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Banche centrali, la lotta all'inflazione prosegue, reazioni contrastanti dai mercati

di Alessandro Magagnoli pubblicato:
7 min

I dati sul mercato del lavoro Usa di oggi e domani saranno determinanti per anticipare le prossime mosse della Fed. La presidente della Federal Reserve di Cleveland, Mester, prevede il picco dei tassi oltre il 5%.

Banche centrali, la lotta all'inflazione prosegue, reazioni contrastanti dai mercati

Future Eurostoxx 50 in calo. Il future cede lo 0,25% circa a 4255 punti.

Bene gli ordini di fabbrica in Germania

In Germania, gli ordini di fabbrica a febbraio hanno registrato un aumento mensile del +4,8%, superiore alle aspettative del +0,3%, mentre su base annua si registra una contrazione del -5,7%, inferiore al -9,3% previsto dal consensus.

Si deteriora il mercato del lavoro Usa, salgono i bond

Nel frattempo, gli indici del mercato azionario degli Stati Uniti non forniscono indicazioni chiare, con l'S&P500 che ieri ha perso lo 0,6%. Inoltre, i dati sul mercato del lavoro statunitense suggeriscono un'accelerazione del deterioramento in corso da qualche mese, un elemento che potrebbe convincere la Fed ad essere meno aggressiva con la politica di rialzo dei tassi.

In risposta a questi dati si sono mossi i bond. I rendimenti delle obbligazioni degli Stati Uniti sono in diminuzione in seguito all'arrivo del rallentamento economico. In particolare, il rendimento del decennale degli Stati Uniti (ZN) è sceso al 3,34%, rispetto al 3,43% del giorno precedente, raggiungendo il livello più basso dal mese di settembre.

A febbraio, i posti vacanti negli Stati Uniti sono scesi sotto i 10 milioni per la prima volta dal maggio 2021, indicando come accennato un rallentamento del mercato del lavoro. Gli economisti avevano previsto 10,5 milioni di posti vacanti.

La banca della Nuova Zelanda alza i tassi

La lotta all'inflazione da parte della banche centrali è comunque tutt'altro che terminata: la borsa della Nuova Zelanda ha registrato una diminuzione dello 0,2% in seguito all'aumento inaspettato di 50 punti base del tasso di interesse deciso dalla banca centrale, superando le aspettative del consensus che si aspettava un aumento di soli 25 punti base.

Nel frattempo, la Banca nazionale svizzera potrebbe aumentare il tasso di interesse di altri 50 punti base nella prossima valutazione di giugno.

Molti i dati macro in uscita

Oggi alle 10:00 è attesa l'uscita del PMI composito di marzo dell'Europa, con una stima di 54,1 punti rispetto ai 52 di febbraio.

Negli Stati Uniti, alle 14:15 verranno diffusi i dati sulle richieste occupati ADP di marzo con una stima di 205mila contro le 242mila di febbraio, alle 15:45 verrà pubblicato il PMI composito di marzo con una stima di 53,3 punti rispetto ai 50,1 di febbraio e il PMI servizi di marzo con una stima di 53,8 punti contro i 50,6 di febbraio.

L'attività non manifatturiera negli Stati Uniti dovrebbe rallentare, con l'indice ISM atteso in calo a 54,5 rispetto al precedente 55,1.

I dati sulla disoccupazione di domani e venerdì saranno cruciali per i mercati.

Due settori sotto stress

I timori di una recessione negli Stati Uniti potrebbero avere un impatto negativo sui titoli del settore automobilistico ed energetico.

Cosa farà la Fed con i tassi?

Nel frattempo, i timori sulla tenuta dell'economia stanno riducendo le aspettative per un possibile aumento dei tassi negli Stati Uniti. La presidente della Federal Reserve di Cleveland, Mester, ha affermato che prevede il picco dei tassi oltre il 5%.

La presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, ha infatti dichiarato che la banca centrale dovrà aumentare ulteriormente i tassi di interesse per ridurre l'inflazione.

Loretta Mester resta un falco

Secondo Mester, per mettere l'inflazione su una traiettoria sostenuta al 2% e mantenere le aspettative di inflazione ancorate, la politica monetaria deve muoversi ulteriormente in territorio restrittivo quest'anno, con il tasso dei fondi federali che dovrà superare il 5%.

Ha anche affermato che vi è un'incertezza crescente per quanto riguarda le previsioni a seguito dello stress subito dalle banche a seguito del rapido collasso di Silicon Valley Bank.

