Piazza Affari sui minimi da inizio agosto, banche e difesa nel mirino dei venditori

di Simone Ferradini pubblicato:
4 min

Borsa italiana in netta flessione. Il FTSE MIB ha chiuso a -1,45% (performance settimanale -0,69%), il FTSE Italia All-Share a -1,42%, il FTSE Italia Mid Cap a -0,66% e il FTSE Italia STAR -1,23%.

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Negative anche le altre principali Borse europee: EURO STOXX 50 -0,79%; Londra (FTSE 100) -0,86%; Francoforte (DAX) -1,82%; Parigi (CAC 40) -0,18%; Madrid (IBEX 35) -0,29%.

Wall Street debole dopo la chiusura delle Borse europee: S&P 500 -0,4%, NASDAQ Composite -0,7%, Dow Jones Industrial +0,1%.

I principali dati macroeconomici pubblicati oggi

Secondo quanto comunicato da Eurostat, in settembre il tasso d'inflazione sale in Eurozona a +2,2% annuo dal +2,0% registrato in giugno, luglio e agosto (+1,9% in maggio), in linea con la lettura preliminare diffusa a inizio mese. Su base mensile l'indice dei prezzi al consumo si attesta a +0,1% come nel mese precedente (invariato in luglio), anche in questo caso in linea con il dato flash. L'inflazione core è invece salita a +2,4% annuo (+2,3% in maggio, giugno, luglio e agosto), mentre su base mensile si è attestata a +0,2% (contro il +0,3% precedente).

La Banca d'Italia ha pubblicato oggi le proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana del triennio 2025-2027: PIL +0,6% nel 2025 e nel 2026 (a giugno la stima era +0,8% per il 2026) e +0,7% nel 2027, inflazione a +1,7% nel 2025 (1,5%), +1,5% nel 2026 e +1,9% nel 2027 (2,0%). Al netto dei beni energetici e alimentari l’inflazione è pari a +1,9% nell’anno in corso (1,8%) e a +1,6% in ciascuno dei due anni successivi.

Borsa italiana, i titoli in evidenza

Massiccia flessione per i bancari: l'indice FTSE Italia Banche segna -2,25%, l'EURO STOXX Banks -2,5%. Sul settore pesano diversi fattori, a cominciare dal crollo giovedì (oggi parziali rimbalzi) delle banche regionali americane Western Alliance Bancorporation -10,8% e Zions Bancorporation -13,1%, nonché di Jefferies Financial Group -10,6% a causa del rischio perdite su crediti.

Sui titoli italiani gravano anche le notizie relative all'accordo raggiunto nel governo sul contributo a carico di istituti di credito e assicurazioni alla legge di bilancio: si parla di 4,4 miliardi di euro l'anno per il triennio 2026-2028. Le risorse arriveranno grazie a diverse misure, si parla anche di un aumento dell'IRAP di due punti percentuali. Si attendono ora i commenti da parte dei diretti interessati. Sotto pressione Unicredit -2,62%, Intesa Sanpaolo -2,23%, Mediobanca -1,97%. In rosso anche Generali -2,00% e Unipol -1,36%.

Vendite consistenti su Leonardo -5,32%, Fincantieri -5,08% e Avio -8,84% dopo la telefonata tra Trump e Putin e l'annuncio di un prossimo incontro in Ungheria per discutere della fine dell'invasione russa in Ucraina. I titoli dei gruppi del settore difesa vengono penalizzati dalla prospettiva di stop ai combattimenti. In rosso anche Safran -1,7%, Rheinmetall -6,7%, BAE Systems -4,0%.

Italgas +0,48% a 8,4350 euro in controtendenza grazie alle sue attitudini difensive e al report di Deutsche Bank: il prezzo obiettivo del titolo sale da 8,10 a 8,50 euro, confermata la raccomandazione buy. Gli analisti migliorano del 4% circa le stime sugli utili a partire dal 2026 in vista della presentazione del piano 2025-2031 in programma il 30 settembre.

Pirelli & C +2,59% a 6,0120 euro in ottima forma. Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 7 euro. Gli analisti prevedono dati del terzo trimestre in linea con guidance e consensus. Indicazioni simili da Equita dopo l'analisi dei dati di vendita di settembre di Michelin.

De' Longhi +4,10% a 30,48 euro. Equita conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 38 euro. Gli analisti stimano per il terzo trimestre ricavi in crescita del 7% con Europa e Nord America in evidenza.

Euro in calo dai massimi, BTP stabile

Euro sale in avvio sul massimo dal 6 ottobre contro dollaro a 1,1729, poi corregge. EUR/USD al momento segna 1,1665 circa.

BTP stabile, bene lo spread. Il rendimento del decennale segna 3,36% (chiusura precedente a 3,36%), lo spread sul Bund 80 bp (82) (dati MTS).

Materie prime: petrolio e gas deboli, oro record poi corregge

Petrolio in calo, tocca i minimi da maggio poi recupera: i future dicembre segnano per il Brent 61,20 $/barile (minimo a 60,14), per il WTI 57,15 $/barile (56,15).

Gas debole dopo il +1,7% di ieri (toccati i massimi dall'8 ottobre). Il Dutch TTF Natural Gas Future novembre segna 31,860 euro/MWh, -1,6% rispetto alla chiusura precedente (32,378).

Oro in correzione dal massimo storico a 4379 dollari/oncia toccato nella notte. Prezzo attuale a 4250 dollari/oncia (oro spot).

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