Interpump, ecco cosa ne pensano gli analisti
pubblicato:Borsa Italiana, Azimut nuovi spunti per le azioni

Interpump torna sotto i riflettori di Piazza Affari grazie alla promozione di Equita Sim, che ha alzato il rating da Hold a Buy e il target price da 43 a 52 euro, spingendo il titolo a chiudere la seduta con un deciso +4,29% a 44,7 euro, la miglior performance tra le blue chip milanesi.
I prezzi hanno oscillato tra 43,38 e 45,76.
Secondo gli analisti, la società guidata da Fulvio Montipò sta mostrando segnali concreti di ripresa ciclica, in particolare nella divisione Hydraulics, dopo mesi difficili, mentre il segmento Water Jetting continua a garantire una crescita robusta, seppur a ritmi più moderati rispetto al secondo trimestre eccezionale.
Le stime di Equita per il terzo trimestre
Equita prevede che i ricavi trimestrali crescano dell’1,3% a 499,3 milioni di euro, sostenuti da un’espansione organica del +2,1%, con un effetto cambi negativo (-2,6%) e un contributo da M&A del +1,7%.
La divisione Hydraulics è vista in lieve ripresa (+0,9% a 322 milioni), mentre il Water Jetting dovrebbe crescere del +2,1% a 177 milioni, con un margine operativo lordo (Ebitda) atteso a 115,4 milioni (+4%) e un miglioramento di 50 punti base dei margini rispetto all’anno precedente.
Sul fronte patrimoniale, la posizione finanziaria netta dovrebbe registrare un forte miglioramento, passando da -397 milioni a -329 milioni, grazie a una gestione più efficiente del capitale circolante e a un calo degli investimenti.
Il segnale chiave: ritorno alla crescita dell’Hydraulics
Gli analisti considerano particolarmente rilevante il ritorno alla crescita organica della divisione Hydraulics — dopo un calo del -14% nel primo trimestre e del -7% nel secondo — segnale di una normalizzazione del ciclo industriale che potrebbe consolidarsi nel quarto trimestre.
Questo elemento compensa l’atteso rallentamento del Water Jetting, che resta comunque positivo (+5% nel terzo trimestre). Inoltre, l’azienda si mostra fiduciosa sul mantenimento dei margini, come confermato anche dalle recenti dichiarazioni del presidente Montipò.
Le previsioni aggiornate di Equita
Per l’intero esercizio 2025, Equita ha confermato le stime sui ricavi ma ha alzato le previsioni di Ebitda dell’1% a 471 milioni (margine del 22,7%, leggermente sopra la guidance 22,0–22,5%) e l’EPS del 3% a 2,19 euro.
Gli analisti ritengono possibili ulteriori revisioni al rialzo per il 2026-2027, soprattutto in caso di consolidamento della domanda europea e internazionale, anche a fronte di un contesto nordamericano ancora incerto.
La leva finanziaria resta molto contenuta (0,6x Ebitda), con un free cash flow 2025 atteso sopra i 200 milioni di euro, pari a un rendimento sul capitale di circa il 5%. Tutti elementi che rendono la società ben posizionata per continuare a crescere anche tramite piccole acquisizioni mirate, coerenti con la sua tradizionale strategia di espansione selettiva.
Valutazioni e prospettive di Borsa
Il titolo tratta a 9,6–8,3x EV/Ebitda 2026-2027 e a 19–16x Adj. P/E, multipli che Equita giudica ancora appetibili per una società in fase iniziale di recupero ciclico. Il target price di 52 euro implica un premio del 10% sui multipli precedenti, giustificato dalla combinazione di ripresa organica, solidità finanziaria e potenziale M&A.
Anche le altre case d’investimento si mostrano fiduciose:
Mediobanca Research conferma il giudizio Outperform dopo l’acquisizione della brasiliana Tutto Hidraulicos, considerata coerente con la strategia di rafforzamento in Sud America.
Banca Akros mantiene la raccomandazione Accumulate e il target a 43,5 euro, giudicando l’operazione “piccola ma indicativa della strategia di crescita per linee esterne”.
Sintesi finale
In sintesi, Interpump torna protagonista tra le blue chip italiane grazie a una combinazione di fattori positivi: miglioramento dei margini, riduzione del debito, ritorno alla crescita dell’Hydraulics e capacità di generare cassa.
Equita vede nel gruppo emiliano una storia industriale di qualità pronta a beneficiare della ripartenza del ciclo economico, con margini di crescita sia organici che tramite acquisizioni.
La promozione a Buy con target 52 euro riflette una visione strutturalmente rialzista su un titolo che resta ben posizionato per continuare a sovraperformare nei prossimi mesi.
Interpump, prezzi oltre la resistenza dei 44 euro
Il titolo Interpump venerdì ha superato la resistenza di area 43,50/44,00: su quei livelli transitano la linea ribassista disegnata dal top di maggio 2023 e il 61,8% di ritracciamento del ribasso dagli stessi massimi del 2023. I prezzi in precedenza, ad inizio agosto, avevano superato la media mobile esponenziale a 100 giorni, confermando una inversione rialzista in ottica di medio periodo. Attualmente la media funziona da supporto a 39,50 euro circa. Oltre i 47,50 euro, primo target per il rialzo, i prezzi potrebbero puntare al test di area 52 euro almeno. Solo sotto i 43 euro rischio di tornare a testare dall'alto la media mobile esponenziale a 100 giorni.
Azimut, nuove opportunità per il gruppo con Unicredit
Azimut positiva venerdì ma in ripiegamento dai massimi di seduta e sui minimi di giornata (33,90 euro) alla chiusura degli scambi. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa Unicredit potrebbe essere interessata all'asset manager dato che l'accordo con Amundi è vicino alla scadenza (2027) e attualmente la banca non ha né una rete di promotori né un team di gestione interni. I dati della raccolta di settembre hanno evidenziato un valore pari a +1,9 miliardi di euro, di cui 1,2 (il 66%) destinati alle soluzioni gestite. Il dato da inizio anno si attesta a +15,3 miliardi, in linea con l'obiettivo per il 2025, recentemente rivisto al rialzo fra 28 e 31 miliardi. Le masse totali hanno raggiunto i 123,1 miliardi (+14,5% da inizio anno). A metà ottobre Equita ha incrementato il prezzo obiettivo sul titolo dell'8% a 34 euro, con raccomandazione "Hold" confermata.
Azimut, prezzi sui massimi assoluti
Graficamente il titolo si trova sui massimi assoluti dopo aver oltrepassato martedì scorso la resistenza a 33,50 euro ed aver accelerato fino a quota 34,69. Il successivo consolidamento non ha minacciato la solidità del trend rialzista di lungo corso, che da giugno si è sviluppato all'interno di un canale attualmente delimitato tra 32,50 35,80 euro. E proprio questo ultimo riferimento potrebbe essere il prossimo obiettivo dei corsi in caso di permanenza nel breve al di sopra del supporto a 33,40 circa. Solo il cedimento di area 32,50 farebbe scattare un campanello di allarme da non sottovalutare per la tenuta del trend rialzista, preludio al test del supporto successivo a 31,40 euro. Sotto tale livello il titolo si esporrebbe al rischio di una correzione più corposa nel medio lungo periodo che potrebbe condurlo verso quota 29,00 almeno.
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