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Oro lanciato verso i record storici: le ragioni di tanti buy

di Edoardo Lopez pubblicato:
3 min

L'oro si è riportato con slancio sopra la soglia dei 2.000 dollari, al top da oltre un anno. Come spiegare la corsa al rialzo?

Oro lanciato verso i record storici: le ragioni di tanti buy

Si torna a parlare di febbre dell'oro, dopo che da alcune settimane il metallo giallo ha occupato nuovamente la scena a livello intermarket, facendo al contempo parlare di sè anche sulle pagine dei giornali.

Oro sopra i 2.000 $ al top da oltre un anno

Ieri il gold ha terminato gli scambi poco al di sopra di area 2.020 dollari l'oncia, dopo aver superato nell'intraday anche la soglia dei 2.030 dollari.

Le quotazioni dell'oro si riportano così sui top di febbraio 2022, quando erano scattati copiosi acquisti in seguito allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

Il metallo giallo peraltro si sta avvicinando progressivamente ai suoi massimi storici, toccati in area 2.075 dollari nell'anno della pandemia e precisamente ad agosto 2020.

Oro: i motivi della corsa al rialzo

Tanti sono i fattori che stanno alimentando l'ascesa dei prezzi dell'oro, partita già a marzo in seguito allo scoppio della crisi delle banche negli Stati Uniti.

Un evento che ha favorito il ritorno di una certa avversione al rischio, con conseguente ricerca di porti sicuri, tra cui l'oro, da sempre indicato come il bene rifugio per eccellenza.

Lo shopping sull'oro trova terreno fertile anche in altre motivazioni, a partire dall'indebolimento del dollaro che sta perdendo terreno nei confronti delle principali valute.

L'euro-dollaro si è spinto al di sopra di area 1,09, il dollar index è sceso sotto quota 102, ed è proprio la debolezza del biglietto verde che si riflette positivamente sull'oro, essendo questa materia prima quotata nella divisa statunitense.

La correlazione tra i due asset è inversa, quindi al calo del dollaro corrisponde un rialzo del gold e viceversa.

Oro: timori per la crescita economica

La corsa al rialzo dell'oro è altresì puntellata dai crescenti timori relativi alle prospettive dell'economia, in primis di quella statunitense.

Gli ultimi dati macro hanno restituito uno scenario più debole e ora gli occhi sono puntati sul report relativo all'occupazione USA in arrivo domani.

Il mercato teme sempre più una recessione negli Stati Uniti, tanto che non si parla più di se ma di quando.

La previsione di una fase recessiva induce ad acquistare oro che, data la sua natura di bene rifugio, è scelto come asset per proteggere i portafogli.

Oro in salita aspettando un taglio dei tassi Fed

Il gold è noto anche per la sua alternatività ai tassi statunitensi e così quando questi scendono la materia prima si apprezza e viceversa.

Il rendimento del Treasury a 10 anni continua a calare perché il mercato scommette su un taglio dei tassi da parte della Fed e tanto basta per far riscoprire il fascino dell'oro quale alternativa appunto ai tassi USA.

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