Mester ha detto che la Fed dovrà valutare una serie di dati per capire dove sta andando l'economia e che vede pressioni inflazionistiche leggermente più persistenti rispetto alle previsioni medie degli ufficiali della Fed.

La dichiarazione è arrivata dopo che la Fed ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori aumenti dei tassi e ha segnato un altro aumento dei tassi di interesse nel loro programma previsionale, portando il tasso di riferimento a una fascia compresa tra il 5% e il 5,25%.

Attenzione al dato sull'occupazione di venerdì

Il Dipartimento del Lavoro rilascerà il rapporto sull'occupazione di marzo venerdì.

Gli economisti intervistati dal Wall Street Journal prevedono che l'economia abbia aggiunto 238.000 posti di lavoro. Se questa previsione sarà corretta, significherebbe che l'economia ha creato oltre un milione di posti di lavoro nei primi tre mesi dell'anno.

Alcuni analisti pensano che la Fed sia in bilico tra la necessità di politiche espansive per sostenere il sistema finanziario e politiche restrittive per contenere l'inflazione. Nella sua intervista, Mester ha dichiarato di non vedere alcun compromesso tra i due obiettivi.

Ha affermato che è "vitale" che la Fed utilizzi strumenti regolatori e di supervisione per mantenere sicuro e solido il sistema bancario. Ha aggiunto che una politica dei tassi d'interesse ben formulata e comunicata può raggiungere gli obiettivi di bassa inflazione e di un mercato del lavoro forte.

Per il mercato la Fed sarà meno aggressiva

Gli operatori dei mercati dei derivati vedono ora meno del 50% di probabilità di un aumento dei tassi al prossimo incontro della Fed di maggio e che i tassi abbiano raggiunto il loro picco nell'attuale intervallo del 4,75%-5%, secondo lo strumento CME FedWatch.

Gli investitori prevedono che la Fed inizierà a ridurre i tassi in estate, con attese di tagli di 75 punti base entro la fine dell'anno.

Il dollaro statunitense sta risentendo dell'idea che la Federal Reserve potrebbe allontanarsi dal suo percorso di inasprimento della politica monetaria.

Il future Eurostoxx 50 interrompe il rialzo

Sul grafico del future Eurostoxx 50 i prezzi ieri hanno disegnato un Gravestone Doji. Il gravestone doji è un tipo di candela giapponese che quando appare durante un trend rialzista può indicare un possibile esaurimento della tendenza al rialzo.

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Il gravestone doji si presenta quando il prezzo di apertura, il prezzo di chiusura e il prezzo minimo della giornata sono tutti uguali o molto vicini tra loro, mentre il prezzo massimo è molto più alto. Questo crea una candela con una lunga ombra superiore e un corpo molto piccolo o assente.

Questo modello può suggerire che, nonostante il prezzo abbia toccato livelli elevati durante la giornata, alla fine i venditori sono stati in grado di riportare il prezzo al di sotto del livello di apertura, indicando un'indebolimento del momentum rialzista.

Il massimo di ieri, a 4293 punti, si colloca a contatto con la linea mediana del set di angoli di Gann rialzista disegnato dal minimo di ottobre 2022, linea che è stata violata al ribasso il 13 marzo e che adesso funziona da supporto.

Gli angoli di Gann

Gli Angoli di Gann sono una tecnica di analisi tecnica sviluppata da W.D. Gann, che si basa sull'idea che gli angoli rappresentino un modo efficace per valutare l'andamento dei prezzi. L'angolo di 45 gradi, o linea mediana del ventaglio (costituito in totale da 9 linee) è particolarmente importante in un ventaglio rialzista di Gann perché indica un percorso rialzista forte e sostenibile.

In un ventaglio di Gann, gli angoli rappresentano la relazione tra tempo e prezzo. Un angolo di 45 gradi rappresenta un aumento di prezzo costante nel tempo. Ciò significa che se un'azione o un indice si muove lungo un angolo di 45 gradi, il prezzo sta salendo ad un tasso costante e sostenibile. Inoltre, l'angolo di 45 gradi è considerato il più forte tra tutti gli angoli di Gann. Il fatto che la linea sia stata violata a marzo indica una perdita di forza del trend rialzista.

Solo se i prezzi riusciranno a tornare sopra la linea, che ieri invece ne ha fermato l'avanzata, l'uptrend potrebbe essere ripristinato. In caso contrario è probabile il proseguimento della correzione iniziata a marzo con obiettivi almeno fino in area 3900. Primo supporto a 4185, media mobile esponenziale a 20 giorni, poi a 4125 punti.