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Pensioni INPS, pessime notizie per i pensionati: nuovi tagli all'assegno fino a 340€, ecco per chi

di Valentina Zappalà pubblicato:
3 min

Pensioni INPS, le ultime news non sono affatto confortanti: nel 2023, infatti, i cedolini subiranno delle riduzioni. Si parla di tagli abbastanza sostanziosi, fino a 340 euro. Analizziamo insieme la situazione.

Pensioni INPS, pessime notizie per i pensionati: nuovi tagli all'assegno fino a 340€, ecco per chi

Si sente spesso parlare di aumenti alle pensioni INPS, soprattutto negli ultimi mesi. In effetti, in alcuni casi il cedolino di aprile ha potuto contare su maggiorazioni da 136 euro fino a 718 euro. Tuttavia, tali maggiorazioni sono riservate solamente ad alcuni pensionati. Nella maggior parte dei casi, al contrario, i cedolini pensioni INPS sono stati più bassi.

Tale riduzione dell’assegno è dovuta alla rivalutazione pensioni voluta dal Governo Meloni. E, in molti casi, si parla di una diminuzione sostanziosa: fino a ben 340 euro totali.

Scopriamo subito chi sono i pensionati colpiti da questa disastrosa riduzione.

Ma, prima di iniziare e visto l'approssimarsi del mese di aprile, scopriamo il calendario di erogazione previsto per il prossimo mese nel seguente video a cura di Mondo Pensioni:

INPS, pensioni più basse nel 2023: i danni della rivalutazione

La situazione in merito alla riduzione delle pensioni INPS è stata oggetto di un recente studio ad opera del sindacato UILP.

Studio che ha messo in luce dei dati poco confortanti. Per coloro che, al 2022, percepivano un assegno mensile pari a 2.500 euro totali, si parla di una perdita annua di 325 euro e mensile di 25 euro. E, ovviamente, per cedolini più alti gli importi salgono anche di più: chi nel 2022 poteva contare su un assegno mensile da 3.000 euro durante l’anno corrente ha subito un taglio pari a 1.200 euro annui.

Gli effetti della mancata rivalutazione piena si fanno sentire soprattutto per importi elevati, pari ad almeno 3.500 euro lordi mensili. In questo caso, la riduzione apportata al cedolino si aggira intorno ai 115 euro mensili (per un totale di più di 1.500 euro l’anno).

Pensioni INPS, pessime notizie per i percettori: tagli all’assegno fino a 340€, ecco per chi

La rivalutazione delle pensioni INPS ha dunque comportato, come conseguenza, la perdita di parte del potere d’acquisto dei titolari di trattamento pensionistico.

Ma la riduzione agli importi mensili delle pensioni ha origini ben più lontane: dal 2011 al 2022, infatti, secondo lo studio della UILP la perdita mensile si aggirava intorno a 340 euro per cedolini da 3.500 euro al mese.

La nuova Rivalutazione Pensioni 2023, insomma, non ha fatto altro che peggiorare una situazione preesistente, che già lo scorso anno ha comportato dei tagli agli importi mensili e annuali percepiti da titolari di trattamento pensionistico.

I nuovi tagli all’assegno derivanti dalla rivalutazione 2023 consentono al Governo di risparmiare almeno 3,5 milioni di euro, ma pesano ovviamente sulle tasche dei pensionati italiani.

Pensioni INPS, la (disastrosa) in Italia: donne e meridionali penalizzati

Allo studio compiuto dalla UILP si affiancano anche i dati, altrettanto allarmanti, condivisi dall’INPS in merito alla situazione pensioni in Italia. Secondo l’Istituto, sono due le categorie che risultano maggiormente penalizzate.

Innanzitutto le donne: lo studio ha messo in luce che il 67,7% delle pensionate italiane percepisce un assegno mensile che non supera i 750 euro. Invece, per quanto riguarda gli uomini, in media questi percepiscono un trattamento che varia dai 1.500 ai 3.000 euro mensili.

C’è poi un secondo dato allarmante, anch’esso messo in luce dall’INPS. Le pensioni assistenziali sono molto più numerose nel Mezzogiorno d’Italia rispetto al Nord.

Triste primato per Calabria e Sicilia: la prima Regione registra un’incidenza pari a 115 pensioni assistenziali su 1.000 abitanti (mentre la media nazionale è di 45). La Sicilia, invece, ha un coefficiente di 167 per quanto riguarda le pensioni previdenziali. La media nazionale, purtroppo, si attesta a 226.

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