Euro in flessione dopo accordi USA-Cina su dazi
pubblicato:Il biglietto verde rialza la cresta in attesa del dato sull'inflazione negli States

Il dollaro riguadagna rapidamente terreno nei confronti dell'euro. Il cambio EUR/USD ieri sera ha toccato 1,1066, livello minimo (che significa punto di massimo per il biglietto verde) dal 10 aprile, ovvero dai giorni successivi l'annuncio del Liberation Day da parte di Donald Trump. L'inquilino della Casa Bianca ha così denominato la campagna commerciale a suon di dazi finalizzata a liberare gli USA dal giogo del deficit commerciale imposto - non si sa bene da chi né in che modo - sugli Stati Uniti d'America.
Inflazione e Fed a sostegno del dollaro
L'accordo annunciato ieri con la Cina - tregua di 90 giorni sui dazi - ha riportato il sereno sulle prospettive per l'economia mondiale e quindi sui mercati finanziari. Anche sul valutario la pressione sul dollaro si è allentata notevolmente in vista dell'appuntamento odierno con l'inflazione americana. Si tratta dell'indice CPI, cioè non quello preferito dalla Fed per stimare il livello dei prezzi al consumo, ma pur sempre un indicatore da seguire con attenzione. Recentemente la banca centrale americana si è espressa in modo freddo di fronte alle richieste di Trump per una riduzione dei tassi, elemento favorevole al rafforzamento del dollaro.
BCE propensa a confermare gli stimoli
Da questa parte dell'Atlantico la BCE è impegnata nella revisione delle basi strategiche della sua impostazione di politica monetaria. Secondo le indiscrezioni l'Eurotower non sembra intenzionata a modificare i capisaldi che hanno guidato le sue decisioni degli ultimi anni, come l'utilizzo degli acquisti in massa di obbligazioni e l'attenzione ai cambiamenti climatici. La BCE dovrebbe, nonostante le molte critiche, confermare la possibilità di utilizzare azioni di massiccio stimolo monetario in caso di necessità - leggi: stagnazione economica accoppiata a bassa dinamica dei prezzi - uno scenario capace di tenere l'euro al guinzaglio e favorire l'interscambio commerciale con gli USA.