Mercati azionari in rialzo ieri grazie al voto sul tetto del debito USA e ai dati positivi dalla Cina
pubblicato:I mercati azionari, inclusa Piazza Affari, hanno registrato una chiusura in rialzo (+2,01% il Ftse Mib indice, +2,02% per il Ftse Mib future) grazie al voto favorevole della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sul disegno di legge sul tetto del debito e ai positivi dati macro cinesi. A maggio, il settore manifatturiero cinese ha mostrato una ripresa dopo la contrazione di aprile, con una crescita della produzione che ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 11 mesi, come indicato dall'indice Caixin China General Manufacturing Purchasing Managers' Index. L'indice è salito a 50,9 punti a maggio rispetto ai 49,5 di aprile, segnalando un ritorno alla crescita positiva nel settore manifatturiero dopo due mesi di rallentamento. Altri dati macroeconomici sono stati rilasciati, tra cui il PMI manifatturiero italiano di maggio che si è attestato al di sotto della soglia critica dei 50 punti, indicando una contrazione per il secondo mese consecutivo e il livello più basso degli ultimi tre anni, con un indice a 45,9 punti rispetto ai 46,8 di aprile. Nell'area euro, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 6,1% su base annuale a maggio, inferiore al 7% di aprile e al consenso del +6,3% su base annuale.
I dati pubblicati dall'Ufficio Federale di Statistica tedesco indicano che le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate meno del previsto ad aprile rispetto al mese precedente. L'incremento è stato dello 0,8% rispetto a marzo, mentre gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento dell'1% su base mensile. Questo suggerisce una crescita più modesta delle vendite nel settore al dettaglio rispetto alle aspettative.
Tuttavia, se confrontiamo le vendite al dettaglio di aprile 2023 con aprile 2022, si osserva una diminuzione del 4,3%. Questo calo indica una debolezza nel confronto annuale e potrebbe essere attribuito agli effetti delle restrizioni legate alla pandemia di COVID-19 che hanno pesato sulle attività commerciali.
Le vendite al dettaglio sono un indicatore importante per valutare la salute dell'economia di un paese e il comportamento dei consumatori. Una crescita più debole delle vendite al dettaglio può riflettere una diminuzione della fiducia dei consumatori o una spesa più prudente. Tuttavia, è importante considerare anche altri fattori economici e indicatori per ottenere una visione completa della situazione economica complessiva.
Negli Stati Uniti, l'indice PMI manifatturiero si è attestato a 48,4 punti nella lettura finale di maggio, in calo rispetto ai 50,2 di aprile e alla lettura preliminare di 48,5.
L'occupazione non agricola negli Stati Uniti è aumentata di 278.000 unità nel mese di maggio secondo i dati dell'ADP. Questo dato rappresenta un leggero calo rispetto alla cifra rivista di 291.000 unità del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un incremento più contenuto, pari a 170.000 unità. Nonostante la crescita dell'occupazione sia stata inferiore alle aspettative, indica comunque una tendenza positiva nel mercato del lavoro.
Le nuove richieste di disoccupazione sono state di 232.000, in aumento rispetto alle 230.000 della settimana precedente. Tuttavia, il dato è migliore delle previsioni degli analisti che si attendevano 235.000 richieste. Questo suggerisce che, nonostante l'aumento delle richieste di disoccupazione, il mercato del lavoro rimane relativamente solido.
Nel primo trimestre, il costo del lavoro per unità ha registrato una crescita del 4,20%, che è inferiore alle aspettative degli analisti che prevedevano un aumento del 6,0%. Questo dato indica che l'aumento dei salari e dei costi del lavoro è stato più contenuto di quanto previsto. Il dato precedente era un aumento del 6,30%, quindi si nota una moderazione della crescita dei costi del lavoro.
Nel contesto politico, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha votato a favore dell'innalzamento del tetto al debito con una larga maggioranza, con circa due terzi dei repubblicani che si sono schierati con i democratici. Ora il disegno di legge passerà al Senato per l'approvazione. Il capogruppo dei democratici al Senato, Chuck Schumer, ha dichiarato che stanno lavorando per approvare il disegno di legge il prima possibile. L'innalzamento del tetto al debito è una misura cruciale per consentire al governo di continuare a finanziare le sue operazioni e adempiere ai suoi obblighi finanziari.
La chiusura in rialzo dei mercati azionari europei, inclusa Piazza Affari, è stata come detto influenzata positivamente sia dal voto sul tetto del debito degli Stati Uniti che dai dati macroeconomici positivi provenienti dalla Cina. La ripresa del settore manifatturiero cinese è un segnale incoraggiante, indicando una crescita della produzione che raggiunge il livello più alto degli ultimi 11 mesi. Tuttavia, vi sono alcune preoccupazioni riguardo alla contrazione del settore manifatturiero italiano, che ha registrato un periodo di peggioramento delle condizioni operative per due mesi consecutivi. Nel contesto globale, l'area euro ha visto un aumento dei prezzi al consumo, sebbene al di sotto delle aspettative. Negli Stati Uniti, l'indice PMI manifatturiero ha registrato una diminuzione, ma l'incremento dei posti di lavoro nel settore privato ha superato le previsioni, evidenziando una resilienza dell'economia. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, nonostante un aumento modesto, rimangono inferiori alle stime. Complessivamente, l'andamento positivo dei mercati azionari riflette una risposta favorevole agli sviluppi politici e ai dati economici sia interni che internazionali.
Ieri il petrolio è rimbalzato in scia ai dati macro cinesi. Le fonti all'interno dell'OPEC+ (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i loro alleati) hanno affermato a Reuters che è improbabile che il gruppo tagli ulteriormente l'offerta di petrolio durante la riunione del 4 giugno, nonostante il calo dei prezzi del petrolio verso i 70 dollari al barile. L'OPEC+ è responsabile di circa il 40% della produzione mondiale di petrolio greggio e approvvigiona circa il 60% del mercato delle esportazioni di petrolio, quindi le decisioni prese dal gruppo possono influenzare significativamente i prezzi del petrolio.
Sebbene il prezzo del petrolio abbia subito un calo verso i 70 dollari al barile, le fonti affermano che l'OPEC+ non prevede ulteriori tagli all'offerta di petrolio in questo momento. Ciò potrebbe essere influenzato da diversi fattori, come il desiderio di mantenere una certa quota di mercato o di evitare un aumento dei prezzi che potrebbe danneggiare la domanda. Inoltre, potrebbero essere considerate anche le dinamiche geopolitiche e le esigenze economiche dei paesi membri.
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