Intesa Sanpaolo accelera con miglioramento rating S&P

di FTA Online News pubblicato:
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Buona performance anche per Generali in vista dell'assemblea di domani per il rinnovo del cda

Intesa Sanpaolo accelera con miglioramento rating S&P

Seduta al rialzo ieri per Intesa SP. Il titolo ha guadagnato l'1,39% a 4,419 euro dopo avere oscillato tra 4,351 e 4,4615 euro. Il Ftse Mib ha invece ceduto lo 0,09%.

S&P alza il rating su Intesa

S&P Global Ratings ha deciso di innalzare il giudizio sul merito creditizio di Intesa Sanpaolo, portando il rating a lungo termine “senior preferred” da BBB a BBB+ e confermando al contempo l’outlook stabile. In parallelo, il rating a breve termine rimane fissato a A-2. Questa revisione positiva segue quella comunicata lo scorso 11 aprile relativa al rating dell’Italia, a sua volta migliorato da S&P. L’upgrade riflette la percezione di un rafforzamento della posizione finanziaria e della capacità di raccolta della banca, nonché i benefici derivanti dalla crescita di sistema e dalla prospettiva di migliore qualità degli attivi nel contesto economico nazionale.

Settimana scorsa Barclays ha rivisto al ribasso le proprie previsioni sugli utili per azione (EPS) del comparto bancario italiano, tagliandole in media del 2% per il biennio 2025–2026. Questo aggiustamento riflette il quadro macro, con i loro economisti che stimano un PIL italiano sostanzialmente piatto nel 2025 e un’economia in recessione nel secondo e terzo trimestre. Nonostante ciò, gli analisti di Barclays mantengono un giudizio positivo su Intesa Sanpaolo: hanno infatti alzato il target price da 4,80 € a 4,90 € per azione e confermato il rating “overweight”, convinti che la banca saprà generare profitti resilienti anche in uno scenario di crescita stagnante.

Titolo verso importante resistenza

Con il rialzo di ieri il titolo ha avvicinato, come già aveva fatto il 10 aprile, la resistenza di area 4,50 euro, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di marzo. Il 61,8% di ritracciamento è particolarmente significativo perché dopo un trend ribassista rappresenta spesso la zona di completamento della correzione. Un superamento deciso di questo livello può invece indicare un cambio di sentiment e il proseguimento dell'impulso rialzista che assume i connotati di un tentativo di inversione di trend rispetto a quello ribassista precedente.

In sintesi, il ritracciamento al 61,8 % è un punto di equilibrio naturale tra correzione e ripresa del trend, ampiamente seguito nei mercati e con un forte potere predittivo di possibili inversioni di prezzo. Una chiusura di seduta al di sopra di area 4,50 potrebbe anticipare almeno la ricopertura del gap ribassista del 3 aprile con lato alto a 4,72 euro. Sopra quei livelli il target si sposterebbe a 5 euro. Senza il superamento di area 4,50 e con la violazione di 4,25 attesa invece la ricopertura del gap del 10 aprile con base a 3,94 euro. Alla violazione anche di quel supporto rischio non solo di un nuovo test del minimo di aprile a 3,66 ma anche il proseguimento della discesa verso i 3,30 euro almeno.

Generali tonica con il settore

Seduta positiva ieri per i titoli del settore assicurativo. Generali ha guadagnato l'1,4% dopo che nel fine settimana Francesco Gaetano Caltagirone (terzo maggior azionista con il 6,5% come riportato sul sito della Consob) ha definito "sciagurato" il progetto di integrazione dell'asset management con Natixis. Settimana scorsa durante l'assemblea di Banca MPS in risposta alla domanda di un socio, era stato sottolineato da parte della banca come non ci fosse alcun accordo con il Gruppo Caltagirone in merito alla spartizione di Generali. Per MPS "la partecipazione in Generali rappresenta una quota diversificata di ricavi per il nuovo Gruppo. Qualsiasi decisione riguardo a tale quota azionaria sarà presa a tempo debito nel migliore interesse della Società e dei nostri azionisti" aveva aggiunto Rocca Salimbeni.

Tensioni in allentamento sul grafico

Graficamente il rialzo di ieri ha permesso di allentare almeno temporaneamente le tensioni sul titolo. I prezzi hanno infatti oltrepassato quota 31,20, lasciandosi alle spalle il massimo del 10 aprile, il 61,8% di ritracciamento della discesa dai top dello stesso mese, la media mobile esponenziale a 50 sedute e quella a 20, indicazioni che aprono al proseguimento del rimbalzo nel breve periodo. E dunque il titolo sta cercando di riportarsi in area 32,50, ovvero dove si trovava prima che Trump desse fuoco alle polveri con le dichiarazioni sui dazi, obiettivo raggiungibile in caso di conferme al di sopra dei citati 31,20 euro. L'ipotesi di una nuova fase negativa tornerebbe invece a farsi viva in caso di discese sotto 30,20, preludio ad un affondo che potrebbe spingersi nuovamente sui minimi del 7 aprile in area 28,10/28,20, dove troviamo anche la media esponenziale a 200 sedute, importante supporto di lungo periodo.