euro ed il beneficio aggiuntivo sul capitale crescerebbe di mezzo miliardo. Prevista la riapertura di un periodo di obbligo di acquisto dal 16 al 22 settembre: una finestra utile per arrotondare ulteriormente le quote. Il cda di Mediobanca intanto ha ribadito di ritenere l'offerta non congrua nonostante il rilancio cash deciso lunedì da MPS.
MPS, resistenze di peso a € 8,4
Il grafico del titolo evidenzia l'importanza della resistenza in area 8,40, massimi di maggio, che lo scorso 25 agosto ha respinto in maniera piuttosto netta l'attacco del titolo, agevolandone il calo fino sui livelli di ieri in area 7,30. Un calo del 13% in sole 8 sedute che espone il titolo al rischio di un doppio massimo proprio in area 8,40, ipotesi che però troverebbe conferma solo con la violazione della base della configurazione a 6,74 circa.
Un livello ancora distante ma che potrebbe essere avvicinato anche rapidamente se il titolo mantenesse il ritmo di decrescita delle ultime sedute. Sotto 7,50 il rischio di un nuovo test a 6,74 resterà alto. Oltre 7,50 il titolo potrebbe accennare ad un recupero che tuttavia inizierebbe a farsi interessante solo con il successivo superamento delle resistenze presenti tra 7,90 e 8,00 euro circa.