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L'Angolo del Trader

di FTA Online News pubblicato:
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Generali azzera le perdite di lunedì sostenuto dai buoni risultati del 2022. L'anno si è chiuso con premi a 81,5 miliardi di euro (+1,5%, consensus 81,3), risultato operativo a 6,5 miliardi (record storico, +11,2%, consensus 6,2), risultato netto a 2,9 miliardi (+2,3%, consensus 2,8), dividendo proposto 1,16 euro per azione (+8,4%, consensus 1,13). Lunedì i prezzi erano scesi fino sul supporto in area 17,65, per poi chiudere a 17,80 euro. Ieri la chiusura a 18,445 è stata di poco superiore a quella di venerdì (18,42 euro) ed il titolo si è spinto nell'intraday fino a quota 18,595, andando a chiudere il gap down di venerdì a 18,575. Servirà il superamento di area 18,70 per allontanare il rischio di nuove ricadute dopo la copertura del citato gap. Probabile in tal caso un nuovo test a 18,90 ed il successivo allungo verso 19,30 circa. Nuovi segnali di cedimento invece già sotto 18 euro, preludio al ritorno a 17,65 ed al successivo affondo verso area 17,00.

Ottima performance ieri per Interpump che ha beneficiato del clima positivo sul settore industriale scaturito dal dato sull'inflazione USA. La flessione della crescita dei prezzi ala consumo da' un po' di respiro alla Federal Reserve: la banca centrale americana ha la possibilità di essere meno aggressiva sui tassi, prospettiva quanto mai provvidenziale alla luce della turbolenza che sta colpendo il sistema finanziario USA dopo il fallimento di SVB. La prospettiva di una progressione più morbida dei tassi di interesse favorisce il comparto industriale dato che ha attitudini cicliche. L'analisi del grafico di Interpump mette in evidenza il rally partito a settembre (+60% circa) e la pausa in essere da inizio febbraio. Il superamento del massimo del 24/2 a 53,35 euro riattiverebbe il movimento ascendente verso area 58,50, ostacolo determinante per ambire al ritorno sul record del novembre 2021 a 69,10 (tappa intermedia a 65). La violazione del recente minimo a 48,90 favorirebbe invece un affondo verso gli importanti supporti posizionato tra 46 e 47.

Il titolo di Sesa è salito ieri del 6,06% a €119,1 dopo che l'azienda ha pubblicato il rapporto di gestione provvisorio per i primi nove mesi dell'esercizio finanziario che terminerà il 30 aprile 2023. Il rapporto ha mostrato che i ricavi consolidati dell'azienda e altri redditi sono aumentati del 23,8% anno su anno a €2.176,4 milioni, mentre il suo utile netto rettificato è aumentato del 22,1% anno su anno a €80,7 milioni. L'azienda ha inoltre aumentato le sue previsioni di fatturato e EBITDA per l'anno fiscale 2023, con un nuovo obiettivo di fatturato tra €2,8 miliardi e €2,9 miliardi e un nuovo obiettivo di EBITDA tra €200 milioni e €210 milioni. Sesa ha inoltre riportato i suoi risultati del terzo trimestre del 2023, con ricavi di €864,7 milioni, in aumento del 19,9% anno su anno, e un EBITDA di €62,6 milioni, in aumento del 22% anno su anno. Le previsioni dell'azienda per l'anno fiscale 2024 includono una crescita dei ricavi del 10-15% anno su anno, una crescita dell'EBITDA del 20-25% anno su anno e una crescita dell'utile netto rettificato del 12-15% anno su anno. Si prevede che le attività di fusione e acquisizione dell'azienda contribuiranno al 15-20% della crescita per l'anno fiscale 2024. I risultati del terzo trimestre dell'azienda hanno superato le aspettative di mercato, portando Mediobanca Securities ad aumentare il prezzo obiettivo del titolo a €173 da €167, mantenendo una valutazione di outperform. Il rimbalzo dell'ultima seduta ha portato i prezzi a contatto con la media mobile esponenziale a 20 giorni. La rottura di questa resistenza, a 120,75, sarebbe un segnale di forza interessante, introduttivo a movimenti verso i 123,75 euro almeno. Resistenza successiva a 132 euro. Senza la rottura di 120,75 ed in caso di violazione di 117 attesa la ricopertura del gap lasciato il 14 marzo con base a 114 euro. Supporto successivo a 107 euro.

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