Borsa oggi, Prysmian e Buzzi sotto i riflettori

di FTA Online News pubblicato:
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Deutsche Bank avvia la copertura di Prysmian con un buy.
Buzzi, lo spin-off di Holcim incoraggia il settore del cemento

Borsa oggi, Prysmian e Buzzi sotto i riflettori

Rialzo attorno ai 4 punti percentuali ieri per Prysmian con Deutsche Bank che ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione buy e prezzo obiettivo a 67 euro.

Gli analisti hanno assegnato un buy anche alla concorrente francese Nexans in considerazione del fatto che il settore dei cavi per l'energia sia ritenuto tra i favoriti a causa della crescita strutturale della domanda di energia elettrica.

La scorsa settimana anche Morgan Stanley ha alzato il target price su Prysmian portandolo a 60 euro da 57.

Da segnalare che di recente Prysmian ha investito 500 milioni su Encore Wire, la neoacquisita statunitense costata già circa 4 miliardi di dollari. Il mercato statunitense è caratterizzato da una forte crescita della domanda di energia dovuta allo sviluppo esponenziale dei data center per l'AI; ma si scontra anche con i forti limiti di un'infrastruttura inadeguata oltreché con i vincoli ancora incerti dei dazi.

In questo contesto Prysmian, secondo l'ad Massimo Battaini, è ben messa per consolidare il proprio posizionamento. Fa parte di questa strategia anche l'investimento da mezzo miliardo in un impianto di produzione di cavi di media tensione in Texas che dovrebbe occupare circa 60 mila metri quadri.

Prysmian, i corsi si riavvicinano alla resistenza dei 60 euro

Graficamente con il rialzo di ieri i prezzi di Prysmian si sono riavvicinati all'area di resistenza critica presente a ridosso di quota 60,00. Il superamento di tale livello rappresenterebbe un segnale di forza di assoluto interesse per il titolo, che potrebbe mutare le sorti dei corsi non solo nel breve periodo.

I prezzi andrebbero infatti a scavalcare i massimi di marzo e l'ultimo dei ritracciamenti della discesa dai top di inizio anno, creando i presupposti per avvicinarsi ulteriormente propri ai citati record posti a quota 72,76. Obiettivo intermedio lungo tale percorso a 66,00 euro circa. Segnali di cedimento invece in caso di discese sotto 55,00, preludio al test a 52,00 euro, riferimento che avrà il compito di scongiurare cali più corposi.

Buzzi incoraggiata da una dinamica di settore favorevole

Forte rialzo ieri per Buzzi: il titolo ha guadagnato il 6,78% a 47,22 euro. I prezzi hanno oscillato tra 45,42 e 47,56 euro.
Il rialzo di Buzzi Unicem, registrato martedì scorso, si inserisce in una dinamica di settore particolarmente favorevole, scatenata dallo spin-off della svizzera Holcim e dal debutto sul mercato di Amrize.

L’operazione di Holcim — che ha separato interamente le sue attività nordamericane, dando vita a un gigante da circa 30 mld $ quotato a New York e Zurigo — ha attirato l’attenzione degli investitori sul comparto costruzioni, conferendo slancio all’intero segmento.

Lo spin-off è stato percepito come un’opportunità per le aziende europee del settore: Holcim potrà concentrarsi sul suo core europeo, mentre Amrize si posizionerà sul mercato nordamericano, alimentando visibilità e valutazioni distinte.
Questo ha significativamente rivitalizzato l’interesse verso i cement-maker, con un trasferimento dell’ottimismo anche sui player italiani come Buzzi.

Buzzi, in particolare, ha beneficiato di questo contesto: la speculazione su potenziali miglioramenti nei margini, il miglioramento delle catene logistiche e la possibile crescita della domanda globale hanno spinto il titolo verso l’alto. Inoltre, la narrazione positiva dei mercati—che vedono riduzione dei rischi tariffari USA e un riassetto strategico del settore—ha fornito un ulteriore supporto all’appetito speculativo.

In sintesi, il rally di Buzzi è figlio di un effetto spill-over generato da una mega-operazione internazionale: investitori allineati al settore hanno ridirezionato capitali su titoli affini, alimentando quell’ondata di fiducia che si è tradotta in una rialzo tangibile sul titolo italiano.

Le prospettive, da monitorare nei prossimi giorni, rimangono collegate alla performance di Amrize nei mercati e agli sviluppi macro del comparto cemento.

Buzzi, nuovo assalto a quota 47,56 euro

Con i massimi di martedì a 47,56 Buzzi si è spinto a testare il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di marzo a 54,45 euro. Il superamento di quei livelli, già tentato a maggio, potrebbe portare al tentativo di ricoprire il gap ribassista del 27 marzo con lato alto a 50 euro.

Alla rottura di quella resistenza atteso il ritorno in area 54,45. Discese sotto 46,50 potrebbero anticipare la ricopertura del gap rialzista lasciato martedì dai prezzi con base a 45 euro. Solo sotto area 43,50 emergerebbe il rischio di una ripresa del ribasso duratura, primo supporto a 41,45 euro.