Piazza Affari, calano anche i titoli della Difesa, il rally c'era già stato prima del piano ReArm

di FTA Online News pubblicato:
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Il piano ReArm Europe presentato da Ursula von der Leyen non scalda il settore della difesa che in Europa nel pomeriggio si allinea alle vendite generalizzate sui mercati azionari del Vecchio Continente.

Va ricordato che a inizio settimana i diversi titoli della difesa aveva messo a segno dei rally importanti dopo il week end caldo del dossier dell'Ucraina che puntava proprio agli annunci di oggi della Commissione Europea. I movimenti dei titoli del comparto potrebbero insomma aver seguito il vecchio adagio di Borsa "buy on rumors and sell on news". Investi sulle indiscrezioni, vendi sulle notizie insomma.

A Milano Leonardo segna un calo del 2,59% e Iveco uno del 6,26%, mentre Fincantieri perde il 2,05% e Avio il 2,92%
A Francoforte Rheinmetall accumula un ribasso del 2,55% e a Londra Bae Systems segna un -2,48%

In controtendenza invece Thales, che segna un rialzo dell'1,9% ed è poi la destinataria di quei contratti per 1,6 miliardi di sterline di missili per l'Ucraina che il premier britannico Kair Starmer ha annunciato e che saranno prodotti a Belfast.
Proprio la società francese guidata dal ceo Patrice Caine ha evidenziato che l'Europa può fare molto da sola nella filiera della difesa, ma che per questo è necessario che arrivino ordini e acquirenti a sostenere gli investimenti necessari.

Eppure il piano della Commissione Europea è imponente e calcola uno spazio fiscale dei Paesi, anche grazie alla nuova eccezione al Patto di Stabilità e Crescita, di 650 miliardi di euro. A questi si aggiungerebbero 150 miliardi di euro di prestiti europei mirati al settore.
In totale si dovrebbero raggiungere quindi investimenti per ben 800 miliardi di euro in quattro anni.

Una cifra enorme, pari alla spesa media dell'1,5% del Pil dei Paesi membri, da dirigere alle esigenze immediate della questione ucraina e a quelle di lungo periodo dell'intera Europa.

Nel giorno in cui Washington sospende gli aiuti militari all'Ucraina per riportarla al negoziato ai propri termini, sembra un segnale necessario da Bruxelles e la Commissione afferma che l'Europa è pronta a prendersi le proprie responsabilità, che questi investimenti la renderanno più sicura e resiliente e che rimane la partnership forte con la Nato.
Il mercato però probabilmente aveva già scontato tutto a inizio settimana e adesso prende profitto.

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