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L'Angolo del Trader

di FTA Online News pubblicato:
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Positiva ieri Campari (+1,25% a 10,5150 euro, toccati in intraday i 10,64, massimi da inizio agosto) in scia a Pernod Ricard +3,41%. Il gruppo francese ha chiuso il primo semestre dell'esercizio 2022-2023 con ricavi in crescita del 12% organico a 7,116 miliardi di euro, utile netto dei soci +29% a 1,792 miliardi. I risultati sono superiori alle attese. Per il secondo semestre dell'esercizio il management vede "rafforzata la fiducia" in una "forte performance". Il cda di Campari si riunirà per approvare il bilancio 2022 martedì prossimo 21 febbraio. L'analisi del grafico di Campari mette in evidenza il segnale rialzista inviato ieri con il superamento dell'ostacolo rappresentato dal massimo del 24 novembre a 10,4550 euro e la conseguente riattivazione del movimento ascendente in essere da da ottobre. Una conferma definitiva arriverebbe con la vittoria sulla resistenza dinamica attualmente a 10,61-10,62, prologo a un attacco agli 11,1250 massimo di inizio aprile e resistenza determinante in ottica di medio-lungo periodo (obiettivi successivi a 11,50 e 12,00). Discese sotto quota 10 creerebbero invece le premesse per un test di 9,50, supporto determinante nel breve-medio termine.

Interpump ha perso terreno ieri (-0,48% a 51,60 euro) all'indomani dell'uscita dei risultati 2022: ricavi +29,5% (+18,1% a parità di perimetro) a 2,078 miliardi di euro, EBITDA 492,3 milioni, +29,6% e margine del 23,7%, utile netto consolidato 269,6 milioni, +35,8%, posizione finanziaria netta con leva 1,2x. Per il triennio 2023-2025 il management prevede crescita complessiva dei ricavi nell'intorno del 25% (incremento organico 2023 di circa il 5%), EBITDA margin nell'intorno del 22%, "considerando il probabile effetto diluitivo di eventuali acquisizioni effettuate nel periodo", posizione finanziaria netta con leva fra 1-1.5x. Mediobanca peggiora il giudizio sul titolo da outperform a neutral ma incrementa il target da 50,2 a 57 euro grazie a al +13% medio delle stime di utile per azione 2023 e 2024. L'analisi del grafico di Interpump mette in evidenza il rally partito a fine settembre da area 32 euro e il movimento laterale delle ultime 2-3 settimane. Il titolo sembra quindi in grado di estendere il rally: conferme in tal senso in caso di perentorio superamento di quota 52 con primo obiettivo a 56,15 e successivo a 58,50. Oltre questo ultimo livello resterebbe solo la resistenza a 65 circa a contrastare il tentativo di estensione sul record sotrico del novembre 2021 a 69,10. La violazione di 49,90 favorirebbe invece una correzione con primo appoggio sul supporto dinamico ora in area 48 e successivo sul minimo di fine gennaio a 47,10.

Banca MPS in buona forma, ma termina sotto i massimi giornalieri: il titolo ha guadagnato il 4,09% a 2,471 euro e nell'intraday ha oscillato tra 2,372 e 2,4995 euro. Moody's ha migliorato di tre gradi (notch) il rating long-term senior unsecured debt portandolo da Caa1 a B1 con outlook confermato stabile dopo l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro e i buoni risultati di bilancio del quarto trimestre 2022. Migliorati di 2 notch il rating standalone Baseline Credit Assessment (BCA) a b1 da b3, il long-term deposit rating a Ba2 da B1, e il subordinated debt rating a B2 da Caa1". La previsione di Moody's indica che la struttura di finanziamento e i livelli di liquidità della banca rimarranno stabili a seguito della sua ampia base di depositi. Ciò suggerisce che la banca ha accesso a una fonte affidabile di finanziamento, in questo caso i depositi dei clienti, che le consente di soddisfare le sue esigenze di liquidità senza dover fare affidamento su fonti più costose o meno affidabili. In generale, una solida base di depositi può rappresentare un fattore positivo per la salute finanziaria di una banca, in quanto indica che ha una clientela fedele e un'elevata capacità di generare entrate. Gli analisti di Equita Sim hanno commentato positivamente la notizia, ma hanno anche sottolineato che in gran parte era attesa dopo il successo dell'aumento di capitale e le azioni intraprese per migliorare la redditività della banca. La scorsa settimana MPS ha comunicato i risultati 2022: margine di interesse a 1.539 milioni di euro (+26,0%, +31,4% nel quarto trimestre), il risultato netto di pertinenza della Capogruppo ammonta a -205 milioni a fronte di +310 milioni nel 2021. Il quarto trimestre registra un utile pari a 156 milioni (-388 milioni nel terzo trimestre). Il Common Equity Tier 1 Ratio phased-in sale a 16,6% (rispetto al 12,5% di fine 2021 e al 10,0% del 30 settembre 2022). Il rialzo delle ultime ore ha permesso al titolo di ritracciare la metà circa del ribasso dal massimo del 9 febbraio a 2,67 euro. La rottura di area 2,55 è necessaria per permettere al titolo di tornare a testare il massimo di febbraio a 2,669 euro. Resistenza successiva a 3 euro circa. Senza la rottura di 2,55 ed in caso di violazione di area 2,35 le oscillazioni recenti, dal picco del 1° febbraio, si dimostrerebbero un testa spalle ribassista, rischio in quel caso di discese verso area 2 euro.

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