Mondiali 2022, tempi di recupero da record: ecco perché durano anche 30 minuti

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Mondiali 2022, i tempi di recupero da record sembrano ormai una regola fissa. Dietro queste partite extra-large c'è lo zampino della FIFA: ecco perché.

Mondiali 2022, tempi di recupero da record: ecco perché durano anche 30 minuti

Partite extralarge quelle giocate in Qatar: gli spettatori avranno sicuramente notato, assistendo ai match dei Mondiali 2022, tempi di recupero che potremmo definire da record.

Siamo soltanto alle prime sfide della fase a gironi, ma le partite con tempi di recupero che sono andate ben oltre i 90 minuti canonici possono essere già considerate una costante. In totale, è stato stimato che, fino ad ora, sono stati assegnati dei minuti di recupero che, se sommati, danno come risultato più di un’ora.

Non tutti sanno, però, che dovremo abituarci a questi tempi così dilatati. Cerchiamo di capire il perché.

Mondiali 2022, tempi di recupero da record: i minuti aggiuntivi assegnati

Analizzando i match attualmente già giocati, possiamo osservare facilmente come, durante questi Mondiali 2022, i tempi di recupero lunghissimi siano praticamente una costante.

Di seguito, le partite già giocate ed i minuti di recupero assegnati:

Match

Minuti di recupero totali

Qatar - Ecuador

10 minuti

Inghilterra - Iran

29 minuti

Senegal - Olanda

14 minuti

Stati Uniti - Galles

16 minuti

I minuti aggiuntivi giocati, tra le altre cose, in alcuni casi hanno dato la possibilità ad alcune squadre di segnare dei goal che non ci sarebbero mai stati in mancanza di questi tempi eccessivamente dilatati.

È il caso, ad esempio, del match Inghilterra – Iran, durato ben 117 minuti: l’Iran è riuscito a portarsi due reti dopo il minuto 110.

Mondiali 2022: tempi di recupero di quasi 30 minuti, ecco perché

Si tratta di una situazione alla quale dovremo abituarci: durante questi Mondiali 2022, tempi di recupero molto lunghi diventeranno all’ordine del giorno.

In realtà, non è una situazione di cui stupirsi: dipende tutto da alcune direttive date dalla FIFA. La Federazione ha infatti imposto agli arbitri un elevato grado di severità di fronte alle perdite di tempo. E, pensandoci bene, i match iniziali dei Mondiali 2022 di perdite di tempo ne hanno viste moltissime.

Pensiamo ai vari infortuni, come quello avvenuto durante la già citata partita Inghilterra – Iran. Si tratta del caso più eclatante, e il maxi recupero è stato assegnato a causa dell’infortunio del portiere iraniano Beiranvand. Il portiere, dopo uno scontro frontale con il compagno di squadra Majid Hosseini, è stato soccorso direttamente in campo, mentre il tempo scorreva.

Un infortunio che ha portato gli arbitri ad optare per un maxi-recupero da quasi trenta minuti.

Mondiali 2022, tempi di recupero: Collina aveva anticipato i maxi over time

Si tratta dunque di una situazione curiosa ma non inaspettata: quella dei Mondiali 2022 con tempi di recupero da record è in effetti una situazione quasi prevedibile.

Infatti, era già stata anticipata e prevista da Pierluigi Collina, capo della commissione arbitrale FIFA, durante le interviste prima dell’inizio dei Mondiali.

Collina aveva infatti anticipato che, già dai tempi dei Mondiali di Russia 2018, ci si è impegnati ad un calcolo del tempo molto più accurato.

C’è in effetti da considerare che, durante un match, non solo gli infortuni, ma anche le esultanze per un goal, ad esempio, possono comportare delle perdite di minuti preziosi.

Da qui, la necessità di un’analisi più precisa del tempo perso e dei tempi di recupero che, di conseguenza, si allungano.

Prima di concludere, ricordiamo che il calendario completo, con date e orari delle partite dei Mondiali Qatar 2022, è disponibile sul nostro articolo di approfondimento.

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