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Pasquetta 2024, come viene pagata nella busta paga dei lavoratori?

di Chiara Turano pubblicato:
3 min

Il Lunedì dell'Angelo quest'anno cade il 1° aprile: ma come viene pagata la Pasquetta 2024 in busta paga ai lavoratori essendo un giorno festivo?

Pasquetta 2024, come viene pagata nella busta paga dei lavoratori?

La Pasquetta 2024 è sempre più vicina. Quest’anno il Lunedì dell’angelo coincide con il primo giorno di aprile e molti lavoratori iniziano a chiedersi come viene pagata nella busta paga.

Questo perché la Pasquetta 2024, ma il discorso vale per qualsiasi anno, è a tutti gli effetti una festività religiosa nazionale che si differenzia da quelle civili. Al datore di lavoro spetta riconoscerla in busta paga con una voce specifica. 

Ma come si paga il Lunedì dell’Angelo (Pasquetta)? Andiamo subito a scoprirlo.

Perché si festeggia la Pasquetta 

Il Lunedì dell’Angelo, meglio conosciuto come Pasquetta o lunedì dell’ottava Pasqua (secondo il calendario liturgico cattolico), è a tutti gli effetti una festività riconosciuta dall’ordinamento dello Stato. Pur non avendo una data fissa, cade sempre il giorno successivo alla Santa Pasqua

Il nome è da ricondurre alla lieta notizia della resurrezione comunicata dall’angelo alle donne che si recarono al sepolcro dove era custodito il corpo di Gesù morto crocifisso.

Ora come ora, la Pasquetta è diventata un’occasione per concedersi un po' di relax, qualche scampagnata fra le montagne o al mare, picnic all’aperto e barbecue a go go, giusto per trascorrere un po' di tempo con gli amici e la famiglia, lontano dalla solita routine giornaliera. 

Insomma, è un giorno festivo a tutti gli effetti a cui gli italiani difficilmente rinunciano.

Pasquetta 2024, quali sono gli altri giorni festivi in Italia

Oltre alla Pasquetta 2024, ci sono tanti altri giorni considerati festivi in Italia per i quali è riconosciuto ai lavoratori il diritto ad assentarsi dal lavoro. Il Lunedì dell’Angelo rientra nell’elenco confermato dall’articolo 2 della legge numero 260 del 27 maggio 1949, modificato dalla successivamente dalla legge 54 del 1957.

In definitiva, sono considerati giorni festivi:

  • tutte le domeniche;

  • il 1° gennaio (Capodanno);

  • il 6 febbraio (Epifania);

  • il 25 aprile (anniversario della liberazione);

  • il Lunedi dell’Angelo (il giorno successivo alla Santa Pasqua);

  • il 1° maggio (Festa dei lavoratori);

  • il 15 agosto (giorno dell’Assunzione della Beata Vergine Maria);

  • il 1° novembre (giorno di Ognissanti);

  • il 4 novembre (giorno dell’unità nazionale);

  • l’8 dicembre (Festa dell’Immacolata Concezione);

  • il 25 dicembre (giorno di Natale);

  • il 26 dicembre (giorno di Santo Stefano).

Com’è facile notare Pasqua non risulta in elenco. Ciò significa che per la giornata del 31 marzo 2024 i lavoratori non potranno godere delle tutele garantite nei giorni festivi, al contrario della Pasquetta 2024.

Pasquetta 2024, come viene pagata nella busta paga dei lavoratori?

Fatte tutte le dovute premesse, è facile constatare che la Pasquetta 2024 rientra nelle festività nazionali di tipo religioso da corrispondere in busta paga.

A prescindere dal CCNL il Lunedì dell’Angelo è sempre pagato

Nel cedolino troveremo una voce che fa intuire che si tratta di una festività. Spesso, in assenza di una norma specifica, sono i CCNL ad indicare i giorni festivi e il loro pagamento. 

Se il festivo cade di domenica o nel giorno deciso come riposo settimanale, la festività è non goduta e viene pagata e considerata in busta paga come una giornata aggiuntiva (un sesto della retribuzione lorda).

 

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