Mercato del lavoro USA: impatto sul cambio Eur/Usd e previsioni sul futuro di dollaro e Borse

di Alessandro Chini pubblicato:
3 min

Atteso per oggi il dato sul mercato del lavoro statunitense, dal cui esito dipenderanno buona parte delle sorti di dollaro e borse nel breve termine.

Mercato del lavoro USA: impatto sul cambio Eur/Usd e previsioni sul futuro di dollaro e Borse

Le parole di Powell hanno rafforzato il dollaro

Settimana movimentata in ambito valutario quella che si sta per chiudere. E nuove sorprese potrebbero arrivare dopo la comunicazione odierna (ore 14:30) del dato sul mercato del lavoro statunitense.

Le parole del numero uno della Fed, Jerome Powell, pronunciate nei giorni scorsi durante l'audizione al congresso USA, hanno contribuito ad agitare i mercati azionari rafforzando il dollaro.

Powell ha fatto sapere che l'atteggiamento da falco della Fed è tutt'altro che terminato e che se ritenuto necessario la banca centrale statunitense potrebbe agire con ulteriori rialzi dei tassi, che potrebbero rivelarsi superiori a quanto atteso dai mercati.

Ed è per questo motivo che il dollaro ha subito reagito, recuperando nella sola giornata di martedì quanto aveva perso nella precedente settimana, scendendo così sui minimi contro euro dallo scorso 6 gennaio.

La successiva, modesta reazione, ha per il momento contribuito ad allentare le tensioni, senza tuttavia attenuare il rischio di un ulteriore apprezzamento da parte del biglietto verde.

Attese per il dato sul mercato del lavoro USA

E come detto il dato sul mercato del lavoro, atteso per oggi, potrebbe contribuire ad agitare ulteriormente le acque. Ieri intanto lo U.S. Deparment of Labor (il ministero del Lavoro di Washington), ha reso noto che le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono salite a 211.000 unità dalle 190.000 precedenti, contro le 195.000 del consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal.

Il dato, peggiore del previsto, ha fatto pensare ad un atteggiamento più morbido da parte della Fed in merito alle prossime decisioni sui tassi.

Un atteggiamento troppo intransigente infatti rischierebbe di ripercuotersi negativamente sull'economia, causandone non tanto un "soft landing" come ritenuto probabile fino a qualche giorno fa, ma una caduta netta in recessione a cui i mercati reagirebbero in malo modo.

Cosa attendersi dunque?

Come spesso accade forse il risultato migliore può essere dettato dal proverbio "in media stat virtus", ovvero una via di mezzo che non mostri un andamento troppo spedito dell'economia (tasso di disoccupazione in calo più del previsto) ma nemmeno un dato troppo negativo, che rappresenterebbe il sintomo di un mercato del lavoro in frenata, preludio ad un pericoloso rallentamento dell'economia (recessione)

Il grafico di Eur/USd

Il grafico del cambio Eur/Usd riassume molto bene questa situazione, essendosi di fatto preparato ad una evoluzione in entrambe le direzioni a seconda di quanto verrà comunicato oggi.

Da una parte infatti i prezzi hanno creato la base per costruire un doppio minimo in area 1,0530 che potrebbe rilanciare le ambizioni dell'euro una volta superata la resistenza a 1,0695, circostanza che proietterebbe obiettivi in area 1,0850/1,0860.

Tale scenario verrebbe favorito da un dato debole sul mercato del lavoro.

Viceversa, un dato molto positivo andrebbe ad agevolare ulteriormente il dollaro poichè la Fed potrebbe agire sui tassi in maniera più decisa per rallentare l'inflazione.

In tal caso il movimento laterale che Eur/Usd ha disegnato nelle ultime settimane potrebbe trasformarsi in un box di continuazione del ribasso intrapreso dai top di inizio febbraio a 1,1030 circa, spingendo il cambio verso 1,0365, con supporto intermedio a 1,0420, linea di tendenza che sale dai minimi di settembre.

Quest'ultima ipotesi implicherebbe anche il probabile arretramento da parte del mercato azionario, in virtù della correlazione inversa vista negli ultimi mesi tra dollaro e azioni.

Mercato del lavoro USA: impatto sul cambio Eur/Usd e previsioni sul futuro di dollaro e Borse

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